«Questa mattina – informa un comunicato della Provincia di Crotone – il presidente facente funzioni Giuseppe Dell’Aquila ed il dirigente del settore architetto Nicola Artese hanno incontrato il commissario straordinario del Comune di Strongoli Umberto Campini per verificare e concordare le iniziative da intraprendere per avviare i lavori di ripristino della palestra del liceo Scientifico».
MILANO - "Una palestra per Dodò". È il nome scelto per questa giornata dall'Istituto comprensivo sorelle Agazzi di Milano, che oggi ha celebrato l'intitolazione della palestra a Domenico Gabriele, Dodò, colpito dal fucile di un killer della 'ndrangheta a soli 11 anni, nel 2009, mentre giocava a pallone in un campetto di Crotone. La sua colpa, trovarsi sulla traiettoria degli assassini che sparavano all'impazzata nel tentativo di uccidere un altro malavitoso. Per ricordare Dodò, gli studenti e gli insegnanti dell'istituto di piazza Cardinale Gasparri hanno voluto dedicargli la palestra della loro scuola. Una manifestazione sentita da tutti i partecipanti, che ha coinvolto anche i genitori del piccolo, Francesca e Giovanni, e le istituzioni del territorio. "Avete capito che questa storia, anche se lontana da noi mille chilometri, ci riguarda tutti e che di fronte a un'ingiustizia non bisogna rimanere indifferenti ma si deve stare dalla parte della legalità, delle vittime e dello Stato" ha detto nel suo intervento il presidente del consiglio comunale di Milano, Lamberto Bertolé ai ragazzi, aggiungendo "avete scelto di tenere viva la memoria di Domenico: Milano è orgogliosa del vostro impegno e della vostra sensibilità". Oltre ai genitori del piccolo e al presidente del Consiglio comunale, alla cerimonia hanno preso parte il presidente del Municipio 9, Giuseppe Lardieri, Giuseppe Teri di Libera Milano, Pietro De Luca del Coordinamento scuole milanesi per la legalità e la cittadinanza attiva e Antonietta e Antonietta Gattuso dell'associazione Civitas Virtus.
«Un esempio virtuoso – lo definisce un comunicato – di collaborazione tra pubblico e privato consente di restituire al liceo classico Pitagora di Crotone la propria palestra scolastica, completamente ristrutturata grazie al supporto di Mida – Tecnologie Ambientali, azienda del presidente Raffaele Vrenna, e alla perseveranza della dirigenza dell’istituto. Umidità, infiltrazioni d’acqua e problemi strutturali, uniti all’azione delle intemperie e al naturale passaggio del tempo avevano infatti deteriorato le condizioni della palestra del Pitagora, rendendola negli anni un luogo via via non idoneo all’attività sportiva e tendenzialmente inagibile. Una condizione inaccettabile rispetto alle esigenze degli studenti e al prestigio del liceo più volte sollevata dal corpo docente e dalla dirigenza scolastica. Tale richiamo non è caduto nel vuoto: proprio oggi il presidente dell’FC Crotone Raffaele Vrenna, che ha fortemente voluto questo progetto, ha inaugurato la struttura riconsegnandola simbolicamente agli studenti in una mattinata di festa e grande entusiasmo.
Questo spazio rappresenterà da oggi un vero e proprio punto di riferimento sia per l’attività didattica che per la città: in orari extra-scolastici, infatti, la palestra del Pitagora sarà aperta e a disposizione dei crotonesi per l’esercizio di diverse discipline sportive. Un risultato fondamentale, sopratutto se si pensa all’importanza che gli spazi sportivi, quali luoghi positivi di aggregazione sociale, rivestono per l’intera collettività. Questo concetto è stato sottolineato sia dal preside dell’istituto, Nicola Armignacca, che dallo stesso Raffaele Vrenna: il presidente del Crotone, in particolare, ha tenuto a rivolgere un personale augurio a tutti gli studenti per proseguire positivamente nel proprio percorso di formazione e concretizzare al più presto le proprie aspirazioni. Una nota di merito è stata infine rivolta dal preside Armignacca e dal presidente Vrenna alle maestranze di Mida – Tecnologie Ambientali, impegnate nei lavori di ristrutturazione: un progetto ultimato nel pieno rispetto dei tempi e a regola d’arte, per il beneficio della collettività».