«Considerato che - si legge nell'interrogazione - sin dall’inizio la Sacal ha manifestato scarso interesse per lo scalo crotonese, nonostante lo stesso abbia fatto registrare numeri sempre in crescita, malgrado i pochi voli operati, sempre al massimo della capacità degli aeromobili, con una media di passeggeri e coefficienti di riempimento per aeromobile superiori agli altri scali».
I due consiglieri invitano, in proposito, a raffrontare i dati di traffico dei mesi di giugno, luglio, agosto 2022 «perché emerga in maniera inoppugnabile che l’aeroporto di Crotone, con meno di un terzo dei movimenti rispetto a quelli di Reggio Calabria, ha avuto un numero di passeggeri pressoché identico».
«A riprova dello scarso interesse per lo scalo pitagorico - incalzano Afflitto e Tavernise -, è di questi giorni l’annuncio di un intervento epocale per la Calabria, con la presentazione del Cis “Volare” da 215,5 milioni di euro per gli scali calabresi, che saranno così suddivisi: Lamezia Terme 119,5 milioni, Reggio Calabria 60 milioni e, infine, Crotone con appena 36 milioni».
«Tenuto conto che – commentano i due consiglieri - la maggior parte delle somme del Cis destinate all’Aeroporto di Crotone, ovvero 20 milioni di euro, riguardano la realizzazione della base aerea della Protezione civile, che nulla ha a che vedere con lo sviluppo del traffico passeggeri dello scalo».
«Le altre opere che dovrebbero portare ad una svolta epocale dell’Aeroporto di Crotone, in realtà – sostengono i pentastellati -, sono già state annunciate più volte nel corso degli ultimi anni e riguardano prevalentemente interventi di messa in sicurezza del sedime aeroportuale, tra i quali, però, manca il collaudo e l’attivazione del sistema Ils, già installato da diversi anni e, a proposito del quale, nel mese di marzo scorso si è pronunciato il Tar Calabria con la sentenza numero 394 del 2022 che ha accertato l’illegittima occupazione d’urgenza dei suoli dove sono state installate parte delle apparecchiature, a causa della procedura mai completata con l’emanazione del decreto di esproprio da parte della precedente società di gestione dello scalo, “Società aeroporto Sant'Anna Spa”, poi fallita e con condanna della curatela della stessa alla restituzione del bene con riduzione in pristino dello stato dei luoghi».
«Preso atto - sottolineano Afflitto e Tavernise - la Regione Calabria, detentrice dell’intero capitale sociale di Sacal, nel mese di settembre scorso ha confermato l’impegno di stanziare 13 milioni di euro per finanziare gli oneri di servizio dall’Aeroporto di Reggio Calabria, a cui vanno ad aggiungersene altri 3 milioni di euro di fondi statali, senza aver fatto altrettanto per lo scalo crotonese che, è utile sottolineare, rappresenta l’unica infrastruttura al momento efficiente per togliere dall’isolamento l’intera fascia jonica calabrese e il suo entroterra, attesa la mancanza di collegamenti alternativi adeguati, rappresentati allo stato da una linea ferroviaria ad unico binario non ancora elettrificato e dalla Ss 106, strada di categoria C ad unica carreggiata, con un altissimo tasso di incidentalità, tanto da essersi guadagnata il sinistro appellativo di “Strada della morte”».
«I suddetti annunci sullo scalo reggino - chiosano Afflitto e Tavernise - avvengono in attesa dell’esito della Conferenza dei servizi per l’imposizione degli Oneri di servizio pubblico, che ha individuato in Roma l’unica rotta su cui operare e dove saranno destinati i 9 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2019 per la continuità territoriale, a cui sono da aggiungere ulteriori fondi Enac».
«La notizia delle ultime ore – riportano Afflitto e Tavernise - dell’avvio della nuova tratta Crotone/Treviso operata da Ryanair non lascia per niente soddisfatti, attesa l’improbabile sostenibilità di una simile destinazione, lontana dalle necessità dei cittadini dell’intera fascia jonica. Infatti, nell’individuazione delle nuove rotte da e per Crotone - auspicano i due - sarebbe necessaria una seria valutazione delle esigenze del territorio, che riconosca il diritto alla mobilità di tutti i cittadini calabresi e non faccia emergere differenza di trattamento».
Tutto ciò premesso e considerato, gli onorevoli Afflitto e Tavernise interrogano quindi il presidente della Giunta regionale per sapere: «quali siano le ragioni per le quali all’Aeroporto di Crotone vengano sempre destinate somme inferiori rispetto agli altri scali calabresi, nonostante le potenzialità dello stesso e la necessità di utilizzare l’infrastruttura per togliere dall’isolamento l’intera fascia jonica calabrese; «quali iniziative urgenti e necessarie intenda assumere per attivare il sistema Ils, il motivo per il
quale non sia stato inserito nelle opere da realizzare, quali iniziative siano state adottate a seguito della sentenza del Tar Calabria numero 394 del 2022 e se la stessa sia stata impugnata o transatta; «quali ragioni impediscano alla Regione Calabria di stanziare per l’Aeroporto di Crotone, così come ha fatto per quello di Reggio Calabria, ulteriori somme per sostenere i voli da e per Crotone»; e «quale sia lo stato della conferenza dei servizi per l’imposizione degli oneri di servizio pubblico per il volo Crotone/Roma».