Si tratta di Andrea Devona (Pd), Enrico Pedace e Fabiola Marrelli (Consenso), Antonio Manica, Alessia Le Rose e Fabio Manica (Forza Italia), Giuseppe Fiorino (Città futura), Salvo Riga e Carmen Giancotti (gruppo misto), Marisa Luana Cavallo (Popolo e identità), Andrea Tesoriere (Forza Azzurri), Fabrizio Meo (Crotone città libera), Danilo Arcuri e Antonio Megna (Crotone città di tutti), Anna Maria Cantafora (Fratelli d'Italia) ma anche da due consigliere comunali di maggioranza: Dalila Venneri (De Magistris presidente) e Giada Vrenna (ex Italia Viva).
«Visto il recente accordo tra la società Eni Spa e il Comune di Crotone», premettono i consiglieri firmatari della richiesta per motivare che «nell'accordo non viene esplicitato il mancato trasferimento dei rifiuti pericolosi così come previsto e stabilito nella conferenza dei servizi del 24 ottobre 2019».
Nel corso della conferenza stampa di fine anno tenuta nel mese di dicembre, infatti, il sindaco Voce ha annunciato che l'Eni ha presentato una richiesta di variante al Paur proprio in merito alle scorie della discarica Farina-Trappeto e, tra le ipotesi proposte, c'è quella di realizzare nel cuore del ex sito industriale una vasca di confinamento per rifiuti pericolisi da oltre 350mila tonnellate.
«Considerato che tra gli obblighi del sindaco - sottolineano i firmatari - ci sia la tutela della salute pubblica, i consiglieri comunali a questo punto, considerata soprattutto l'importanza della problematica dei rifiuti pericolosi nel panorama cittadino, chiedono di conoscere la posizione del sindaco a riguardo e le consequenziali determinazioni del consiglio comunale», concludono i consiglieri.