«Preoccupazione e sdegno». Sono questi i sentimenti espressi dal reggente della Cisl Funzione pubblica “Magna Graecia”, Luigi Tallarico, rispetto a quanto accaduto oggi presso i Poliambulatori di corso Messina a Crotone, dove la dottoressa Mirella Brasacchio avrebbe subito un’aggressione da parte di un dipendente della stessa struttura.
«Secondo quanto è stato possibile apprendere – spiega il sindacalista –, il fatto sarebbe scaturito a seguito di un breve diverbio alimentato, a quanto pare senza averne motivo, da parte dello stesso aggressore».
«Perpetrare un simile attacco – commenta Tallarico –, ad una professionista della caratura morale della dottoressa Mirella Brasacchio, ci sembra che, al di là del danno fisico e soprattutto morale provocato alla stessa, sia la lapalissiana dimostrazione che il livello di sottocultura che imperversa soprattutto nei nostri territori, ed in alcuni ambienti lavorativi, vorrebbe prevaricare l’opera quotidiana di quanti, come la dottoressa Mirella Brasacchio, in mezzo a mille difficoltà, cercano di mandare avanti con professionalità e spirito di abnegazione, processi lavorativi che possano dare livelli di assistenza quanto più efficienti possibili rispetto alle risapute deficienze che da tempo pervadono la Sanità calabrese».
«E’ paradossale – chiosa il sindacalista della Cisl – che ancora oggi possano verificarsi situazioni di questo genere: operatori del sistema sanitario che vengono messi in difficoltà e, addirittura, esposti a situazioni di pericolo per la propria incolumità mentre esercitano la loro professione, spesso dagli utenti ma a volte anche da personale interno(colleghi). Il luogo di lavoro dovrebbe essere un luogo sicuro e accogliente e non luogo a rischio. Il sistema sanitario presenta certamente delle lacune, ma è inammissibile che, eventuali deficienze organizzative, possano riversarsi su quegli operatori che, quotidianamente, si destreggiano tra mille difficoltà».
«Nel nostro territorio – prosegue Tallarico –, purtroppo, accanto ai tanti valori positivi, che tutti conosciamo, e che non sto qui a ripetere, proprio per evitare di apparire tautologico, è mancata la giusta crescita culturale che consentisse di superare alcuni atavici malcostumi comportamentali i quali, accanto alla mancanza o carenza delle indispensabili garanzie di buone prassi e legalità, elementi basilari per qualsiasi forma di sviluppo, sono alla base del mancato decollo di qualunque attività economica, sociale, amministrativa, istituzionale, non escluso, quindi, il raggiungimento di adeguati livelli di assistenza complessivamente intesi».
«Questi episodi – stigmatizza il sindacalista –, pertanto, ancorché estremamente spiacevoli, sopraggiunti proprio all'indomani della ricorrenza della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, dovrebbero, almeno, suscitare momenti di sincera ed indispensabile autocritica soprattutto sulle misure che ai vari livelli vengono posti in essere per prevenire, anche negli ambienti lavorativi, deputati a dare servizi e soluzioni, simili inqualificabili avvenimenti».
«Siamo convinti, comunque, che la gravità – aggiunge nel comunicato Tallarico – di quanto accaduto, ed il danno soprattutto morale subito, non impedirà alla dottoressa Mirella Brasacchio, di proseguire nella sua opera di professionista ineccepibile, per professionalità e comportamento, perché c’è bisogno della sua opera quotidiana e del suo modo di operare guidato, da sempre, da un comportamento irreprensibile e noto a tutti coloro che hanno la fortuna di conoscerla».
«Come Cisl Fp – conclude – sono certo di interpretare il sentimento dell’intero gruppo dirigente e condanniamo, quindi, il grave ed ingiustificabile gesto di aggressione con la convinzione che la Direzione Generale saprà adoperarsi per accertare ogni responsabilità e condotta non conforme ai doveri ed al codice di comportamento dei pubblici dipendenti ricorrendo, se ne rinviene i presupposti, al previsto sistema sanzionatorio nei confronti di chi, senza rendersene forse conto, rischia anche di infangare l'immagine aziendale».
«Durante il controllo del territorio, personale appartenente alla Polizia locale ha elevato una pesante sanzione a M.L. nonché ha disposto la sanzione accessoria del ripristino dello stato dei luoghi, poiché su corso Messina il medesimo stava effettuando interventi su un tratto stradale senza essere munito della relativa autorizzazione». Lo rende noto il comandante della Polizia locale di Crotone Antonio Cogliandro.
«Inoltre – informa ancora – in via Nazioni unite è stato colto in flagrante e quindi sanzionato C.A., perché lasciava i rifiuti solidi urbani nell'apposito cassonetto ma fuori degli orari consentiti. Sempre sulla stessa via è stato sanzionato A.N. perché lasciava dei cartoni in un cassonetto dei rifiuti solidi urbani. I controlli continueranno nei prossimi giorni. Con l'occasione si rammenta che negli appositi cassonetti vanno collocati solamente i rifiuti solidi urbani e negli orari che vanno dalle ore 17.30 sino alle ore 6».
Intensificazione dei servizi della Polizia di Stato per controlli ai furti di energia elettrica. Nella mattinata del 9 maggio scorso, personale della Questura di Crotone Divisione Pasi, unitamente a personale dell’Ufficio di Gabinetto ed a personale con la qualifica di tecnico verificatore della società “E - Distribuzione Spa”, ha eseguito controlli amministrativi in città. Presso un’attività commerciale per la somministrazione di alimenti e bevande su corso Messina, personale tecnico dell’Enel ha accertato l’esistenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica, mediante la realizzazione di un bypass. Lo stesso personale ha così proceduto alla repertazione del materiale usato per la commissione dell’illecito. Si è proceduto, pertanto, all’arresto in flagranza del titolare dell’attività, P. A., crotonese, di 53 anni, perché resosi responsabile del reato di furto aggravato di energia elettrica. Sorpresa sempre su corso Messina un’altra attività commerciale per la vendita di prodotti di genere alimentare carne e derivati. Personale tecnico dell’Enel ha anche qui accertato l’esistenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica, mediante la realizzazione di un bypass. Dopo la repertazione del materiale usato per la commissione dell’illecito, gli operatori hanno proceduto all’arresto in flagranza del titolare, G. F. A., crotonese, di 66 anni, per il reato di furto aggravato di energia elettrica. Nella stessa giornata, infine, sono stati verificati 2 edifici insistenti in 2^ traversa di via Achille Grandi (quartiere Fondo Gesù), con 12 condomini, ma i controlli non hanno evidenziato irregolarità, così come nei confronti di un’attività commerciale insistente in via Mario Nicoletta.