Il Comune non dovrà pagare nessuna prestazione professionale all’attuale assessore all’Urbanistica Rori De Luca. La Sezione civile del Tribunale di Crotone, infatti, in composizione monocratica nella persona del giudice Alessandra Angiuli, ha rigettato la richiesta di risarcimento di 264.950,64 euro avanzata dall’avvocato Rori De Luca nei confronti del Comune di Crotone come compenso per l’incarico di consulente che gli avrebbe affidato nel luglio 2003 l’ex sindaco Pasquale Senatore per curare una controversia stragiudiziale con la società Acque Potabili (all’epoca titolare della convenzione per l’affidamento della gestione integrale del servizio idrico). Ma soprattutto, la sezione civile del Tribunale di Crotone, nella stessa sentenza, rigetta la domanda di estromissione formulata da De Luca e dall’interventrice volontaria (impresa di costruzione Lucchetta srl) perché la rinuncia avrebbe dovuto essere accettata da tutti i convenuti, eventualità che invece non è intervenuta. Pertanto il Tribunale non ha potuto dichiarare l’estinzione del processo tra De Luca ed il Comune di Crotone. Questo l’esito della sentenza depositata dal giudice Angiuli a seguito dell’udienza tenutasi nella mattinata di ieri. Vince la tesi avanzata dal comune di Crotone secondo la quale «non esisteva alcun contratto di conferimento di incarico professionale al De Luca, avendo la lettera del sindaco pro tempore del 2003 mera natura interlocutoria di atto di manifestazione di propria volontà e la delibera del 2005 mera efficacia di atto autorizzatorio, di atto di indirizzo e non essendo la stessa stata seguita da alcun provvedimento dirigenziale di affidamento dell’incarico». De Luca è difeso dall’avvocato Elio Manica, mentre il comune si è affidato al proprio legale Rosa Russo. Una volta convenuto in giudizio, la parte ricorrente (De Luca), aveva citato il Comune di Crotone nelle persone di Pasquale Senatore (e successivamenti gli eredi), in qualità di sindaco all’epoca di conferimento dell’incarico, e gli ex assessori Camposano Vincenzo, Facente Salvatore, Fiorino Maurizio, Mancini Raimondo, Marini Stelvio, Polisca Maria Rita e Riganello Armando, in quanto membri della Giunta comunale che aveva adottato la deliberazione numero 33 del 28 gennaio 2005 di ratifica del mandato professionale. Nel frattempo, De Luca viene nominato assessore il 21 luglio 2017 e cominciano a sorgere problemi di incompatibilità con l’incarico per lite pendente col Comune. Proprio all’udienza del 21 luglio scorso, si era costituita l’impresa di Costruzioni Lucchetta s.r.l. nella qualità di acquirente del credito litigioso, chiedendo l’estromissione dell’attore. Anche De Luca, con propria istanza, aveva chiesto l’estromissione dal giudizio. Con nota notificata il 27 luglio scorso, Salvatore De Luca intanto notificava al Comune di Crotone la dichiarazione di rinuncia agli atti nei suoi soli confronti. All’udienza del 19 settembre scorso, però, le difese di Riganello, Marini, Facente, Camposano, Mancini e Fiorino si erano opposte alla richiesta di estromissione di De Luca. All’udienza di ieri, dunque, sulle conclusioni delle parti, è stata immediatamente depositata la sentenza telematicamente. Intanto era attesa anche per questa mattina l’altra decisione da parte del Tribunale penale di Crotone sull’azione legale improntata 19 cittadini per chiedere la decadenza dall’incarico di assessore all’Urbanistica di Rori De Luca per incompatibilità. L’udienza è però stata rinviata al 22 novembre prossimo a causa di un difetto di notifica degli atti.