CIRO’ MARINA - Deteneva illegalmente in casa un esemplare di testuggine la cui specie, denominata "Testudo hermanni", è protetta dalla Convenzione di Washington. Un uomo di Cirò Marina è stato denunciato dai carabinieri forestale, che hanno sequestrato l'animale. A scoprire la testuggine, che appartiene ad una specie autoctona del Sud Italia sottoposta negli anni ad un forte prelievo dal suo ambiente naturale che ne sta mettendo a rischio la sopravvivenza, sono stati i militari nel corso di una perquisizione domiciliare. L'animale era contenuto all'interno di una cassetta in legno, nella soffitta dell'abitazione dell'uomo. L'animale è stato posto sotto sequestro e momentaneamente custodito in attesa di essere trasferito al Cras, il Centro recupero animali selvatici di Catanzaro.
VERZINO - I carabinieri forestali della Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali di Roma, insieme a quelli del Nucleo operativo Cites di Reggio Calabria, all'interno della Zona di protezione speciale "Marchesato e Fiume Neto", hanno sorpreso e denunciato 6 cacciatori per attività venatoria in area di protezione speciale. Il servizio era stato disposto dal Comando unità tutela forestale ambientale e agroalimentare dell'Arma in seguito ad una segnalazione dell'Associazione Cabs, secondo la quale, a settembre, era stato ripetutamente violato il divieto di caccia nel territorio della Zps. In contrada Vigne di Verzino, i carabinieri, insieme ai volontari del Cabs, guidati dal rumore di numerosi spari, hanno individuato i cacciatori intenti a svolgere una battuta con l'ausilio di numerosi cani. Per due indagati è scattata l'aggravante dell'uso di mezzi vietati, in quanto utilizzavano armi prive del previsto riduttore del numero dei colpi. Sequestrati i 6 fucili.
«Si va verso la riapertura della Piscina olimpionica comunale». Lo rende noto l’Amministrazione comunale di Crotone. «L'amministrazione – informa un comunicato – ha già intrapreso da tempo la strada per garantire l'apertura dell'impianto natatorio effettuando tutte le procedure per i servizi di trattamento delle acque, manutenzione ordinaria, pulizia, custodia e vigilanza. Oggi viene pubblicato l'avviso per l'utilizzo degli spazi acqua destinati sia alle attività agonistiche che amatoriali e promozionali. Nell'avviso sono state individuate delle fasce orarie, a canone concessorio agevolato per le squadre agonistiche che rappresentano un patrimonio sportivo della città di Crotone. Un ulteriore passo per l'importante struttura in attesa dell'incontro già fissato con le massime rappresentanze regionali e nazionali della Federazione Italiana Nuoto che hanno già dato la loro disponibilità nell'interesse del mondo sportivo crotonese. L'attività messa in campo dall'Amministrazione è in linea con la programmazione finalizzata a mettere a disposizione delle società sportive crotonesi e degli appassionati tutte gli impianti della città che sono stati recentemente riqualificati».
«Una boccata di ossigeno sì, ma anche un ulteriore indebolimento del sistema sanitario regionale e territoriale, solo così si può tentare di leggere l’ultimo Dca del commissario Cotticelli, il 135, recante disposizioni per l’assunzione di 429 operatori nelle varie aziende sanitarie della regione». È la dichiarazione stampa congiunta di Raffaele Mammoliti e Franco Grillo segretari generali della Cgil e Fp-Cgil area vasta (Cz-Kr-Vv).
«Un decreto – commentano – che, presentato in maniera roboante, in effetti non fa altro che sanare alcune assunzioni già effettuate, non dispone nuove assunzioni di personale se non quelle previste dai decreti della precedente gestione e che avevamo già considerato insufficienti a risolvere la drammaticità degli ospedali regionali. In alcuni casi poi, vedi Asp di Catanzaro (11 Assunzioni), Asp di Crotone (4 Assunzioni) e Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio (16 assunzioni) sembrano rappresentare una beffa oltre che un danno per la garanzia dei Lea in quei territori».
«Al Pugliese Ciaccio – incalzano Mammoliti e Grillo –, ospedale di riferimento regionale, sulle 16 assunzioni autorizzate ben 6 sono di carattere amministrativo e le altre di fatto non tengono assolutamente conto del fabbisogno indicato dall’attuale direttore generale, che in una nota durissima indirizzata all’ufficio del commissario indica in ben 149 le figure, distinte per profili professionali, di cui l’Azienda ha urgente bisogno per continuare ad erogare alcuni servizi sanitari, pena la sospensione degli stessi. Ci interesserebbe poi conoscere come saranno reclutati i due dirigenti avvocato previsti nelle autorizzazioni al Pugliese Ciaccio visto che la procedura concorsuale attualmente in piedi e relativa ad un concorso che noi avevamo pesantemente contestato, ad oggi, per vicende note, risulta essere sospesa».
«A Crotone, poi, non tenendo – spiegano – assolutamente in considerazione le uscite per quiescenza del personale in servizio, sulle 4 assunzioni autorizzate una riguarda addirittura un chirurgo angioplastico che non sappiamo a cosa possa essere adibito considerando che la struttura ospedaliera del San Giovanni di Dio è priva, ad oggi, nonostante le innumerevoli rivendicazioni territoriali, di un reparto di emodinamica».
«Stesso destino – stigmatizzano – per l’Asp di Catanzaro che dovendo servire un territorio molto ampio, e con fuoriuscite dal lavoro numericamente rilevanti, con le 11 assunzioni autorizzate non avrà neanche il tempo di leccarsi le ferite prodotte dalla emergenza in cui versa. Discorso un po’ diverso per quanto riguarda l’Asp di Vibo Valentia e per l’Azienda Mater Domini: lì in effetti una boccata di ossigeno arriva con le autorizzazioni previste anche se non risolutive».
«In particolare l’Asp di Vibo – entrano ancora più nel merito –, che oggi versa in una situazione drammatica, nonostante le 89 autorizzazioni previste, e nonostante gli sforzi che dovrà fare, nel prossimo futuro non sarà comunque in grado di fornire tante prestazioni specialistiche e di cura e dovrà, come succede già oggi, richiedere l’accesso ai servizi dell’Hub di riferimento che è il Pugliese Ciaccio. E se il Pugliese Ciaccio, per le cose che abbiamo appena detto, continuerà a rimanere indebolito dalle scelte sin qui fatte dall’Ufficio del Commissario, paradossalmente anche quella boccata di ossigeno della Asp di Vibo si trasformerà in un agguato mortale per la sanità di quel territorio».
«Sostanzialmente – commentano amaro – l’Area centro della Calabria, quella più di altre deputata a nostro avviso ad essere riferimento per l’offerta di salute della nostra Regione, (non sarà un caso se è proprio in quest’area che si discute della integrazione tra l’università e l’Ao Pugliese Ciaccio per realizzare un polo sanitario di interesse non solo regionale) ne esce fortemente penalizzata e depotenziata».
«Per chiudere – incalzano Mammoliti e Grillo – definiamo ancora più incomprensibile la parte del decreto che impone la chiusura dei rapporti di lavoro flessibile e, di conseguenza, il licenziamento dei precari, in una situazione in cui forze sociali ed istituzioni stanno tentando di dare soluzione alle tante figure interessate e che allo stato risultano essere indispensabili per il mantenimento dei Lea nei nostri presidi, ad iniziare dalla Ao Pugliese Ciaccio».
«Ci sembra oramai improcrastinabile – esorta la Cgil – una azione da parte dei sindaci di tutta l’area centro della Calabria che, se vogliono continuare a dare garanzie sulla sostenibilità dell’offerta di salute ai propri cittadini devono incominciare a pensare che rispetto alla straordinaria emergenza che si è determinata si può solo rispondere con azioni straordinarie e di grande responsabilità».
«Nessuna lamentela – concludono – rispetto alle assunzioni previste quindi, ma una necessaria riflessione sui criteri utilizzati per le scelte adottate e sulle ricadute delle stesse sul sistema sanitario calabrese e sui bisogni di salute delle nostre popolazioni che ci portano a rivolgere un invito al Sindaco della città capoluogo di regione a che possa convocare sin dalle prossime ore un incontro con i sindaci delle città capoluogo di provincia dell’area centrale e il management delle aziende ospedaliere e sanitarie di quei territori per intraprendere azioni comuni e far fronte al disastro che da anni ormai si perpetra nei confronti di quei territori».
«Attraverso queste parole, vorrei spiegare il significato delle due sculture che sono state posizionate nei giorni scorsi nelle rotonde di Viale Gandhi e di Santa Rita». A renderlo noto attraverso la pagina Facebook del Comune di Crotone è l’ideatore delle opere, Luca Sanguedolce. «Le sculture in questione – spiega –, realizzate dalla Saipe che ringrazio pubblicamente e da me disegnate e donate alla città, vogliono descrivere, in modo del tutto personale,
Arrestato crotonese per detenzione ai fini di spaccio di eroina. È accaduto alle ore 16.15 di ieri, quando personale della Squadra Volante in servizio di controllo del territorio ha notato, sotto un portico nel quartiere “Fondo Gesù”, zona nota per l’elevato tasso di criminalità, nonché per lo spaccio di sostanze stupefacenti, un pregiudicato del luogo, seduto su una panchina. Una volta raggiunto l’individuo, gli agenti lo hanno sottoposto a perquisizione personale e hanno rinvenuto, all’interno di un pacchetto di sigarette 11 involucri di sostanza stupefacente del tipo eroina, per un peso lordo di 5,2 grammi che è stata opportunamente sequestrata. Il personale delle Volanti ha pertanto tratto in arresto l’uomo, T. A., crotonese, di 38 anni, con numerosi precedenti di Polizia, perché resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.