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Martedì, 03 Ottobre 2023

CRONACA NEWS

Raid puntivo contro pentito in processo Aemilia: e' un commercialista ritenuto vicino al boss Nicolino Grande Aracri

Posted On Martedì, 08 Maggio 2018 19:11 Scritto da

paolo signifredi aemiliaBOLOGNA - Calci e pugni ad un collaboratore di giustizia mentre stava rientrando a casa, in una localita' protetta. Un agguato che ha portato al grave ferimento di Paolo Signifredi, 53 anni di Baganzola di Parma, commercialista ritenuto dagli investigatori vicino al boss di 'Ndrangheta Nicolino Grande Aracri. L'episodio, di cui danno notizia alcuni quotidiani e che viene confermato dal legale del pentito, Maria Teresa Pergolari, risale al 18 aprile, quando tre uomini lo hanno picchiato. Subito dopo sono scattate le minacce: "Quando ti riprendi rettifica tutte le dichiarazioni che hai fatto", avrebbero detto. Il pestaggio e' emerso ieri, durante l'udienza a Reggio Emilia del processo su una frode fiscale da 130 milioni di euro, che ha come imputato Massimo Ciancimino, figlio di Vito, ex sindaco di Palermo. Il 53enne, in passato ex patron del Brescello calcio, testimone nel processo di 'Ndrangheta 'Aemilia' e gia' condannato nel procedimento gemello 'Pesci' a Brescia, comincio' a collaborare nell'agosto 2015. Proprio ieri il processo di Reggio Emilia sarebbe dovuto andare a sentenza, ma l'avvocato del pentito ha depositato un certificato medico che attesta le fratture di Signifredi, per le quali i medici hanno formulato una prognosi di 30 giorni. "Il mio assistito non ha riconosciuto i suoi aggressori - ha spiegato l'avvocato Pergolari, - ora ho chiesto che nella prossima udienza possa rendere dichiarazioni spontanee, questa volta in videoconferenza, per raccontare cio' che gli e' accaduto". Sull'identita' degli aggressori sono in corso accertamenti da parte della Procura della localita' protetta dove si trovava.