(Foto: Paolo Pulvirenti) - È stato il solito Matteo Salvini che sul blocco dell'immigrazione, l'antieuropeismo spinto e le consuete frecciate all'indirizzo del governo Renzi, da Crotone, ha provato a lanciare la volata per il candidato a sindaco di centrodestra Ottavio Tesoriere che, nella sua coalizione, presenta la lista collegata al leader della Lega. Salvini è giunto oggi in Calabria per un tour elettorale in vista delle prossimi amministrative che lo ha portato a Lamezia, Crotone, Cassano e Rossano. In riva allo Ionio, la manifestazione elettorale è stata organizzata presso il Circolo Cacciatori subaquei. «Il problema dell’immigrazione - ha subito esordito Salvini - è a Crotone come a Milano, così come la legge Fornero è un disastro a Bologna come a Reggio. Noi vogliamo liberare le energie sane di questo Paese». Da qui il commento caustico sulla stagione degli sbarchi ormai entrata nel pieno anche sulle coste calabresi. «Oggi - ha annunciato alla platea il leader del Carroccio - ne stanno sbarcando altri 300 a Crotone [LEGGI ARTICOLO]: basta hanno rotto le palle, sono troppi, non ce la facciamo più!».
«Anche perché così - ha proseguito Salvini - si danneggiano i rifugiati veri. Chi scappa dalla guerra per davvero - ha tenuto a precisare - un leghista, lo accoglie; per le donne e i bambini che scappano dai tagliagole dell’Isis e dalle bombe, casa mia è casa loro». Quindi il nuovo affondo sulle dinamiche dell'immigrazione. «Il problema - ha commentato Salvini - è che di donne e bambini, in giro, ne vedo pochi. Vedo tanti ragazzi di 20’anni, belli, robusti, con le scarpe da tennis, la felpa, il cappellino, il telefonino e la cuffietta ad ascoltare musica tutto il giorno, a non far niente se va bene, o a far danno se va male!». Poi la "postilla": «Quindi accogliere chi scappa è dovere di un Paese civile, così com’è un dovere mettere su un aereo tutti e restanti e rispedirli a casa loro perché tutta l’Africa in Italia non ci sta, tutta l’Africa in Calabria non ci sta». Secondo Matteo salvini è un dato, quello sull'immigrazione, che si riflette anche sull'occupazione. «La Regione Calabria - ha ricordato il leader della Lega - è la prima in Europa per disoccupazione giovanile con picchi del 65%: il che vuol dire che 2 ragazzi su 3, magari laureati e diplomati, prendono e vanno, ma vanno a l’estero e neanche più a Milano. Se li perdiamo e in cambio ci riempiamo dei ventenni che sono sbarcati oggi a Crotone, non è un Paese che va lontano».
Salvini ha poi riassunto in pochi punti il programma della lista che porta il suo nome. «Le nostre - ha detto in proposito - non sono ricette magiche, ma pochi e fattibili punti: via la Legge Fornero che è un impegno che ho preso e che porterò fino in fondo, via gli studi di settore, una tassazione più normale e una discussione finalmente serie con l’Europa». Per Salvini c'è molta ipocrisia attorno a chi sostiene l'Europa. «Chi va contro corrente - ha commentato - chi va cioè contro il politicamente corretto, viene etichettato come folle ed estremista: noi diamo 16 miliardi all’Europa all'anno per riceverne in cambio 10 miliari. Se io pago l’iscrizione a un club - ha incalzato - che mi costa tanto e poi mi mettono le dita negli occhi, non vi viene il dubbio che sarebbe meglio allora stare soli?». «Passiamo anche da Crotone noi della Lega - ha concluso salvini -, lo facciamo perché ci crediamo. Non sono venuto in Calabria a fare vacanza: quella l’hanno fatto i politici che qui hanno governato per decenni».