Li hanno "pizzicati" con tronchese alla mano mentre, in un capannone industriale, tentavano di trafugare del rame. Con l'accusa di futo aggravato sono così finiti in manette un 59enne e un giovane di 24 anni. Si tratta di Vincenzo Marullo, nato a Crotone il 19 aprile 1956, e di Giuseppe Maiorano, anche lui nato a Crotone, il 24 settembre 1991. A incastrarli è stata la segnalazione di un probabile furto in corso presso un capannone della zona industriale, giunta in Questura nel primo pomeriggio di ieri (lunedì 2 marzo). Sul posto sono così giunti gli agenti della Squadra volanti della Questura di Crotone, diretti dal commissario capo Francesco Meduri, unitamente ai militari della compagnia Guardia di Finanza di Crotone (intervenuti liberi dal servizio). Una volta avuto accesso alla struttura, gli uomini delle forze dell'ordine hanno subito sorpreso Vincenzo Marullo intento a tagliare dei cavi in rame con l'ausilio di una tronchese. L'uomo aveva già ottenuto due matasse di circa 40 kg ciascuna. Il suo complice, invece, Giuseppe Maiorano si preoccupava invece di riporre il materiale in alcuni sacchi, al fine di asportarlo da quel sito. Alla vista delle Forze dell'ordine, però, i due hanno così tentato in vano la fuga. Sono stati prontamente bloccati dagli stessi agenti, infatti, che li hanno tratti immediatamente in arresto per tentato furto aggravato. Inoltre, nell'auto utilizzata dai due, veniva rinvenuto un tombino in ghisa appartenente alla struttura che gli stessi avevano appena asportato. Il materiale oggetto di furto è stato subito riconsegnato al proprietario del capannone, appositamente convocato presso gli Uffici della Questura di Crotone. Dell'avvenuto arresto è stata quindi data la necessaria notizia al pm di turno presso la Procura della Repubblica, nella persona del dottor Riello, il quale ha disposto la traduzione degli arrestati presso le rispettive abitazioni, nell'attesa del giudizio direttissimo da celebrarsi l'indomani mattina.