SANTA SEVERINA – I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Petilia Policastro unitamente a quelli della Stazione di Roccabernarda, hanno tratto in arresto un 35enne di Roccabernarda, poiché, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 232 cartucce, 132 grammi di marijuana e 2 piante di cannabis indica dell’altezza di 70 centimetri. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, come disposto dalla Procura della Repubblica di Crotone.
SCANDALE – I carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà 14 soggetti, tutti del luogo, resisi responsabili di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Nello specifico i militari, a seguito di accertamenti, hanno appurato che gli stessi, al fine di ottenere i buoni spesa, erogati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica in atto, avrebbero asserito falsamente di non percepire il reddito di cittadinanza, cosi da indurre in errore il Comune di Scandale, che ha poi concesso agli stessi i buoni spesa.
Anche a Roccabernarda i carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà 6 soggetti, tutti del luogo, resisi responsabili di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Nello specifico i militari, a seguito di accertamenti, hanno appurato anche in questo caso che gli interessati, al fine di ottenere i buoni spesa, avrebbero dichiarato attestazioni false al Comune di Roccabernarda.
«Ancora un'altra discarica nel Crotonese?». È l’interrogativo che pongono 31 tra associazioni ed eneti del Terzo settore del territorio*.
«Era il 2007 – si legge nella nota – quando un privato che lavorava all'interno dell'ufficio del Commissario per l'emergenza rifiuti in Calabria, mise a disposizione un suo terreno per realizzare una discarica a Terrate-Terratelle, a due passi da importanti e rinomate aziende agricole, in un territorio ad alta vocazione agricola di qualità. Quell'episodio diede vita ad una imponente mobilitazione della società civile, dal Comitato "Mi rifiuto" di Cutro, al movimento "No discarica" di Crotone, senza dimenticare il no deciso alla realizzazione della discarica da parte del consiglio comunale di Roccabernanrda e di Cutro. Quella mobilitazione fu una pagina di democrazia e partecipazione importante; e fu grazie a quei cittadini e a quelle assemblee elettive comunali che il tentativo di un privato di far profitto, realizzando un ulteriore "buco" in cui abbancare rifiuti, fu sventato».
«Allora tutto questo era possibile – commenta la nota – perché il ciclo dei rifiuti era gestito da quel porto delle nebbie che era l'ufficio del Commissario per l'emergenza rifiuti in Calabria. Ma oggi, sarebbe possibile realizzare una discarica di servizio pubblica senza che le amministrazioni locali non sappiano nulla? No, non sarebbe possibile, perché la funzione di individuare una discarica o impianti di trattamento spetta ai sindaci riuniti nell'assemblea dell'Ambito territoriale ottimale (Ato) di Crotone. Indubbiamente gli Ato della Calabria hanno accumulato ritardi importanti nell'individuare i siti, ma sappiamo anche che, ad esempio, l'Ato di Crotone da mesi sta lavorando all'identificazione del sito dove realizzare la discarica di servizio. E certamente noi non siamo a conoscenza di nessuna decisione formale assunta, anche perché tutte le decisioni dell'Ato dovrebbero essere assunte nella piena e corretta informazione delle comunità locali e visto che il ciclo dei rifiuti in Calabria e a Crotone è in emergenza da decenni, non riteniamo possibile che si assumano decisioni motivate dallo stato di emergenza, dal momento che di emergenziale non c'è nulla».
«Abbiamo deciso di tornare sull'argomento – spiega il comunicato – dell'individuazione della discarica di servizio perché in questi ultimi giorni stanno trapelando notizie riguardanti l'individuazione da parte dell'Ato di Crotone di un luogo, al confine tra i comuni di Roccabernarda e Cutro, tra i calanchi e le colline della valle del Tacina, dove ubicare la discarica di servizio. Non lontano dal luogo dove era stato individuato il sito della discarica privata di Terrate-Terratella più di dieci anni fa. Non riteniamo possibile che questa decisione stia prendendo forma senza che siano state informate le comunità interessate e senza una discussione pubblica su quale sia il luogo migliore dove allocare un'ulteriore discarica e senza avere avviato un radicale cambiamento di impostazione della gestione dei rifiuti: raccolta differenziata spinta, riuso, riciclo e risparmio, unica via da perseguire per evitare di realizzare decine di ecomostri eterni quali sono le discariche».
«Tuttavia, per fugare ogni dubbio – entrano nel merito i firmatari –, chiediamo alle autorità competenti di dire pubblicamente se queste voci che si rincorrono siano vere o destituite di fondamento e, qualora fossero vere, come si intendono coinvolgere le comunità locali che in quei territori vivono e come si intendono tutelare quei territori che tanta ricchezza producono», conclude il comunicato.
*Firmatari
ROCCABERNARDA - Una costruzione realizzata abusivamente in un terreno agricolo è stata scoperta a Roccabernarda dai carabinieri che hanno denunciato il proprietario per violazione della normativa edilizia ed ambientale. Nel corso di un controllo del territorio, in località “Fiera – Giardini”, vicina al centro urbano, i militari hanno notato un fabbricato completato non visibile dallo strada d'accesso al fondo. Il manufatto era stato verosimilmente completato da pochi mesi. Gli accertamenti avviati nell'ufficio comunale competente hanno evidenziato che l'opera era priva dei previsti permessi. Il fabbricato individuato misura circa 10 metri per 4 e presenta una copertura realizzata con lamiera coibentata, munito di infissi e si presenta sostanzialmente completato, ed è stato edificato in un'area sottoposta a vincolo per scopi idrogeologici e ambientali. Il terreno, infatti, ricade nella Zona di protezione speciale (Zps) Marchesato e fiume Neto inserita nella Rete Natura 2000.
ROCCABERNARDA - I carabinieri della locale stazione, a conclusione di attività d’indagine, hanno deferito alla Procura della Repubblica di Crotone un 27enne del luogo.