Primo incontro, subito operativo, tra il commissario per la bonifica del Sin di Crotone, Elisabetta Belli, e il nuovo prefetto di Crotone, Cosima Di Stani. Al centro del confronto, che si è tenuto oggi pomeriggio in Prefettura, l’importanza del ruolo dell'Utg, quale autorità competente per gli interventi previsti nel decreto legislativo 230/1995 in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti, e della certezza dei tempi di conclusione del procedimento di approvazione del Piano operativo di bonifica della rimozione delle discariche fronte mare e delle aree industriali di Syndial (cosiddetta “”Fase 2”). Nel corso dell’incontro si è rilevata l'importanza di tutelare, oltre al territorio e la salute dei lavoratori e dei cittadini, lo sviluppo occupazionale. A tal fine, il prefetto Di Stani ha informato la commisaria Belli che sarà stipulato dalla Prefettura un Protocollo di legalità sulla cui importanza entrambe le parti hanno convenuto. Il commissario, dal canto suo, ha reso noto che proprio con questo obiettivo domani si svolgerà il secondo incontro in Camera di Commercio per favorire il coinvolgimento delle imprese locali qualificate, nonché delle aziende locali di più piccole dimensioni, anche mediante forme di aggregazione, nell'esecuzione dei lavori di bonifica nelle ex aree industriali. Il prefetto e il commissario hanno espresso la volontà di interfacciarsi sulle prossime fasi cruciali del procedimento.
Un ampio confronto sulle tante tematiche che caratterizzano Crotone e la sua Provincia. Quest al centro dell’incontro che si è tenuto nella giornata di oggi tra le scriventi organizzazioni di Cgil, Cisl e Uil e il nuovo prefetto di Crotone Cosima Di Stani. I segretari generali Raffaele Falbo, Pino De Tursi e Fabio Tomaino hanno rinnovato la loro disponibilità per «una concreta sinergia finalizzata alla governance delle vertenze». Nello specifico, i rappresentanti sindacali hanno inteso portare a conoscenza del prefetto le emergenze a partire dalle questioni come la bonifica, l’avvio del cantiere dell’antica Kroton, le infrastrutture e l’ambiente. Particolare attenzione è stata posta dai Confederali sulla vicenda dell’Aeroporto di Crotone, quale immediata soluzione all’isolamento infrastrutrale e su cui pendono una serie di ritardi ed inadempienze, da parte dei soggetti interessati, che ingenerano tanta confusione. «Ad oggi – scrivono i sindacati – se pur importante, la firma di convenzione tra Enac e Sacal non è sufficiente se non accompagnata dalle conseguenti certificazioni in merito alla struttura organizzativa di personale e mezzi. Sulla spinosa questione, dello scalo aeroportuale, i sindacati hanno chiesto al prefetto, la possibilità di un tavolo istituzionale con tutti gli interlocutori interessati con lo scopo di fare chiarezza sullo stato dell’arte e sul percorso autorizzativo utile all’immediata apertura. La discussione si è poi concentrata su altre tematiche altrettanto importanti quali il sistema dei rifiuti, nello specifico il servizio della raccolta differenziata, protocollando una formale richiesta di convocazione Istituzionale degli enti interessati, ovvero, Comune di Crotone e Regione Calabria. Infine, i rappresentanti sindacali hanno evidenziato al prefetto l’annosa problematica delle società partecipate, con particolare riferimento alla Gestione servizi della Provincia a cui sono legati le sorti di circa 70 lavoratori i quali da mesi non percepiscono le legittime retribuzioni. I rappresentanti confederali esprimono compiacimento per i contenuti del confronto e soprattutto per la sensibilità e l’interesse dimostrati dal prefetto».