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CRONACA NEWS

Assassino' Lea Garofalo, manifesto di cordoglio del Comune di Petilia

Posted On Giovedì, 13 Luglio 2023 19:46 Scritto da

PETILIA POLICASTRO Un manifesto di vicinanza al dolore della famiglia per la morte di Rosario Curcio, uno degli assassini di Lea Garofalo, che si è suicidato nei giorni scorsi. E' quello che ha fatto l'Amministrazione comunale di Petilia Policastro in occasione dei funerali di Curcio che si sono svolti lo scorso 11 luglio a Camellino, frazione di Petilia nella quale risiedeva.

Curcio, condannato nel 2014 all'ergastolo in via definitiva per l'omicidio di Lea Garofalo, è morto lo scorso 29 giugno al Policlinico di Milano dove era stato ricoverato dopo il tentativo di suicidio all'interno del carcere di Opera. In occasione del funerale, tra i tanti manifesti di vicinanza, è apparso anche quello del comune di Petilia Policastro.
«Il sindaco Simone Saporito e l'Amministrazione comunale partecipano al dolore che ha colpito la famiglia Curcio per la perdita del caro congiunto» è la frase riportata sul manifesto del comune che nel processo per la morte di Lea Garofalo è stato parte civile. La stessa amministrazione in carica negli ultimi mesi aveva anche svolto una serie di iniziative per la legalità nel nome di Lea.
Il sindaco Simone Saporito, però, giustifica l'iniziativa: «Da quando è scoppiata la pandemia, come Amministrazione comunale abbiamo fatto un accordo con le agenzie di pompe funebri per fare i manifesti di vicinanza per tutti i funerali che si celebrano in città. L'opportunità di fare il manifesto è in effetti opinabile, ma noi abbiamo fatto il manifesto a tutti. Perché a lui no? Davanti alla morte si è tutti uguali. Sarebbe stata una discriminazione al contrario non farlo».

Immediata la reazione del segretario provinciale del Pd di Crotone, Leo Barberio. «Apprendo dalla stampa che il sindaco con l’amministrazione comunale di Petilia Policastro - scrive il segretario dem - ha con un manifesto espresso vicinanza e dolore per la scomparsa di di un soggetto già condannato per efferati crimini commessi in passato che hanno recato sdegno nell’intera comunità nazionale. La provincia di Crotone non merita amministratori che gettano discredito sull’intera Regione. A nome di tutta la comunità democratica crotonese e calabrese chiedo le immediate dimissioni del sindaco e della giunta comunale», conclude Leo Barberio.

«Il manifesto di vicinanza al dolore della famiglia per la morte di Rosario Curcio, uno degli assassini di Lea Garofalo, fatto dall'Amministrazione comunale di Petilia Policastro, andava evitato in modo categorico e senza alcun tentennamento». È quanto scrive in una nota Michele De Simone, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia a Crotone. «La prassi che per ogni morto - spiega De Simone - il Comune di Petilia faccia un manifesto, non può essere una giustificazione. La pietas cristiana impone rispetto per ogni morto, ma in questo caso prevale il rispetto per Lea Garofalo. Lo stesso sindaco ha definito opinabile la sua scelta. E così è. In realtà difficili come le nostre chi ha ruoli deve essere d'esempio, e non può in alcun caso lasciare dubbi rispetto ad una condanna ferma a tutto ciò che abbia odore di ndrangheta. Ma alla condanna a parole debbono poi seguire azioni e comportamenti coerenti e consequenziali. E in questo caso coerenza avrebbe imposto di non esprimere un cordoglio pubblico. La vicenda non può essere ridimensionata e non può ridursi a giustificazioni varie perché questo territorio e soprattutto Petilia Policastro merita altro. Tutto ciò deve portare ad una riflessione seria dell’intera amministrazione, che in toto deve assumersi le proprie responsabilità, che non possono essere derubricate a semplici giustificazioni del tipo "lo facciamo con tutti". La vicenda è grave e non può essere sottaciuta in alcun modo».