Una scuola multimediale di Protezione civile. I vigili del fuoco del Comando Provinciale di Crotone, sono stati impegnati nella giornata conclusiva del progetto "scuola multimediale di protezione civile". Protagonisti i ragazzi della scuola primaria dell'istituto comprensivo Alcmeone di Crotone. La manifestazione organizzata dall'ufficio scolastico regionale e dall'istituto Alcmeone di Crotone, si è tenuta sula centralissima via Vittorio Veneto in pieno centro cittadino ed ha coinvolto numerose scolaresche della città. E' stato un momento di incontro anche con la cittadinanza che ha dimostrato interesse visitando con ammirazione e curiosità gli automezzi e le attrezzature dei vigili del fuoco, messi a disposizione sull' intera area pedonale.
Le precipatazioni saranno diffuse e anche persistenti, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sui settori ionici della Calabria centro-settentrionale e sui settori meridionali e ionici della Basilicata. Lo dice il Bollettino di vigilanza meteorologica nazionale diffuso dalla protezione civile. Da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sono invece prviste le precipitazioni sui restanti settori della Calabria ionica e meridionale. A Crotone domani, in particolare, secondo le previsioni di 3B Meteo, i cieli saranno molto nuvolosi al mattino con deboli piogge. Ci sarà poi una graduale attenuazione della nuvolosità e assorbimento dei fenomeni nel corso della giornata. Sono previsti 8 millimetri di pioggia. Durante la giornata di domani la temperatura massima registrata sarà di 15°C, la minima di 10°C, lo zero termico si attesterà a 2000 m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Est, al pomeriggio moderati e proverranno da Sud. Mare molto mosso. Un po' la situazione meteo prevista all'interno. Come ad esempio nel Comune di Cirò, invece, dove sono previsti per domani 29 millimetri di pioggia. Ecco perché, il sindaco di Cirò Francesco Paletta, forse anche dietro l'allerta lanciato dalla Protezione civile, ha deciso di chiudere le scuole cittadine a scopo precauzionale e ha inoltre invitato la cittadinanza alla massima prudenza.
I consiglieri comunali del Comune di Crotone Manuela Cimino, Fabio Lucente, Enrico Pedace, Gaetano Sorrentino e Antonio Fabio Trocino esprimono «estrema preoccupazione e stupore» per «quanto decretato, su proposta del dottor Tansi, dirigente del settore Protezione civile, con il Ddg numero 1513 del 25 febbraio 2016 col quale si sancisce il depotenziamento dell'ufficio di Protezione civile di Crotone, privandolo di importanti compiti e funzioni quali la gestione delle attività emergenziali e le attività di pronto intervento». «Posto che nel recente passato - scrivono i 5 consiglieri - proprio l'ufficio di Crotone ha mostrato, con prontezza d'intervento e conseguendo i risultati attesi, quanto sia importante un presidio territoriale come quello di Protezione civile, non si capisce quali siano i criteri e le logiche che hanno imposto un'assurdità amministrativa simile. Si rammenta - proseguono - anche il ruolo da protagonista che l'ufficio di Protezione civile di Crotone ha avuto, seppure con forze e risorse ridotte, nella campagna agli incendi boschivi ed in numerose circostanze emergenziali che si sono abbattute sul territorio di Crotone e su tutta la provincia. Nel rilevare - sottolineano i 5 - che già il dottor Tansi è stato diffidato dal consiglio regionale a proseguire sulla strada intrapresa di smantellamento dell'Ufficio di Crotone, vista la continua inosservanza della Legge regionale numero 4 del 1997 che istituisce e regola il funzionamento della Protezione civile calabrese, vogliamo esprimere una vibrata protesta e un alto grido dall'allarme circa la distruzione programmata e sistematica di un importante presidio territoriale quale l'ufficio di Protezione Civile di Crotone. Il nostro accorato appello - concludono - è altresì rivolto a sua eccellenza il prefetto De Vivo e a tutte le autorità preposte, affinché vogliano farsi carico, ciascuno per la propria competenza, della problematica qui esposta».
"Francamente sfuggono la ratio, il perche' e le finalita' della decisione di smantellare i presidi della protezione civile in due territori come Crotone e Vibo Valentia che purtroppo ed in particolare per quanto concerne le calamita' naturali, non possono considerarsi isole felici". A dichiararlo e' la consigliera regionale di 'Calabria in rete', Flora Sculco. Secondo l'esponente di Cir, "e' il metodo, a parte il merito, che proprio non va, come si volesse dimostrare che i consiglieri regionali, quando si tratta di fare scelte che riguardano gli interessi generali dei territori che hanno dato loro il mandato della rappresentanza democratica, non hanno neppure il diritto di essere preventivamente resi edotti. Lunedi' in aula, nel corso della seduta del consiglio regionale, chiedero' al presidente Oliverio - prosegue Sculco - le ragioni per cui il dirigente del settore ha deciso di smantellare i presidi della protezione civile di Crotone e Vibo Valentia. Tornando al metodo, spesso piu' importante del merito - aggiunge la consigliera regionale - e' davvero singolare, tra l'altro non si comprende a chi possa giovare, l'abitudine di assumere decisioni, la cui valenza puo' anche essere fondata, che interessano interi territori, saltando a pie' pari non solo i consiglieri regionali, ma - conclude Sculco - persino gli organismi del consiglio regionale, in questo caso la IV commissione, che hanno competenze specifiche e debbono poter esercitare le loro prerogative istituzionali".
«In merito alle dichiarazioni rilasciate questa mattina dal sindaco di Petilia Policastro [LEGGI ARTICOLO] si deve, innanzitutto e preliminarmente, sottolineare che la maggior parte dei fabbricati interessati dagli eventi franosi del febbraio 2015 sono stati realizzati senza i necessari permessi, così per come da lui stesso del resto dichiarato durante la fase emergenziale e successivamente accertato dagli organi preposti al controllo». E' quanto afferma la Protezione civile regionale in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa della giunta regionale. «Nonostante tutto, e pur avendo appurato di essere in presenza di un quadro di illegalità diffusa - prosegue la nota - la Regione Calabria si è fatta carico, per esigenze di pubblica incolumità, tramite la Protezione civile regionale ed il dipartimento Infrastrutture e Lavori pubblici, dell'avvio delle seguenti azioni: nell'immediatezza dell'evento sono stati concessi due finanziamento di 400.000 euro ciascuno, finalizzato ai primi interventi urgenti (località Foresta) a valere sull'Apq 'difesa del suolo' (Accordo Integrativo). Per tale finanziamento il Comune di Petilia Policastro (soggetto Attuatore) risulta inadempiente, non avendo ancora presentato il progetto definitivo; un ulteriore finanziamento di euro 400.000 euro è stato inserito nel 'Piano per il Sud' e finalizzato alla messa in sicurezza della viabilità (strada Petilia Policastro-località Foresta). Anche per questo secondo finanziamento, ad oggi, il soggetto attuatole (in questo caso la provincia di Crotone) non ha trasmesso ancora la progettazione definitiva. La giunta regionale - prosegue la nota - ha chiesto lo stato di emergenza, concesso dal Governo nel mese di settembre, per il quale il programma di finanziamento, relativo all'apposita ordinanza, è in corso di approvazione presso il Dipartimento nazionale di Protezione civile; il Comune ha redatto alcuni progetti preliminari relativi alla messa in sicurezza del territorio comunale e, così per come presentati dallo stesso Comune di Petilia Policastro, su specifica richiesta dell'Autorità di bacino regionale, sono stati inseriti nel pacchetto di proposte che la Regione ha in corso di formulazione per la prossima programmazione nazionale sulla difesa del suolo; in ultimo, nella riunione tenutasi a Roma presso l'Unità di missione, nell'immediatezza degli eventi franosi, fu concordata l'attivazione, da parte della Protezione Civile nazionale di un sistema di monitoraggio. A seguito di ciò, i tecnici della Protezione civile nazionale hanno effettuato un sopralluogo nel corso del quale emerse che l'area indicata dall'Amministrazione comunale (peraltro in gran parte costruita da costruzioni abusive) non poteva essere oggetto di monitoraggio e fu indicata la possibilità di attivare altri tipi di monitoraggio. Tale proposta non ebbe seguito a causa della mancata condivisione, da parte della stessa amministrazione comunale. Da tutto ciò - conclude la Protezione civile regionale - emerge chiaramente la totale disponibilità ed il massimo impegno dimostrati dalla Regione alla risoluzione dei gravi problemi di dissesto del territorio e, di contro, l'inopportunità delle dichiarazioni rilasciate, a mezzo stampa, dal sindaco di Petilia Policastro».
Delle condizioni in cui versa il popoloso centro del Crotonese, dopo i danni provocati dalla pioggia, se ne è discusso nella prima riunione della IV commissione "Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'Ambiente".