Per ricordare le vittime del naufragio di Steccato di Cutro, a un anno dalla tragedia, la street artist Laika ha realizzato la sua nuova opera nelle stesse acque in cui sono affiorati i corpi di 94 persone, 35 dei quali minori, senza contare un numero imprecisato di dispersi. Si tratta di un'installazione galleggiante di 4 metri per 2, che ritrae un giovane migrante che lotta in mare per la sua vita: al centro dell'opera appare la scritta «Never again».
È stato chiuso il Centro di coordinamento ricerche che era stato istituito nella Prefettura di Crotone dopo il naufragio del barcone carico di migranti avvenuto il 26 febbraio scorso in località ''Steccato" di Cutro, nel Crotonese.
È stato recuperato questa mattina, a oltre 50 giorni dalla tragedia, il corpo della 94ma vittima del naufragio di Cutro avvenuto il 26 febbraio scorso. Si tratta del cadavere di un uomo adulto, in avanzato stato di decomposizione, avvistato sulla spiaggia di Praialonga da una donna che stava passeggiando sull'arenile.
Sale a 93 il bilancio del naufragio di Cutro. Nella notte, a quasi 40 giorni dalla tragedia, è stato trovato il corpo in avanzato stato di decomposizione di un uomo giovane, di età compresa tra i 20 ed i 25 anni.
Sulla piccola bara bianca è stata apposta la sigla KR16M0: Crotone, sedicesima vittima recuperata, maschio, 0 anni. Il bambino è stato identificato ma il corpo non è stato reclamato. E' quindi probabile che i familiari siano deceduti nel naufragio e non siano stati ancora recuperati.
Salgono a 90 le vittime del naufragio del barcone carico di migranti schiantatosi su una secca lo scorso 26 febbraio al largo di Steccato di Cutro. A ormai quasi un mese dal disastro, è stato recuperato dai sommozzatori della Guardia costiera il corpo senza vita di un uomo di circa trent'anni.