CROTONE Resta in carcere Maysoon Majidi, l'attivista curda iraniana arrestata dalla Guardia di finanza con l'accusa di essere la scafista di una imbarcazione che ha condotto in Italia 77 persone sbarcate in località Gabella il 31 dicembre 2023.
Flop questa mattina al sit-in contro le attività condotte dall'Eni sul promontorio lacinio nei pressi del "Cluster Linda". Sono stati circa una ventina i manifestanti che questa mattina hanno aderito alla protesta promossa dalle associazioni Arci Crotone aps, Associazione socioculturale Paideia e Italia Nostra sezione di Crotone.
Sit-in questa mattina dei lavoratori di Akrea, la società interamente partecipata dal comune di Crotone, per «contestare le proposte di contratti di solidarietà avanzate ad alcuni lavoratori da parte dell'azienda» e per «la crisi finanziaria che sta attraversando l’azienda, dovuta ai crediti che la società vanta nei confronti del comune di Crotone».
«Mo Basta! Liberiamoci dalla ndrangheta!». È l’appello lanciato dal comitato “Verità, democrazia e partecipazione” di Crotone a seguito delle 170 ordinanze di custodia cautelare eseguite nell’ambito dell’operazione “Stige” della Dda di Catanzaro che ha fatto luce su uno spaccato inquietante riguardante i rapporti tra politica, imprenditoria, società civile e ‘ndrangheta. «Dopo gli arresti di ieri – scrivono quelli del comitato –, il quadro democratico e civile del nostro territorio, che emerge dall'operazione Stige, ci obbliga ad aprire una riflessione. Come comitato di cittadini sentiamo il dovere di lanciare un appello alla mobilitazione generale per la rinascita democratica della nostra comunità. Da domani pomeriggio alle 18.30 saremo in assemblea permanente presso il circolo Arci "LeCentoCittà" (via esterna Spiaggia delle Forche, 21 - Crotone) per discutere sulle forme di mobilitazione da adottare fino al sit-in indetto per martedì 16 gennaio alle ore 11 in piazza della Resistenza a Crotone, per incontrare tutti quelli che vorranno condividere questa battaglia, per costruire l'antimafia sociale. Il momento è difficile per tutti e richiede uno slancio di generosità ed uno sforzo collettivo. La mafia, i colletti bianchi e le istituzioni colluse sono il nostro cappio al collo. Per questo chiediamo alla Crotone sana e democratica di mobilitarsi, scendere in piazza, discutere, costruire insieme un nuovo argine democratico alla barbarie della ‘ndrangheta e di tutta la società collusa».