La squadra mobile di Crotone ha fermato quattro stranieri perché ritenuti gli scafisti di 107 dei 211 migranti giunti ieri nel porto di Crotone. Si tratta di Yakhya, 22 anni, del Senegal; Gibril Faal (22), del Gambia; Osman Conteh (25), della Sierra Leone e Weworah Adonase (25), del Ghana, tutti accusati, in concorso, di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed omicidio colposo. I quattro fermati, secondo quanto è emerso dalle indagini della polizia e della Capitaneria di Porto, hanno trasportato i migranti dalla Libia verso le coste italiane su un gommone in precarie condizioni di sicurezza. Tra i migranti, soccorsi in acque internazionali da un mercantile battente bandiera panamense, c'erano anche i cadaveri di due donne ed un uomo. Il mercantile, dopo avere recuperato i migranti, ha effettuato il soccorso di altre 104 persone. All'individuazione degli scafisti si è giunti attraverso le foto e le testimonianze raccolte tra i migranti.
A Crotone la petroliera panamense Prince I ha portato 250 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Continuano sbarchi e scatta allarme varicella, 150 in isolamento.
Negli ultimi due giorni, nell'ambito del dispositivo comunitario "Frontex", sono sbarcati presso il porto di Crotone oltre quattrocento profughi provenienti dai Paesi dell'Africa subsahariana. Il primo dei due sbarchi che ha interessato il capoluogo si e' verificato domenica 3 maggio, quando e' attraccata la corvetta francese "Commandant Birot", che trasportava 216 migranti, 16 dei quali minori non accompagnati. Il secondo, avvenuto nella mattinata odierna, ha coinvolto i migranti soccorsi dalla petroliera "Prince 1", giunta a Crotone con a bordo 211 persone - di cui 24 minori - e i corpi senza vita di due donne e di un uomo recuperati nelle acque del Canale di Sicilia e che, dopo lo sbarco, sono stati trasferiti all'Istituto di Medicina Legale a Catanzaro. In entrambe le circostanze, la Prefettura di Crotone ha coordinato le procedure per il primo soccorso e l'accoglienza, espletate nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, con l'intervento della Capitaneria di Porto di Crotone, oltre alle Forze di Polizia, al comune di Crotone, Vigili del Fuoco, Suem 118, associazioni di volontariato e organizzazioni umanitarie. Tutte le componenti del soccorso e dell'accoglienza sono state attivate secondo le procedure definite nel protocollo operativo sbarchi, nel cui ambito sono definiti gli aspetti organizzativi e logistici di dettaglio. I migranti sono stati sottoposti ad un primo screening sanitario pianificato direttamente in banchina da personale sanitario del Suem 118. Successivamente, su disposizione del Dipartimento per le Liberta' Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno, i migranti adulti sono stati condotti presso il locale Cara di Isola Capo Rizzuto per le procedure di identificazione e fotosegnalamento, mentre i minori non accompagnati sono stati affidati ai servizi sociali del comune di Crotone.
Il cargo Ezadeen con oltre 400 persone a bordo è stato smistato al porto di Corigliano Calabro perché a Crotone sono già ormeggiati altri due mercantili utilizzati per la stessa motivazione.