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Martedì, 03 Ottobre 2023

CRONACA NEWS

Una colomba con un ramoscello d'ulivo che rappresenta l'Occidente e lo spicchio di luna per rappresentare l'Oriente, quale ponte di dialogo tra le due culture. È l'ultima creazione dall'Antica dolciaria De Nardo, azienda di Soriano Calabro (Vibo Valentia), per lanciare una campagna di sensibilizzazione sul delicato tema. L'aziende è presente in questi giorni sotto i portici di piazza Pitagora a Crotone per la festa mariana.

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In Camera di Commercio il tavolo istituzionale per lo sviluppo del territorio crotonese. Al via gli incontri tematici che puntano a coinvolgere gli amministratori locali, le associazioni di categoria e i portatori di interessi. La vicepresidente Noce: «È il tempo delle scelte giuste».

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«Una segnalazione è giunta - riferisce una nota - da parte di una iscritta ad una importante associazione di categoria datoriale per denunciare una inconsueta telefonata in cui l’interlocutore si è falsamente qualificato come addetto della Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia per carpire informazioni e dati sensibili».

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«Impensabile non riaprire subito i due musei archeologici di Crotone e il Museo Vito Capialbi di Vibo Valentia». È quanto dichiara la parlamentare crotonese del M5s Margherita Corrado, membro della commissione Cultura del Senato.

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La Regione Calabria, attraverso una circolare del dirigente generale del dipartimento tutela della Salute, Antonio Belcastro, ha disposto che il ricovero dei pazienti affetti da covid 19 in condizioni stabili provenienti da Crotone e Vibo Valentia avvenga nei reparti infettivi degli ospedali delle due città che sono stati potenziati con un aumento di posti letto.

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camera commercio2I consigli camerali di Crotone e Vibo revocano l'accorpamento volontario con Catanzaro e procedono autonomamente. «In continuità con le iniziative intraprese nelle scorse settimane - scrivono le Camere di commercio di Crotone e Vibo in una nota congiunta - finalizzate a garantire che l'accorpamento volontario tra gli Enti camerali di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia avvenga in coerenza con la rappresentanza territoriale, il consiglio della Camera di commercio di Crotone nella seduta di ieri, 11 maggio 2016, ed il consiglio della Camera di commercio di Vibo, nella seduta dello scorso 5 maggio, hanno deliberato la revoca del provvedimento di accorpamento volontario con la Camera di commercio di Catanzaro».


«Con i provvedimenti in questione - spiegano le due Cciaa - la creazione del nuovo ente camerale vedrà coinvolti dall'accorpamento solo gli enti di Crotone e Vibo Valentia e dovrà avvenire sulla base di un modello decentrato che, garantendo la permanenza delle due sedi sui rispettivi territori, assicuri la qualità delle prestazioni e la soddisfazione delle imprese delle singole province; il mantenimento in prossimità degli utenti di tutti i servizi e le funzioni – attuali e future – proprie degli enti camerali al fine di ridurre gli oneri potenziali per le imprese derivanti dall'allontanamento dei servizi che considerata la particolare morfologia regionale e le carenze croniche infrastrutturali, che rendono complessi anche gli spostamenti minori; la previsione di quote di rappresentanza nel Consiglio e nella Giunta non solo per settore economico ma anche per territorio per fare in modo che ci sia adeguata rappresentatività territoriale in un'ottica di perequazione dei fabbisogni di sviluppo».


Con il medesimo provvedimento gli Enti diffidano il commissario ad acta Maurizio Ferrara a sospendere immediatamente ogni sua attività considerato che il venire meno della volontà dei due enti di fatto fa decadere l'incarico. «L'azione di revoca e di costituzione della nuova Camera di Commercio di Crotone e Vibo Valentia – dichiarano i presidenti dei due enti alfio Pugliese e Michele Lico - si è resa necessaria proprio a seguito delle procedure di costituzione del nuovo consiglio della Camera di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia da parte del commissario ad acta Maurizio Ferrara, avviata e portata avanti disattendendo i criteri imprescindibili stabiliti dalle Camere di Commercio di Crotone e Vibo Valentia che subordinavano la volontà di accorpamento volontario ad una serie di condizioni, tra cui la rappresentanza territoriale (tra l'altro prevista anche dal legislatore nell'art.10 della Legge nr. 124/2015). Non si tratta quindi - spiegano - di un'azione contro gli accorpamenti, ma della manifestazione estrema di un disagio lungamente ignorato e rispetto al quale i due enti sono stati obbligati a reagire, scongiurando il pericolo di totale cancellazione delle due realtà e della prossimità istituzionale a territori e imprese che invece necessitano di immediati riferimenti di ascolto, di programmazione e di intervento».


«L'intento dei consigli camerali di Crotone e Vibo Valentia - conclude la nota - è quello di garantire che nella procedura di accorpamento tutti i territori abbiano pari dignità di tutela e rappresentanza, con un'azione vigile e responsabile a tutela degli interessi delle imprese e delle aspettative dei singoli territori che non devono assolutamente essere ulteriormente penalizzati, così come è necessario che nello specifico non venga disperso quanto di positivo e di efficace le Camere di Commercio di Crotone e Vibo Valentia hanno realizzato con segni evidenti e tangibili, positivi e costruttivi, sul territorio di riferimento.

 

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