CROTONE Convocato dall'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Calabrese, si è riunito il tavolo per l'emergenza idrica in alcuni territori della Calabria. Nei giorni scorsi il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con un decreto, ha dichiarato lo stato di emergenza regionale di Protezione civile, conseguente alla situazione di grave carenza idrica di carattere potabile, nei territori della provincia di Crotone e della Città metropolitana di Reggio Calabria, per i quali, lo scorso 24 luglio, l'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico dell'Appennino meridionale, ha dichiarato lo stato di severità idrica “alto”, proprio per il comparto idro-potabile.
CROTONE «Un concreto piano di azioni in materia di valorizzazione e tutela del verde pubblico - informa una nota del Comune di Crotone - attende la città in forza della delibera di Giunta approvata su proposta del vicesindaco Sandro Cretella. Un investimento di 700mila euro destinato all'attuazione di un programma che spazia dall'acquisto di mezzi e attrezzature per la cura e manutenzione del verde all'implementazione di alberi, siepi, fioriture e prati, dal ripristino di parchi e aree verdi alla installazione di giochi e arredi per parchi cittadini».
CATANZARO Un nuovo sistema di prevenzione, intervento e repressione sul fronte degli incendi con il coinvolgimento diretto dell'associazionismo di protezione civile e dei lavoratori idraulici forestali di Calabria Verde, ma anche dell'Arma territoriale e dei Carabinieri Forestali, Vigili del fuoco, Prociv Calabria.
È stato approvato, nel corso di una riunione svoltasi in Prefettura, a Crotone, il piano provinciale di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle Forze di Polizia, dei Vigili del fuoco, della Capitaneria di Porto, del Suem 118, dell'Asp - Servizio di Igiene Ambientale, dell'Arpacal, nonche' del Settore Ambiente dell'amministrazione provinciale di Crotone. "Il documento - spiega una nota della prefettura - e' la risultante di una attivita' di pianificazione svolta da un apposito gruppo di lavoro istituito dal Prefetto pro-tempore. Il Piano di emergenza, consultabile - si legge - sul sito internet della Prefettura di Crotone al link "emergenze di protezione civile", definisce compiti e responsabilita' dei vari enti coinvolti nella gestione delle emergenze in caso di evento incidentale, assicurando il necessario raccordo funzionale della Prefettura tra i vari livelli istituzionali al fine di realizzare la massima sinergia ed integrazione degli interventi".
C'è il piano, scandito da azioni temporali condivise, per salvare l'aeroporto di Crotone. Si è svolto oggi l’incontro convocato dal presidente della Regione Mario Oliverio, presso la Cittadella regionale di Catanzaro, relativo alle problematiche delle royalties ed in particolar modo su quelle relative alla scalo aeroportuale crotonese. All’incontro sono stati invitati, e hanno partecipato, il sindaco della città di Crotone Ugo Pugliese, l’onorevole Flora Sculco, i sindaci dei sette Comuni costieri beneficiari della royalties, il presidente della Camera di Commercio crotonese, Alfio Pugliese, l’assessore regionale Antonella Rizzo e l’onorevole Nicodemo Oliverio, il direttore generale del dipartimento Attività produttive della Regione, Tonino De Marco, il direttore generale del Bilancio regionale, De Cello, il presidente della società costituita per l’iniziativa di recupero produttivo dello scalo aeroportuale, Sagas spa, Matteo Ambrosio e l’avvocato Salvatore De Luca, rappresentante degli advisors legali per la società. «Il presidente Mario Oliverio - riferisce una nota - ha introdotto l’incontro, sollecitando i Comuni ad impegnarsi a sostenere le attività in essere, data l’imminente scadenza del termine di durata dell’esercizio provvisorio della fallita Aeroporto S. Anna SpA. Il sindaco della città di Crotone - prosegue il comunicato - ed a seguire gli interventi dell’onorevole Flora Sculco e dell’advisor De Luca che hanno rappresentato tutte le iniziative necessarie ed indispensabili non solo per richiedere ed ottenere la proroga dell’esercizio provvisorio, ma anche per assicurare una soluzione definitiva per il recupero produttivo ed il rilancio dello scalo. Tale Piano prevede: la disponibilità immediata, totale e completa delle risorse destinate a richiedere la prosecuzione dell’esercizio provvisorio – pari a circa 1.600.000,00 euro – che i Comuni si sono impegnati ad assicurare, anche con un incremento del 10%, oltre al 15 % già stabilito, a valere sulle annualità delle royalties 2012 e 2013, ad eccezione di Crucoli e Strongoli che hanno rappresentato impedimenti tecnico-contabili. In particolare - spiega la nota - il Comune di Crotone e quello di Isola capo Rizzuto hanno deciso e dichiarato di voler incrementare di un ulteriore 5% (quindi di un 15% oltre al 15 % precedente) il loro apporto, allo scopo di raggiungere il livello di provvista finanziaria necessario per centrare l’obbiettivo previsto». Lo stesso accordo prevede «la presentazione della proposta di concordato fallimentare ad opera di Sagas spa, operazione indispensabile per la quale è necessaria una disponibilità finanziaria di circa 1.500.000,00 euro, in relazione all’indizione da parte di Enac del Bando di gara per l’aggiudicazione della Concessione per la gestione aeroportuale definitiva». Sempre durante la riunione si è decisa «la predisposizione degli atti necessari alla partecipazione da parte di Sagas spa alla Gara ad evidenza pubblica da parte di Enac, con il reperimento delle relative risorse finanziarie, presumibilmente quantificate in 2.500.000,00 euro, la definizione del Piano Strategico e Finanziario ed il progetto industriale aeroportuale indispensabile per il rilancio dello scalo. A questo ultimo fine - precisa la nota - Sagas si è prefissata di sollecitare con procedura di evidenza pubblica le manifestazioni di interesse da parte dei potenziali partners industriali che apportino know-how ed expertise. Il Comune di Crotone - riferisce ancora il comunicato - e la Regione Calabria, entrambi soci della Sagas, si sono dichiarati pronti e disposti ad attuare la capitalizzazione necessaria al progetto comune per l’intero fabbisogno di circa 4.000.000,00 di Euro, compiendo in tempi rapidi tutti gli atti conseguenti ed opportuni. La società, a questi fini e per gli effetti così definiti, convocherà in tempi brevissimi l’assemblea straordinaria per deliberare il relativo e corrispondente aumento del capitale sociale. Tutti gli altri Comuni hanno manifestato il loro interesse a concorrere al progetto. Gli altri interventi, a partire dal presidente di Sagas spa e dei sindaci presenti, hanno confermato la validità del progetto ed il pieno sostegno della strategia. L’incontro si è svolto in un clima operoso, concreto e di disponibilità, con l’obbiettivo di pervenire al fondamentale e definitivo rilancio dell’infrastruttura aeroportuale. Nei prossimi giorni - conclude il comunicato - tutto questo “doverosamente” sarà sottoposto alla qualificata valutazione dell’Ufficio della curatela fallimentare e infine al vaglio del giudice delegato».
Un finanziamento di 10 milioni di euro è stato previsto per concludere il progetto del Castello di Carlo V, tra opere di ristrutturazione ed adeguamento funzionale. Questo è il budget stanziato per recuperare il Castello che ha ottenuto il placet della Commissione europea, attraverso il Programma operativo "Cultura e Sviluppo 2014 – 2020", cofinanziato dai fondi comunitari (Fers) e da quelli nazionali. Piano destinato alle regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che, nel suo complesso, ammonta a circa 490 milioni di euro. Grazie ai fondi dell'unione europea sarà possibile completare dunque i lavori del Castello, già avviati con il precedente programma di fondi europei 2007-2013. L'intervento è stato incluso infatti nel gruppo di interventi definiti a "cavallo" (nelle 5 regioni del Sud) quelli cioè che non erano stati completati con i fondi europei precedentemente stanziati. In Calabria sono due gli interventi di ristrutturazione previsti, in questa specifica categoria. Oltre al Castello Carlo V a Crotone, sarà rifinanziato il progetto di recupero del Museo Archeologico di Locri. Invece di lasciare opere incomplete, si preferisce portare a termine le opere iniziate e non finite. Il progetto del castello di Carlo V è stato presentato il 15 maggio dello scorso anno nel comune di Crotone, dal sindaco Vallone, dal soprintendente dei Beni architettonici, Francesco Prosperetti, dal soprintendente ai Beni archeologici Simonetta Bonomi, dal progettista Marco Dezzi Bardeschi, e dal dirigente comunale Dominijanni. Il progetto aveva suscitato una vivace discussione con alcune associazioni del territorio, tra cui Gettini di Vitalba, e anche il M5s si era dimostrato scettico sui contenuti della proposta progettuale. Perplessità erano state espresse dal parlamentare del M5S Paolo Parentela. Si tratterebbe di un ampliamento dello stesso museo nazionale archeologico, da realizzare all'interno del castello, le cui mura sono costruite intorno ad una collina, forse l'antica acropoli della città greca di Kroton.
Gli attrattori culturali.
Nel programma europeo finanziato sono stati individuati per le regioni e per le città coinvolte, sessanta luoghi di particolare importanza storica e culturale, intorno alle quali far ruotare tutte le altre iniziative. Per Crotone, il luogo clou, intorno al quale si è deciso di far convergere l'attenzione è il Museo archeologico nazionale. Considerato un polo di attrazione unico per il contenuto culturale e i reperti preziosissimi che vi sono custoditi. Basti pensare al famosissimo diadema d'oro di Era, esposto insieme al tesoro della dea, scoperto ai piedi del tempio.
E nel resto della regione?
Nella regione Calabria gli altri poli di attrazione sono stati individuati nel Museo e area archeologica di Locri, nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Museo e Parco Archeologico di Sibari, il Parco Archeologico di Kaulon a Monasterace, e il Parco Archeologico Nazionale di Scolacium a Borgia. Tra gli interventi finanziati, su cui ci sia una progettazione avanzata o di massima, sono indicati, tra quelli con progettazione avanzata,il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e il Museo di Sibari e Parco Archeologico. Tra quelli con progettazione preliminare, figurano il Parco Archeologico di Kaulon a Monasterace e il Parco Archeologico Nazionale di Scolacium a Borgia.
Il Programma operativo Cultura e sviluppo.
La Commissione Europea ha approvato lo scorso mese di febbraio il programma operativo "Cultura e Sviluppo" 2014 – 2020 cofinanziato dai fondi comunitari (Fers) e nazionali, per un ammontare complessivo di circa 490 milioni di euro, che vede il Mibact nel ruolo di amministrazione proponente e Autorità di gestione. il Programma Operativo Nazionale (Pon) "Cultura e Sviluppo" 2014 – 2020 è destinato a 5 regioni del Sud Italia - Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia - ed ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore. ha una dotazione finanziaria di 490,9 milioni di euro, di cui 368,2 milioni di euro a valere sui fondi strutturali europei (FESR) e 122,7 milioni di euro di cofinanziamento nazionale. Da notare che non tutti i 368 milioni andranno a coprire le spese di restauro di chiese e monumenti. Si prevede che, oltre al recupero degli edifici, altri fondi saranno spesi per allestimenti e promozioni culturali.