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Lunedì, 07 Ottobre 2024

CULTURA E SPETTACOLI NEWS

CROTONE Il Mediterraneo e il suo intreccio culturale al centro della scena: è questo l'obiettivo della rassegna musicale "This must be the place: un teatro nel Mediterraneo" promossa da Parchi archeologici di Crotone e Sibari, nell'ambientazione magica del Parco archeologico nazionale di Capo Colonna e della Fortezza Le Castella.

 

Pubblicato in Cultura e spettacoli

peppe voltarelli interna2VIDEO - One man show. È questa, senza ombra di dubbio, la formula più calzante e non certo sbrigativa per tratteggiare con poche parole l'esibizione di Peppe Voltarelli avvenuta al Teatro della Maruca nella serata di ieri (in replica anche oggi a partire dalle 21.30). Un'ora e mezza di musica, poesia, cabaret e recitazione. Tutto concentrato in uno: in quel grandissimo artista che è diventato Peppe Voltarelli. La sua visione ironica della vita, il rapporto inscindibile con la Calabria e i calabresi, gli amori consumati, la carriera portata avanti con sacrifico e determinazione, fanno oggi di Peppe quell'artista a tutto tondo che incanta e diverte il pubblico. Che poi in questa Crotone e nel Teatro della Maruca abbia trovato il salotto buono per dare vita alle sue storie è stata la naturale conseguenza dei valori e delle idee che il cantautore calabrese sa veicolare, sia nei testi, che nelle musiche. Come quando racconta delle sfide epiche tra Kroton e Sibari ai tempi della Magna Graecia, stabilendo un rapporto del tutto attuale con l'identità e lo spirito di queste due popolazioni in cui si rintracciano ancora i fasti di quell'epoca meravigliosa che le ha rese protagoniste nel mondo antico. Ecco come si spiega, dunque, il rapporto empatico che Peppe Voltarelli ha saputo stabilire ieri col folto pubblico della Maruca, orgoglioso e soddisfatto al termine dell'esibizione di aver assistito a uno spettacolo del tutto inusuale da queste parti. Le musiche e i testi interpretati ieri dall'artista cosentino sono quelli del suo ultimo album 'Lamentarsi come ipotesi', in cui si segnalano le collaborazioni di Otello Profazio, Riccardo Tesi e Canzoniere Grecanico Salentino. E' questo, senza dubbio, il lavoro che meglio esprime la maturità artistica raggiunta da Voltarelli. Messa leggermente da parte la tarantella punk degli esordi, questa ultima fatica creativa riporta l'artista nella più tradizionale leva cantautoriale italiana. Si tratta di un disco che va ascoltato più volte per scorporare e metabolizzare tutti i sostrati musicali, semantici e poetici che esso contiene. Buon ascolto!

 

 

 

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