per questo motivo erano chiamati anche argivi, sono la più antica e nobile stirpe ellenica, che precede gli eoli e gli ioni, nella colonizzazione delle genti pre-elleniche della Grecia arcaica. La storia degli achei è difficilmente separabile dal mito, Omero li chiamava anche danai (dalla figura mitica di Danao) ed assieme al termine achei si riferiva ai greci che hanno preso parte alla Guerra di Troia, che come sappiamo seppur probabilmente esistita realmente, non ha certezze storiche. Per quanto riguarda l'età storica sono considerati achei gli abitanti della Acaia Ftiotide (di Ftia nella Tessaglia meridionale) e nell'Acaia Egialea che era parte dell'antica regione detta Arcadia nel Peloponneso. Per molti storici gli Achei sarebbero le popolazioni del Peloponneso prima della invasione dorica del dodicesimo secolo a.C., per alcuni storici la frattura storica è precedente e intorno al sedicesimo secolo.
ACHEI NELLA MITOLOGIA. Gli Achei vengono consegnati al mito eterno con la Guerra di Troia, narrata principalmente nei poemi epici composti da Omero nel nono secolo a.C., nell'Iliade, troviamo l'eroismo degli avi di Kroton. La stirpe achea era così prestigiosa nella visione epica, che induceva molti (città dell'antica Grecia e regnanti) ad inventarsi discendenze achee. “Digli di armare in fretta gli Achei dal capo chiomato, perchè potrebbe prendere ora Troia dalle ampie strade, più non dissentono ora gli dei immortali che hanno in Olimpo dimora.” (Iliade, Canto II, verso 11-14, Omero) “Su dunque, col bando gli araldi riuniscano di nave in nave l'esercito degli Achei dalle bronzee corazze...” (Iliade, Canto II, verso 437-438, Omero) “Così le fitte schiere d'Achei dalle navi e le tende nella piana sciamavano dello Scamandro e la terra, sotto, orrendamente di piedi e di zoccoli rimbombava.” (Iliade, Canto II, verso 464-466, Omero) “Ora poi dirò ch'abitavano Argo Pelasga, quelli che ad Alo e Alope vivevano e a Trachine e quelli di Ftia e dell'Ellade, terra di belle donne, che Mirmidoni erano detti ed Elleni e Achei; delle cinquanta navi di questi Achille era a capo.” (Iliade, Canto II, verso 681-685, Omero)
Davide Pirillo