Il progetto ha permesso nella località di Isola di realizzare un orto sociale i cui prodotti sono stati distribuiti ad associazioni, cooperative e rappresentanti del Terzo settore che si occupano di sollievo alla povertà e che, dunque, li hanno consegnati a famiglie indigenti. L'orto è stato curato dall'agronomo di Legambiente Crotone Lorenzo Albanese, mentre le attività con le scuole sono state condotte da Francesca Travierso e da Umberto Ferrari. Sull'orto hanno lavorato numerosi volontari (tra i quali i volontari dei campi estivi di "Estate Liberi"), ma soprattutto gli studenti di quattro classi dei due istituti comprensivi di Isola Capo Rizzuto. Tra le finalità del progetto, infatti, c'era anche quella di coinvolgere le scuole in attività teoriche e pratiche sui temi della legalità, dell'agricoltura biologica, del chilometro zero, della biodiversità e del consumo consapevole di frutta e verdura di stagione. All'incontro di chiusura del progetto sono intervenuti il presidente di Legambiente Calabria Franco Falcone, il presidente del circolo di Legambiente Ibis di Crotone Francesca Travierso, il coordinatore del presidio di Libera Crotone Antonio Tata, Domenico Zizza in rappresentanza della cooperativa Terre Joniche – Libera terra che gestisce i terreni confiscati e, in qualità di padrone di casa, il dirigente scolastico dell'Ic Gioacchino da Fiore di Isola Capo Rizzuto Francesco Talarico. Presenti anche gli studenti di due classi coinvolte nel progetto, la III A del plesso di Le Castella della scuola media "Gioacchino da Fiore" accompagnata dalle docenti Francesca Pellegrino ed Elisabetta Caterina e la IV B della scuola elementare dell'ic Karol Wojtyla di Isola Capo Rizzuto, accompagnata dall'insegnante Laura Pappalardo. Tra i partner del progetto figura anche il Comune di Isola Capo Rizzuto. Nella breve conferenza stampa che ha preceduto la festicciola il dirigente Talarico si è detto felice di aver preso parte ad un progetto realizzato in rete con l'altro istituto e con tanti altri protagonisti. Tata ha lodato l'impegno dei ragazzi, esortandoli a continuare in questo percorso di partecipazione che vuol dire anche amore per la propria bellissima terra. Zizza li ha ringraziati, invitandoli a tornare sui terreni confiscati ogni volta che vogliono «perché quei terreni sono anche vostri»; infine Falcone ha ringraziato la sensibilità della Chiesa Valdese e ha sottolineato l'utilità di progetti come questi per far crescere la cultura della legalità e della solidarietà. Ai ragazzi ha concluso dicendo: «Fate che il vostro bel paese sia l'orto delle vostre idee».