Arrivano… arrivano…
…e di gran fretta.
Oro nero per l’Occidente, in grazia di Dio!
Giungono dall’arroventato Oriente
vagano in sgangherati barconi stracolmi
di giovani, donne, vecchi e bambini.
Sono naufraghi della propria identità.
Cercano con ardore la libertà!
Fuggono dai morsi della fame.
Si sottraggono all’ingiustizia,
tormentati dell’opprimente sistema.
Non ne possono più!
Bramano pace e prosperità!
Sfidano le atroci avversità del mare
pur di fuggire dal luogo nativo,
divenuto insano e inospitale.
Muoiono nel mare del deserto
Periscono nelle acque del Mediterraneo.
Nonostante, gli esuli sono determinati,
corrono verso l’esodo della salvezza.
Per loro non c’è alternativa!
Inermi, immobili e privi di certezza
cadono sotto i colpi della sventura.
Il cammino della vita è sempre arduo
diventa beffa quando finisce
a pochi metri dell’agognata meta.
È ancora più triste e doloroso perire
in basse ed ingannevole acque.
Grande è l’angoscia,
ma non si spegne la speranza
all’alba la Luce ricompare
e i bambini tornano a sorridere.
Finalmente in Occidente trovano la felicità.
Karellik