Operai morti in cantiere, assolti proprietari e dipendenti della Crotonscavi
La Corte d'appello di Catanzaro ha scagionato anche Gennaro Cosentino e Giuseppe Spina dall'accusa di omicidio colposo. Confermata la condanna per il progettista Sergio Dinale
CATANZARO La terza sezione penale della Corte d'Appello di Catanzaro ha decretato l’assoluzione dei proprietari e dei dipendenti di Crotonscavi per il triplice infortunio mortale a danno di tre operai che, nel 2018, stavano eseguendo i lavori di prolungamento del lungomare di Crotone.
Il Tribunale di Crotone aveva già assolto Massimo Villirillo, ma condannato Gennaro Cosentino (63 anni), Giuseppe Spina (50 anni) e il progettista Sergio Dinale (63 anni). La Corte d’Appello (Antonio Giglio presidente, Abigail Mellace e Paola Ciriaco a latere) ha oggi assolto anche Cosentino e Spina, difesi dall'avvocato Francesco Verri del Foro di Crotone, ma ha anche confermato la condanna del solo professionista veneto.
L'incidente sul lavoro avvenne il 5 aprile 2018 nel cantiere del prolungamento del lungomare di Crotone su viale Magna Graecia, in cui persero la vita tre operai: Chiriac Dragos Petru, di 35 anni romeno, Giuseppe Greco (51 anni, e Mario De Meco (56), entrambi di Capo Rizzuto.
Il giudice monocratico Assunta Palumbo, il 23 novembre 2023, condannò invece per omicidio colposo, a quattro anni di reclusione Gennaro Cosentino, di 61 anni, rappresentante legale dell'impresa Crotonscavi titolare dei lavori e Sergio Dinale (61), progettista dell'opera nonché direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza; e a tre anni di reclusione Giuseppe Spina (48), capocantiere della ditta.
Furono assolti in primo grado Massimo Villirillo (62 anni), dirigente e procuratore della società Crotonscavi, e Giuseppe Germinara (53 anni), all'epoca dei fatti dirigente del Comune di Crotone e rup del procedimento.
L'incidente avvenne mentre i tre operai erano intenti ad eseguire dei lavori preparatori di una palizzata che doveva sorreggere il nuovo lungomare. All'improvviso crollò il vecchio muro di sostegno che travolse i tre. Greco e Dragos morirono sul colpo, De Meco un mese dopo nell'ospedale di Catanzaro dove era stato trasferito subito dopo l'incidente.
Una sentenza civile del Tribunale di Crotone, emessa il 15 marzo di quest'anno, ha inoltre disposto un maxi risarcimento di circa 2,5 milioni di euro per i familiari delle vittime, condannando il Comune e l'impresa appaltatrice al pagamento

