Smugglinge e trafficking, ovvero favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e traffico di esseri umani finalizzato allo sfruttamento. Questi i due temi principali affrontati nel corso di una tavola rotonda che si è svolta nella mattinata odierna presso la sala della Curia arcivescovile. A organizzare l'iniziativa è stata la Questura di Crotone, in collaborazione con l'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni). Al dibattito, introdotto dalla dottoressa Maria Antonia Spartà dell'Ufficio immigrazione della Questura di Crotone, ha preso parte la dottoressa Valeria Bisignano, componente del team antitratta dell'Oim Puglia e Calabria, in qualità di esperta antitratta nell'ambito del progetto "Praesidium", finanziato dall'Unione europea e dal ministero dell'Interno, insieme alla collega e mediatrice culturale nigeriana Fatima Enikebolo, il dottor Luca Pianese componente dell'Oim Calabria e Federico Riccio operatore di Unhcr per la Calabria. I temi trattati nel corso della manifestazione, che ha visto la partecipazione di circa 40 operatori di Polizia, hanno spaziato dalla definizione della tratta, con esplicitazione degli elementi tipici della fattispecie e dati statistici, alla differenza esistente tra il fenomeno della tratta di esseri umani, o meglio del favoreggiamento dell'immigrazione clandestina (smuggling) e del traffico di esseri umani cioè della tratta finalizzata allo sfruttamento (trafficking). Si è poi fatto riferimento al caso delle donne nigeriane, vittime di tratta e alle difficoltà di queste ultime a raccontare la propria condizione di vittime. Infine è stata anche presa in considerazione la tutela giuridica del fenomeno soffermandosi, in particolare, sul rilascio del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale ex art. 18 T.U. Immigrazione (D.L. 286/98).