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Venerdì, 04 Ottobre 2024

CRONACA NEWS

Omicidio Vatalaro, i killer usaro divise false da poliziotti per l'agguato

Posted On Venerdì, 06 Ottobre 2023 20:23 Scritto da

È accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dalle modalità mafiose Mario Esposito, di 69 anni, il presunto esponente della 'ndrangheta già detenuto al quale oggi il personale della Dia di Catanzaro ha notificato nel carcere del capoluogo un'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di essere stato l'esecutore materiale dell'omicidio di Giovanni Vatalaro, di 27 anni, avvenuto il 23 febbraio del 1991 nel centro storico di Crotone.

 

Secondo quanto contestato dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Pasquale Mandolfino, Esposito avrebbe commesso l'omicidio di Vatalaro insieme ad un complice, Francesco Papaleo, ucciso a sua volta in un agguato mafioso nel 1994.
Esposito e Papaleo, per uccidere Vatalaro, si travestirono da poliziotti e istituirono un falso posto di blocco nel rione "Fondo Gesù" di Crotone. In tal modo, utilizzando anche una falsa paletta in dotazione alla polizia, bloccarono l'auto sulla quale Vatalaro viaggiava insieme alla moglie, lo fecero scendere dalla vettura con la scusa di doverlo sottoporre a controllo e lo uccisero con alcuni colpi d'arma da fuoco.
L'omicidio, secondo quanto afferma il Gip distrettuale nell'ordinanza di custodia cautelare, fu commesso da Esposito su mandato della cosca di 'ndrangheta Arena-Nicoscia, contrapposta a quella dei Vrenna, della quale avrebbe fatto parte la vittima.
Il delitto venne commesso, secondo quanto ricostruito dai magistrati, per vendicare la morte di Vittorio Cazzato, avvenuta a ferragosto del 1990. Cazzato, che all'epoca aveva appena 19 anni, era figlio di Egidio Cazzato che, a sua volta, è cognato di Esposito.
L'inchiesta che ha portato all'emissione del provvedimento restrittivo a carico di Esposito si è avvalsa delle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia, Vittorio Foschini, Giuseppe Vrenna e Luigi Bonaventura.