Condividiamo senz’altro la massima del monaco buddhista tibetano Dalai Lama perché riteniamo che siano stati i politici calabresi, con il loro assordante silenzio, a determinare lo stallo dei lavori per l’ammodernamento della Strada statale 106.
Infatti, nel corso del 2008, il Governo Berlusconi decise di abolire l’Ici. E per coprire la gran parte dell’importo necessario all’abolizione, vennero sottratti numerosi miliardi che erano stati stanziati per il mega lotto 9 della strada statale 106. E precisamente: il tracciato Sibari-Crotone.
Ma anche l’Anas, nel corso degli anni, ha proceduto con tagli sulle somme stanziate per detta strada, riducendo i fondi e non eseguendo i lavori.
Un primo taglio avvenne nel 2008, quando i preventivati 6,5 miliardi di euro vennero ridotti a 1,5.
Poi, nel 2016, è continuata la scure dei tagli, abbattendosi sui 71 chilometri che separano Sibari da Crotone.
Infatti, erano stati stanziati 5,1 miliardi di euro per i mega lotti 8 e 9.
Ecco perché sarebbe urgente che la deputazione calabrese si accingesse a reclamare il finanziamento dell’intero tracciato (Reggio Calabria – Sibari) da parte dell’Unione Europea, trattandosi dell’arteria E/90.
Una strada europea che partendo dal Portogallo attraversa la Spagna, l’Italia e la Grecia per finire in Turchia.
Rodolfo Bava