All'incontro, moderato da Laura Delli Colli, presidente del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici, hanno partecipato lo stesso Calopresti e il commissario straordinario della Fondazione Calabria film commission, Anton Giulio Grande.
Le riprese del film-documentario, sostenuto dalla Fondazione Calabria film commission nell'ambito del progetto "Calabria straordinaria", partiranno in Calabria all'inizio del prossimo mese di giugno. «I fatti di Cutro - ha detto Anton Giulio Grande - hanno commosso il mondo. Con il lavoro di Calopresti, regista di fama internazionale, si toccheranno i temi dell'accoglienza e degli approdi, quello che generosamente il popolo di Cutro e le istituzioni hanno messo in moto il 26 febbraio scorso. Mimmo Calopresti, documentarista di fama intemazionale, intende, da una parte, raccontare le azioni positive della popolazione di Cutro e delle istituzioni e, dall'altra, segnare il legame profondo esistente con episodi precedenti del cinema italiano, quelli delle ambientazioni pasoliniane nelle terre di Calabria. E segnatamente proprio a Cutro, dove Pasolini, nel 1964, girò “Il Vangelo secondo Matteo”».
Mimmo Calopresti ha sottolineato «l'importanza di non dimenticare. Solo così - ha aggiunto - riusciremo a dare un senso ad una tragedia come quella awenuta a Cutro. Lo scopo è di ricordare chi non c 'è più, raccontare le storie di chi si trovava su quel barcone che si è sbriciolato sulla spiaggia di Steccato di Cutro, parlare di tutta quella gente che si è data da fare per dare una mano ai superstiti e che si è mobilitata per giomi per ricostruire e recuperare i brandelli di vita che arrivavano dal quel mare che ha ululato per giorni e notti. Insomma, trovare un senso a quel che è successo facendo la sola cosa che so fare, raccontare». (ANSA)