CROTONE Domenica 8 settembre scorso, presso la chiesa dell’Immacolata, sede temporanea della parroccchia di San Dionigi, si è svolta la solenne liturgia eucaristica presieduta da monsignor Alessandro Saraco, rettore della Basilica cattedrale e assistente spirituale della Confraternita della beata vergine Maria di Capo Colonna.
«Con sentimenti di profonda stima e riconoscenza, a nome della cattedra, delle consorelle e dei confratelli tutti, desidero formulare a monsignor Domenico Graziani, da oggi amministratore apostolico, un sincero saluto e ringraziamento per la sua importante presenza e guida di questi anni, nei confronti del sodalizio mariano, costituto nel 2016 in omaggio alla Beata Vergine di Capocolonna». È quanto scrive Federico Ferraro, in qualità di priore della Confraternita della Madonna di Capocolonna.
«Gli anni del ministero episcopale – prosegue – di monsignor Graziani nell’ Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, iniziato nel gennaio del 2007, hanno certamente segnato un’importante rinascita del fenomeno confraternale, relegato spesso ad un dimenticatoio ed a un sentimento di vetustà. L’inizio di questo cammino mariano, insieme ai confratelli promotori nel 2016, nel quale ci ha raccomandato fin da subito di “non tradire la Madonna”, è stato caratterizzato dalle iniziative sociali, come il semplice restauro della statua di San Francesco, nell’ambito dei complessi lavori inerenti l’intervento sul monastero Santa Chiara, e dagli approfondimenti in inserti culturali, alcuni dei quali dedicati alle immagini mariane “minori” presenti nella nostra città e troppo spesso dimenticate da noi stessi crotonesi. In quest’ottica si inseriscono sia lo speciale, con la mappatura dei quadri mariani, situati a Crotone che l’approfondimento dedicato alle tradizioni locali con le date storiche centrali sul culto mariano: dal 1893 anno dell’incoronazione, passando per il triste storico ricordo dei furti del 1946 e del 1983, all’ 80° anniversario del primo Congresso Mariano Regionale ed infine al Cinquecentenario del Ritrovamento della tela coincidente con le Solenni Feste Settennali del 2019. Importante è stato il legame e la sinergia associativa venutasi a creare con il territorio diocesano, attraverso l’avvio di “gemellaggi mariani” con le altre confraternite diocesane, e non solo: la Reale arciconfraternita dei Santissimi Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta ad honorem di Catanzaro nel 2018, la Confraternita dell’Immacolata e di San Michele Arcangelo di Mesoraca del 2019. Queste ultime sono state create e rese nuovamente operative dall’opera episcopale, attraverso una guida ed un sentiero caratterizzato dalla valorizzazione dell’apostolato laicale, già previsto fin dal Concilio Vaticano II: vocazione e missione dei fedeli laici nella Chiesa e nel mondo, “promozione del laicato” già avviata nel XIX secolo. Non è mancata la presenza dell’Arcivescovo emerito nei momenti salienti del cammino confraternale, sin dalla cerimonia di vestizione e consegna dei collari in Basilica Cattedrale, il 2 maggio 2016 fino al primo riconoscimento ad honorem alle Forze dell’Ordine, attribuito all’ Arma dei Carabinieri nella persona del Comandante pro tempore il Ten.Col. Alessandro Colella, in occasione della Festa della Virgo Fidelis 2018, sempre in Basilica. Infine, come non ricordare, lo scorso 5 ottobre, nella Chiesa di San Giuseppe, l’ importante intervento arcivescovile sul ruolo della Chiesa, sull’importanza del credere e sulla nostra realtà territoriale, magistrale riflessione che ha suggellato il gemellaggio tra la Confraternita di Capocolonna e quella di San Michele Arcangelo, alla presenza, per la prima volta, del Coordinatore e Vicecoordinatore della Confederazione Nazionale della Confraternite Italiane.
Tra i momenti da ricordare in questi primi anni di lavoro ve ne sono diversi: il conferimento del riconoscimento pro scentiae et educationis meritis al prof. Andrea Ciampani, docente LUMSA, ma crotonese di “adozione culturale”; la toccante visita del “Quadricello” alla Casa circondariale, di Crotone, durante la quale ho potuto far dono ai detenuti crotonesi, nella qualità di loro garante comunale, di un piccola immagine della Madonna di Capocolonna esposta, da ora in avanti, nella Cappella del carcere; le interviste ai protagonisti della festa, ai testimoni di eventi storici che hanno arricchito il nostro antico culto; la visita allo storico Teatro nazionale dei burattini dei Fratelli Ferraiolo, il gemellaggio con il Comune e la Concattedrale di Santa Severina, un tempo sede metropolitana; la Santa Messa insieme ai volontari della Croce Rossa Italiana, la visita ai bambini del reparto pediatrico dell’Ospedale di Crotone, per far dono di quaderni, colori e anche qualche dolce per allietare i momenti di sofferenza e di amarezza.
Tutta l’attività ha avuto sempre un collegamento con il territorio sia istituzionale che sociale: così si spiegano le donazioni di immagini mariane alla sede della Prefettura ed al Comune di Crotone. E’ importante evidenziare che non è stato facile innestare la nuova realtà del sodalizio mariano nell’assetto diocesano, nonostante le linee guida giuridiche fossero ben chiare e tracciate, in piena congruenza con le norme di diritto canonico che attribuiscono all’ordinario diocesano il ruolo di supremo ed unico legislatore. E’ doveroso porgere un sentito ringraziamento anche al Vicario generale Mons. Giuseppe Marra, che ha curato tutto l’iter burocratico di costituzione canonica del nostro sodalizio mariano, come uno spontaneo plauso va rivolto anche al nostro Assistente Spirituale don Giovanni Barbara per il supporto alle varie attività. In conclusione è importante sottolineare che con l’avvio delle tre confraternite della diocesi un cammino importante è stato tracciato, certamente migliorabile, certamente è un’esperienza che si arricchirà man mano di energie ed idee sempre nuove e più profonde, ma la cosa certa che si tratta di un’esperienza inarrestabile.
Attraverso l’unione delle tre realtà e l’osservatorio della Confederazione sarà possibile monitorare e divulgare all’esterno, come l’esperienza confraternale verrà accolta negli anni a venire nel nostro territorio diocesano, da laici e dal clero. Tratto caratteristico dell’operato episcopale è stato anche il segno di vicinanza ai giovani per i temi sociali: ricordo con piacere la presenza in Tribunale al seminario sul fenomeno preoccupante dei femminicidi e sui reati “culturalmente orientati”, fenomeno degno di riflessione specialmente in una terra come la nostra, che è sinonimo di differenze identitarie, culturali e religiose che convivono quotidianamente.
Come Mons. Graziani ha evidenziato in quella occasione “con il consolidarsi del modello societario multietnico e multiculturale, emerge la necessità di una seria riflessione sulla eguale libertà di valori, modelli, stili di vita divergenti ed anche contrastanti, seguiti finora dalla maggioranza della popolazione”.
Facendo nostra questa ultima riflessione possiamo però concludere che, seppur nella diversità degli individui attuali, la certezza della fede e la condivisone di valori cristiani ,come fondamentali e atemporali, cementano le nostre radici in modo finalmente unitario. Nell’occasione la Cattedra della Confraternita della BV Maria di Capocolonna, che rappresento, formula i più sinceri auguri di buon proseguimento dell’attività episcopale, che certamente proseguirà in modi diversi e meno visibili, ma non per questo meno incisivi. Al contempo la Confraternita formula gli auguri di buon lavoro e si affida alla guida del nuovo pastore SE Mons. Angelo Raffaele Panzetta, del clero pugliese, quale Arcivescovo eletto della nostra Arcidiocesi».
«Nella festa della Virgo Fidelis 2018 – informa una nota –, al termine della santa messa, officiata dall'arcivescovo Domenico Graziani e concelebrata da monsignor Ezio Limina, cappellano della Polizia e da don Franco Sinopoli cappellano dell'Associazione Carabinieri in congedo, la Cattedra della Confraternita della B.V. Maria di Capocolonna ha consegnato, per mano del suo priore Federico Ferraro, il riconoscimento onorario “In bono communi promovendo”, quindi nella promozione del bene comune, della tutela e del presidio ai cittadini, al Comando provinciale dei Carabinieri di Crotone nella persona del comandante protempore, Alessandro Colella. L'encomio è stato simbolico: una pergamena e una targa realizzata dal Cancelliere Michele Affidato. Il riconoscimento ha inteso omaggiare l'intera Arma dei Carabinieri che fedelmente nei secoli garantisce, unitamente alle varie forze dell'Ordine, la sicurezza per i cittadini ed è vero baluardo di legalita'. La cerimonia di premiazione si è svolta alla presenza della Cattedra del sodalizio e dei novizi: Michele Affidato, Camilla e Maria Pia Portiglia, Filomena Mustacchio, Antonio Pantisano, Manuela Rizzo, Alessia Barretta, Antonia Galdieri, Serenella Galdieri. Il priore Ferraro, durante la "laudatio" che ha motivato il riconoscimento, ha evidenziato che l'Arma dei Carabinieri ha oggi collocazione autonoma nell'ambito del Ministero della Difesa, con il rango di Forza armata, ed ha tra i delicatissimi compiti, oltre la repressione del terrorismo, il mantenimento della sicurezza del territorio, anche il prestigioso ruolo di essere la Guardia d'onore del Capo dello Stato, attraverso un proprio Reparto specializzato il Reggimento Corazzieri.
La cerimonia ha sottolineato anche lo strettissimo legame intimo, religioso tra la Benemerita e la "Virgo Fidelis" che nella nostra Arcidiocesi è venerata come Patrona con il Titolo di Maria di Capocolonna, di cui quest'anno ricorre il 30 Anniversario dalla proclamazione 1988 – 2018. La Cattedra ha avuto, altresì, modo per la prima volta di ringraziare pubblicamente l'arcivescovo Graziani per aver fondato una Confraternita dedicata a Maria di Capocolonna, che resterà come istituzione canonica laicale, dedicata alla divulgazione delle nostre tradizioni e del nostro culto. Numerose le Istituzioni presenti alla Santa Messa: da SE il Prefetto al Questore al Procuratore della Repubblica, dal Vicesindaco ai massimi gradi delle Forze dell'ordine Provinciali. Folta la delegazione di associazioni di militari in congedo.
Dopo il primo confratello onorario insignito lo scorso marzo, il prof. Andrea Ciampani, la Confraternita della B.V.Maria di Capocolonna ieri sera, si è arricchita di un'alta figura istituzionale; tuttavia la tradizione di coinvolgere sinergicamente le istituzioni statali nell'ambito delle istituzioni canoniche non è nuova nella vita della Chiesa. Come è noto fin dal 1604, da Enrico IV che abiurò il protestantesimo, per antica tradizione che ancora oggi tocca ai Presidenti della Repubblica francese, essi ricevono il titolo di 'protocanonico d'onore del Capitolo lateranense' presso la Basilica di San Giovanni in Laterano. La Confraternita sta portando avanti, in questo senso, un impegno concreto e fattivo per divulgare, e raccontare ai più giovani, la festa della Madonna, nonché spaccati di storia, attraverso interviste, con l'uso dei social network. Ci sarà anche a breve un impegno per sostenere il nostro patrimonio storico locale, con un'iniziativa, per aiutare, per quanto sarà possibile, il restauro del Monastero di S.Chiara, gioiello quattrocentesco della nostra città».
«Giovedì 24 maggio – informa una nota –, nel XXX anniversario della proclamazione della beata vergine Maria di Capocolonna a patrona dell'Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina e in occasione dei Festeggiamenti mariani 2018, una delegazione della Reale arciconfraternita dei santissimi Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta "ad honorem" di Catanzaro (aggregata all'Arcibasilica lateranense) ha fatto visita alla Confraternita mariana della beata vergine Maria di Capocolonna. La delegazione invitata dal priore Federico Ferraro ha visto l'inizio di un cammino di collaborazione e la formulazione di un solenne impegno di comunione con la chiesa promettendo di operare al servizio del vangelo della Misericordia. La solenne cerimonia dello scambio delle pergamene si è svolta nel monastero di Santa Chiara a Crotone ed è stata preceduta dalla santa messa officiata dall'assistente spirituale del sodalizio don Giovanni Barbara. Nel saluto di benvenuto, il priore ha fatto riferimento al direttorio della Conferenza episcopale calabra per una nuova evangelizzazione della pietà popolare: proprio per sottolineare che le confraternite hanno la fondamentale funzione, non solo di esercitare la carità e l'impegno sociale, ma anche e soprattutto quella di valorizzare il nostro patrimonio storico, culturale, religioso e sociale come valore da tramandare, custodire e difendere. In questo senso si cerca di promuovere le forme di devozione popolare e la conoscenza storica della beata Vergine di Capocolonna, come stabilito anche dal decreto arcivescovile. Alla cerimonia hanno preso parte anche il questore di Crotone Claudio Sanfilippo e per la Provincia Renato Carcea, consigliere delegato ai rapporti istituzionali. Presenti anche numerose associazioni cittadine come i Marinai d'Italia, in uniforme di rito».
«Giovedì 17 maggio 2018 – informa una nota –, alle ore 10, una delegazione della Confraternita della Madonna di Capocolonna, in occasione delle Feste mariane, è stata ricevuta dal prefetto di Crotone, Cosima Di Stani. L'occasione ha permesso al Consiglio direttivo di consegnare come omaggio alla Prefettura, un quadricello raffigurante la beata Vergine di Capocolonna. L'opera è stata realizzata in carboncino, per celebrare i trent'anni dalla proclamazione a Patrona dell'arcidiocesi. Alla visita hanno preso parte, oltre al Priore Federico Ferraro anche le Consigliere Camilla e Maria Pia Portiglia, Filomena Mustacchio e le postulanti Antonia e Serenella Galdieri. La consuetudine della Confraternita di donare alle Istituzioni un quadro mariano è stata iniziata lo scorso anno, a conclusione dei festeggiamenti 2017, quando nella, sala giunta del Comune di Crotone è stata donata alla città e all'Amministrazione comunale un'opera in sanguigna».
Una nota della Confraternita della Madonna di Capocolonna informa che: «Giovedì 22 marzo, alle ore 17.30, presso l'aula magna dell'istituto "Benedetto XVI" nella Curia arcivescovile, si è svolta la solenne cerimonia "In Unum Convenientes" per il conferimento del titolo di confratello ad honorem con la motivazione "in bono communi promovendo, pro scientiae et educationis meritis", ad Andrea Ciampani, ordinario di Storia contemporanea e Storia del movimento sindacale presso l'Università Lumsa di Roma. Dalle mani del priore, Federico Ferraro, il docente ha ricevuto la pergamena che certifica il riconoscimento; la consigliera Camilla Portiglia ha consegnato invece la targa opera del cancelliere del sodalizio, maestro orafo Michele Affidato. Durante i lavori la tesoriera Antonietta Liperoti ha letto la Laudatio e le notizie curriculari che hanno motivato l'importante onorificenza mariana. Alla cerimonia hanno preso parte anche la consigliera Filomena Mustacchio e la cofondatrice Rosa Maria Costa, nonché alcuni novizi. "Questo è un anno particolare – ha ricordato il priore Ferraro – poiché ricorre il XXX anniversario della proclamazione della Madonna di Capocolonna a patrona dell'Arcidiocesi, proclamata come tale il 12 marzo 1988 da papa Giovanni Paolo II, oggi Santo, in occasione dell'Anno mariano. E' stata espresso pubblicamente, a nome del consiglio direttivo, un sentito ringraziamento al padre arcivescovo per aver voluto costituire con decreto arcivescovile il sodalizio mariano in occasione del Giubileo straordinario della divina misericordia, indetto da Papa Francesco, nel 2016. E' stata creata un'Istituzione culturale per la Madonna di Capocolonna nella forma giuridica dell'Associazione pubblica di fedeli, secondo le disposizioni vigenti nel diritto canonico. Questa è dunque un'opportunità di costruire una rete, un gruppo che lavori insieme alle Istituzioni, agli organismi diocesani ed al mondo associativo, considerato che la Madonna unisce! La finalita' è quella di promuovere, da un lato, le nostre radici culturali e quindi la conoscenza storica della Madonna di Capocolonna e dall'altro quello di svolgere attività di volontariato utile socialmente e concretamente, finalizzata ad una rinascita socio-culturale del nostro territorio. Presenti anche numerose autorità civili e militari: in rappresentanza del prefetto di Crotone, il viceprefetto Eugenio Pitaro, per la Provincia il consigliere Renato Carcea al posto del sindaco l'assessore al Verde pubblico Caterina Caccavari. Per le autorità militari era presente il Comandante provinciale dei carabinieri Alessandro Colella. E' stato ricordato, inoltre, l'importante missione civica delle realtà associative culturali crotonesi che rappresentano l'anima culturale della nostra città. Nutrita la delegazione delle principali associazioni crotonesi socio-culturali: dalla Croce Rossa alla Maria Cristina di Savoia, dall'Associazione dei Cavalieri al Merito della Repubblica al Rotaract, da alcuni soci del Lions Club all'Anioc. Presenti anche numerose socie dell'Università della Terza età. Questa è la prima volta che viene insignito un confratello onorario, per statuto il Consiglio direttivo può attribuire questo riconoscimento a personalità del mondo cultura, del volontariato, laici o religiosi che si siano distinti a livello regionale, nazionale o internazionale. L'intento che ha spinto il consiglio direttivo a coinvolgere personalità, non solo locali, in questo caso del mondo accademico, quindi della cultura, è quello di assumere una prospettiva non solo locale ma sempre più ampia, su tutti ciò che riguarda la Madonna di Capocolonna. Infatti ricordiamo che le Icone nere si innestano già in una prospettiva europea: esiste, da un lato, un percorso culturale turistico legato alle icone bizantine nell' area euro-mediterranea e, per altro verso, è ancora vicinissimo il ricordo del recente gemellaggio tra i santuari di Capocolonna e Czestochowa promosso dal nostro cancelliere Michele Affidato. Il Culto mariano a Crotone è assai risalente, infatti l'anno prossimo saranno 500 anni dalla prima documentazione certa della presenza del Quadro a Crotone: ovvero il tentativo di incendio dell'Icona da parte dei Turchi, avvenuto nel 1519 come narra il canonico Basoino. Capocolonna rappresenta un passaggio dal paganesimo (culto di hera) al Cristianesimo (culto mariano) e nel periodo storico che stiamo vivendo la famosa ed attesa notte del pellegrinaggio è vissuta un po' come la terza notte importante nell'anno liturgico locale insieme alle veglia natalizia e pasquale. Infine il Priore ha auspicato la realizzazione di progettualita' fattive. E che emerga sempre il lato positivo dei calabresi: la tenacia costruttiva e sinergica!».