La lettera pubblicata dalla Provincia KR, quella di una tifosa che estende i sentimenti di appartenenza e di riscatto alla "favola Crotone", è piaciuta davvero tanto [LEGGI ARTICOLO]. Soprattutto al presidente del consiglio comunale Serafino Mauro che, in occasione della menzione speciale conferita dall'Amministrazione a tecnico e società, ha deciso di leggerla per esprimere tutto ciò che questa incredibile salvezza ha rrapresentato per la comunità cittadina e calabrese. L'autrice della lettera è Benedetta Pacenza, 20 anni, studentessa di farmacia presso l'università di Perugia. «La notte - scrive Benedetta - in cui ho capito a chi dedicare questa vittoria: a noi stessi, ai crotonesi fieri, a chi non si nasconde, alle persone oneste che fanno della loro vita un dono, a chi ha coraggio di non tacere di fronte a niente, a chi si guarda intorno e non vede solo se stesso, a chi salva vite e popolazioni intere, a chi ha sempre speranza nella bontà, nella dignità, nei valori veri. Dedichiamo questa vittoria alla città di Crotone, che possa ripartire davvero da qui, che possa anch'essa rialzare la testa e combattere per quello che è giusto». Queste parole hanno risvegliato un orgoglio sopito e un senso di appartenenza che serviva a una città prigioniera di una difficoltà reale e quotidiana. Adesso il presidente Mauro ha deciso di incontrare Benedetta per complimentarsi con lei e renderle omaggio. Noi della Provincia KR facciamo un in bocca al lupo sincero a lei, perché raggiunga i traguardi professionali e di vita che merita.
Cerimonia di ringraziamento della città alla Fc Crotone per la permanenza in serie A. All’evento assente il tecnico Davide Nicola e la squadra già in vacanza. Presente alla cerimonia anche il dirigente della squadra Raffaele Marino, la giunta comunale, il presidente dell’assemblea cittadina Serafino Mauro e i consiglieri comunali, oltre ad un numeroso pubblico di fede rossoblù. Nel suo intervento il presidente Gianni Vrenna ha annunciato l'acquisto di tutta la tribuna: «Entro il cinque agosto – ha detto il numero uno rossoblù – sarà completata con la copertura». E' quasi fatta per la conferma di Nicola, il quasi e' scaramantico, l'annuncio nei prossimi giorni, ha pure dichiarato il presidente Gianni Vrenna. Dopo il saluto di Diego Falcinelli, anche Gian Marco Ferrari (in campo con la maglia azzurra nell'amichevole contro il San Marino) e Marcello Trotta hanno salutato il Crotone. Crisetig, in prestito dal Bologna, potrebbe non essere pitagorico la prossima stagione. Calciomercato ancora lontano per l'ufficialità d'altre operazioni, inizio il terzo giorno di luglio (lunedì), chiusura 31 agosto venerdì o 1 settembre sabato. Aula consiliare affollata come non mai da sembrare un settore dell'Ezio Scida, mancavano soltanto le bandiere rossoblu che sventolavano, ma quando in aula e' entrato il presidente Gianni Vrenna, applausi e complimenti si sono sprecati. Non poteva essere diversamente in considerazione dell'unico punto all'odg: ringraziamento della città a tutto il Crotone calcio per la grande impresa della permanenza nella massima serie. Obbiettivo considerato irragiungibile quando mancavano nove partite al termine della stagione. Quanto è stato fatto dalla squadra, con il sostegno morale della società che ha sempre creduto nel valore dei propri tesserati, in primis sul tecnico Nicola, non ha lasciato indifferente l'amministrazione comunale. Attraverso il sindaco Ugo Pugliese è stata conferita al tecnico Davide Nicola la cittadinanza onoraria della città di Crotone ed altri riconoscimenti sono andati al presidente Gianni Vrenna e a suo figlio Raffaele che nella società riveste il ruolo di dg. "Con la permanenza del Crotone in serie A – ha dichiarato il presidente – abbiamo coinvolto l'Italia intera, apprezzo la sportività e la serietà del Palermo e dell'Empoli che hanno dimostrato che esistono ancora valori nel mondo del calcio.sono particolarmente commosso. Tutti assieme facciamo sinergica – ha poi dichiarato Il presidente – insieme all'amministrazione comunale affinché sia aiutata a risolvere i problemi della città, in particolare la questione dell'aeroporto». Una cerimonia semplice e partecipata che ha evidenziato l'affetto della città nei confronti della squadra.
All'indomani di una serata storica ognuno cerca, in un modo o nell'altro, di esprimere le proprie sensazioni per come gli riesce meglio: una frase, una foto, lacrime, sorrisi, cori da stadio, canzoni di Rino Gaetano e ci sarebbe davvero una lista lunghissima da fare. Io scrivo perché mi piacerebbe condividere con tutti quello che sento, e spero soprattutto che in queste parole ci si possano ritrovare in tanti. In questo anno ho vissuto davvero di tutto: ho visto realizzare un'impresa impossibile, ho visto il sogno sempre più concreto della promozione in ogni vittoria conquistata, ho messo piede, quasi senza volerlo, in una realtà (ancora stento a crederlo) decisamente straordinaria: il 29 Aprile 2016 io ero a Modena, ho visto e vissuto allo scoccare delle 22:22 una favola. Ho visto mio padre piangere, l'ho visto fiero della sua fede sempre onorata e portata in alto nonostante tutto, l'ho visto orgoglioso, l'ho visto scomporsi, e chi lo conosce sa che non è proprio da lui, persona sempre distinta nella vita quotidiana e lavorativa. Ho visto e sentito il battito del cuore di 60.000 persone, tutte insieme, che cantavano un unico coro: "Oi ma' e chi d'e' su Cutron". E poi ecco, sull'onda di un sogno, debuttare per la prima volta il Crotone in serie A, il 21 agosto a Bologna: da quel giorno lì sembrava fosse iniziato un calvario che sarebbe finito soltanto con la retrocessione di una "squadretta poco attrezzata" in serie B. Ma voi lo sapete, gli Squali non mollano: questo è essenziale per vivere. Dal 2 aprile in poi si è rialzato il capo, e ci si è detto "ma perché non provarci?": ed eccoci, alla fatidica notte del 28 maggio 2017, dopo aver fatto numeri da record, aver giocato su ogni pallone, aver speso tutte le energie possibili, dopo aver scalato una montagna che sembrava più alta dell'Everest di cui non si riusciva a vedere mai la vetta, eccoci arrivati in alto, che poi si sa, dal punto più alto la vista è sempre più bella. La notte in cui, una squadra definita "spacciata", ha fatto vedere cosa volesse dire volere davvero qualcosa tanto da conquistarla, in cui un grande uomo, Davide Nicola, ha trionfato sulle false dicerie, è riuscito a zittire tutti, è riuscito a dedicare la vittoria alla sua vita che gli ha strappato via un figlio, ma che lo ha ripagato, in parte, facendolo diventare un "eroe" per tutti i crotonesi e l'Italia intera. La notte in cui ho capito a chi dedicare questa vittoria: a noi stessi, ai crotonesi fieri, a chi non si nasconde, alle persone oneste che fanno della loro vita un dono, a chi ha coraggio di non tacere di fronte a niente, a chi si guarda intorno e non vede solo se stesso, a chi salva vite e popolazioni intere, a chi ha sempre speranza nella bontà, nella dignità, nei valori veri. Dedichiamo questa vittoria alla città di Crotone, che possa ripartire davvero da qui, che possa anch'essa rialzare la testa e combattere per quello che è giusto.
Benedetta Pacenza