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Domenica, 06 Ottobre 2024

CRONACA NEWS

immigrati7Motivo della sommossa sarebbe stato il mancato percepimento del "pocket money", delle schede telefoniche e l'insufficienza dei vestiti loro forniti, nonché la richiesta di conoscere la data di esatta convocazione da parte della Commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato.

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Sorpresi a rubare del materiale ferroso dal capannone di un'impresa edile. Due persone E.A.M., di 34 anni, e S.P. (36) sono state arrestate in flagranza per furto dagli agenti delle Volanti a Crotone. I due sono stati bloccati mentre tentavano di raggiungere la loro auto per allontanarsi con il materiale. Una terza persona, individuata dai poliziotti, allertati dal titolare della ditta, a poca distanza dal capannone, è stata denunciata in stato di libertà per lo stesso reato.

 

 

 

 

 

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rame furtoLi hanno "pizzicati" con tronchese alla mano mentre, in un capannone industriale, tentavano di trafugare del rame. Con l'accusa di futo aggravato sono così finiti in manette un 59enne e un giovane di 24 anni. Si tratta di Vincenzo Marullo, nato a Crotone il 19 aprile 1956, e di Giuseppe Maiorano, anche lui nato a Crotone, il 24 settembre 1991. A incastrarli è stata la segnalazione di un probabile furto in corso presso un capannone della zona industriale, giunta in Questura nel primo pomeriggio di ieri  (lunedì 2 marzo). Sul posto sono così giunti gli agenti della Squadra volanti della Questura di Crotone, diretti dal commissario capo Francesco Meduri, unitamente ai militari della compagnia Guardia di Finanza di Crotone (intervenuti liberi dal servizio). Una volta avuto accesso alla struttura, gli uomini delle forze dell'ordine hanno subito sorpreso Vincenzo Marullo intento a tagliare dei cavi in rame con l'ausilio di una tronchese. L'uomo aveva già ottenuto due matasse di circa 40 kg ciascuna. Il suo complice, invece, Giuseppe Maiorano si preoccupava invece di riporre il materiale in alcuni sacchi, al fine di asportarlo da quel sito. Alla vista delle Forze dell'ordine, però, i due hanno così tentato in vano la fuga. Sono stati prontamente bloccati dagli stessi agenti, infatti, che li hanno tratti immediatamente in arresto per tentato furto aggravato. Inoltre, nell'auto utilizzata dai due, veniva rinvenuto un tombino in ghisa appartenente alla struttura che gli stessi avevano appena asportato. Il materiale oggetto di furto è stato subito riconsegnato al proprietario del capannone, appositamente convocato presso gli Uffici della Questura di Crotone. Dell'avvenuto arresto è stata quindi data la necessaria notizia al pm di turno presso la Procura della Repubblica, nella persona del dottor Riello, il quale ha disposto la traduzione degli arrestati presso le rispettive abitazioni, nell'attesa del giudizio direttissimo da celebrarsi l'indomani mattina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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elio comitaPersonale della Squadra mobile ha tratto in arresto ieri mattina Elio Comità di 62 anni poiché trovato in possesso di una pistola clandestina. L'intervento si è reso necessario nel corso di servizi mirati (disposti direttamente dal questore di Luigi Botte) per rintracciare armi utilizzate dalla criminalità locale. I controlli sono stati svolti dalla Mobile in aree rurali e cittadine, ricadenti nel comune di Crotone. In particolare, nel corso dell'intensa attività di perlustrazione, iniziata alle prime ore dell'alba e proseguita incessantemente per diverso tempo, l'attenzione degli agenti si è concentrata su Comità, già noto agli investigatori, il quale, con fare circospetto stava aggirandosi per le vie del centro a bordo della propria autovettura. Gli agenti hanno quindi deciso di fermare il sospetto che è stato bloccato e fatto accostare in un'area individuata come sicura ai fini del controllo. L'atteggiamento particolarmente irrequieto e ingiustificatamente nervoso assunto nella circostanza da Comità, non è passato inosservato agli occhi attenti degli agenti che hanno così deciso di approfondire l'attività di controllo, sottoponendo l'uomo a perquisizione personale. Nel corso della stessa, gli agenti hanno rinvenuto, anche se abilmente occultata all'interno di una delle tasche del giubbotto, una pistola semiautomatica marca Beretta modello 950B cal. 22 short avente matricola abrasa, completa del proprio caricatore rifornito con numero 5 cartucce e con un colpo in canna. L'arma è stata subito posta sotto sequestro. Elio Comità, dopo le formalità di rito, è stata tradotto presso la più vicina Casa circondariale a disposizione della Autorità giudiziaria.

 

 

 

 

 

 

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Sequestrate armi e banconote false in un appartamento cittadino usato come fabbrica clandestina. Scoperto anche un apparecchio elettronico per la rilevazione di microspie.

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È Gianluigi Foschini l'uomo fermato per detenzione e porto abusivo di arma clandestina, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Poco prima erano stati esplosi alcuni colpi di pistola che avevano distrutto le vetrate di un esercizio commerciale.

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