CROTONE «La risposta che ci aspettavamo, un mix di volgarità e delirio di onnipotenza. Ritenere i rappresentanti dei cittadini crotonesi nell'assise comunale, ancora prima che dirigenti politici o professionisti, "brandelli", la dice tutta sul rispetto che ha nei confronti di chi dissente da lei». È la controreplica dei nove consiglieri all'opposizione nel consiglio comunale di Crotone all'indirizzo del sindaco Enzo Voce.
CROTONE «Sarebbe semplice rispondere a questi brandelli di minoranza che il pulpito dal quale arriva la predica non gli si addice». È la replica del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, alla nota inviata da 9 consiglieri comunali di opposizione che, nel weekend appena trascorso, avevano formulato un duro attacco all'indirizzo del primo cittadino.
CROTONE «“Uno e trino” e chissà che a breve non ci riservi una Bonifica sul modello biblico di Mosè che apre le acque dello Jonio dopo aver dato corso alla moltiplicazione dei consiglieri (pani) e delle commissioni (pesci)». È quanto scrivono in una nota nove consiglieri di opposizione al consiglio comunale di Crotone all'indirizzo del sindaco Vincenzo Voce. si tratta di Antonio Manica (capogruppo Forza Italia), Giuseppe Fiorino (Forza Italia), Enrico Pedace (Consenso), Andrea Tesoriere (Forza Italia), Anna Maria Cantafora (Fratelli d'Italia), Carmen Giancotti (Noi moderati), Andrea Devona (Pd), Salvo Riga (Azione) e Fabrizio Meo (Crotone libera).
CROTONE «Quando si invoca la coerenza altrui bisognerebbe prima fare i conti con la propria. Deve essere frutto della "stanchezza" e forse anche della distanza chilometrica che separa il loro leader (Andrea Arcuri, ndr) dalla città di Crotone che probabilmente non gli consente di avere una visione chiara su quanto è stato fatto da questa amministrazione per Crotone». È la reazione del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, in merito ai contenuti espressi dal gruppo “Stanchi dei soliti” che, nella giornata di ieri, ha ufficializzato la propria uscita dalla maggioranza nel corso di una conferenza stampa.
«Abbiamo avuto la dimostrazione plastica – incalza Voce – che oggi sono "stanchi" ma senza "dei soliti" perché sono loro stessi i "soliti". Sono stanchi perché non hanno quasi mai partecipato alle commissioni e, con difficoltà, ai consigli comunali. Stanchi e distratti perché non hanno seguito l'impegno dei loro assessori, che hanno lavorato e stanno lavorando bene con risultati importantissimi per la città».
«Ieri abbiamo avuto una prova – sostiene Voce – di incoerenza e di irresponsabilità. Irresponsabilità verso i cittadini, verso i loro stessi assessori che hanno lavorato seriamente e non certo a distanza, verso i propri elettori. A testa alta si può andare quando si rispetta il mandato che è stato conferito dai propri cittadini. Quando si rispetta chi ti ha dato fiducia come hanno fatto in tanti con il sindaco Voce. E genera meraviglia – prosegue il sindaco – l'atteggiamento del loro capogruppo che ha ricoperto incarichi amministrativi, pur se per poco e per fortuna dei suoi concittadini, che non si è reso conto che la posizione assunta sembra più giustificare un risentimento personale che una scelta politica».
«Incoerenza – spiega ancora Voce – perché mi sarei aspettato che avessero dichiarato di lasciare perché la maggioranza ha bocciato una proposta di legge regionale che non stava in piedi per contenuti e che sarebbe stata inefficace ed incostituzionale. E poi, per giunta, chiedere i voti della minoranza per approvarla. Ne potevano discutere con la maggioranza e invece si sono attestati su posizioni che sono più vicine a quei "soliti" che hanno sempre messo all'indice. Sono loro i "soliti" perché, irresponsabilmente, hanno provato a far venire meno i numeri in Consiglio comunale».
«Le assenze – ironizza Voce – non fanno rima con coerenza. Invocare coerenza solo oggi, quando loro stessi hanno votato un nuovo presidente del Consiglio (Mario Megna, ndr), quando abbiamo valutato con loro la nomina del nuovo Ufficiale di Governo di Papanice (Antonio Megna, ndr), appare tardivo, incoerente e irresponsabile. Invito solo a verificare quello che è stato fatto e si sta facendo per il quartiere Papanice. La politica non si fa con i personalismi ma è necessario mettersi al servizio della gente per il bene della città».
«Invocare la coerenza e allo stesso tempo essere incoerenti – conclude Voce – rivela il vero spirito che ha animato la conferenza stampa di ieri: personalismi, rancori personali, scarsa attenzione verso la città. Non ci sarà nessuna ripercussione sull'attività amministrativa e la città non risentirà certo della loro assenza».
CROTONE Più che una rottura, è da inquadrarsi come un divorzio consensuale “a testa alta”. Proprio come quando un rapporto ha esaurito la sua spinta attrattiva. È finita così tra il gruppo di “Stanchi dei soliti” e il sindaco di Crotone Vincenzo Voce.
CROTONE Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, corre ai ripari dopo l'abbandono della maggioranza da parte di tre dei quattro consiglieri del gruppo “Stanchi dei soliti”: Iginio Pingitore, Chiara Capparelli e Critstian Prisma. L'altra consigliera del Gruppo, Floriana Mungari, ha invece rinnovato la «fiducia incondizionata» al sindaco, andando a formare il gruppo “Crescere” che è la creatura politica di natura civica nata assieme ad altri sindaci calabresi.