La prima sezione penale della Suprema Corte di Cassazione - informa una nota - ha accolto il ricorso degli avvocati Giuseppe Napoli e Pasquale Lepera, annullando l’ordinanza a carico di Fernando Poerio, relativamente a nove capi di imputazione su quindici contesati. Pertanto, sarà necessario un nuovo giudizio davanti al Tribunale della Libertà di Catanzaro con riguardo ai nove capi d’imputazione che attengono alle ipotesi di malversazioni a danno dello Stato (aggravate dall’articolo 7 della legge del 1991). L’imprenditore di Isola di Capo Rizzuto, infatti, è accusato di aver destinato le risorse pubbliche rivolte ai migranti del Cara ad altri scopi.