Rubrica enogastronomica a cura di Manlio Caiazza
La “Boqueria – Piccola cucina clandestina” è un viaggio gastronomico per chi ritiene che l’arte culinaria sia sostanzialmente quella capacità di accostare gli ingredienti come se fossero colori. È questa l’emozione che fa vivere questa “piccola cucina clandestina”: mangiare dalla tavolozza di un pittore. I sapori, i colori, gli odori fanno parte di un viaggio mistico che Vincenzo, il proprietario, è riuscito a creare. Il ristorante è situato in piazza Mercato, alle porte del centro storico di Crotone, ed è immerso in un’atmosfera popolare e al tempo stesso molto romantica. Preziosa la scelta degli ingredienti che spaziano dal fresco pescato locale alle contaminazioni esotiche che solo una grande conoscenza del prodotto può consentire.
Indimenticabili gli antipasti (consigliamo di non perdervene neanche uno!) che prevedono un’accuratissima presentazione. Curiose le quenelle. Il grande amore per la tradizione, su cui fonda le sue basi la Boqueria, sono merito del sapere della signora Antonietta, la regina della cucina di questo piccolo bistrot. Impareggiabili i primi piatti, vero patrimonio artistico della crotonesità, con semplici cotture. Sontuosi i secondi piatti con un’interessante commistione di pescato giornaliero e carni sottoposte a frollatura in un piccolo frigo da stagionatura in bella mostra all’ingresso del locale. Da non perdere una piccola visita all’antico pozzo di raccolta delle acque cui si accede da una ripida scaletta. Interessanti le marinature e le affumicature di pesce. Vi diamo un consiglio: non ordinate, lasciatevi trasportare. Trascendentale la proposta del cannolo scomposto con ricotta locale. Non vastissima la carta dei vini, ma con grande attenzione alle etichette. Prezzo sui 35 euro.