I legali del dirigente rossoblù hanno già impugnato nelle sedi dovute il provvedimento che, al momento, gli vieta l'accesso a qualsiasi manifestazione sportiva. «Sono consapevole di fare un lavoro - scrive Vrenna sul social - in cui si deve accettare l’esposizione mediatica, ma oggi arrivano giudizi sommari senza conoscere i fatti, e, cosa più grave, anche minacce per me e la mia famiglia».
«Penso sia davvero sproporzionato - stigmatizza il dg rossoblù - ciò che mi è stato fatto per un diverbio avvenuto fuori dallo stadio contro il Potenza. Vedo da tempo un accanimento ingiusto nei miei confronti. Sia dal punto di vista personale che professionale, nonostante i buoni risultati ottenuti in questo campionato pieno di difficoltà», conclude il Vrenna.