«I successivi tavoli tecnici – informa la nota – coordinati dal sottosegretario, hanno condotto alla decisione di mettere in sicurezza temporanea la parte di parco adiacente al Santuario di Capo Colonna, con lo stanziamento in somma urgenza di 300mila euro, da aggiungere ai 900mila già in fase di cantierizzazione. Anche la Regione Calabria ha integrato gli stanziamenti già previsti di 1.800.000 euro per la realizzazione della barriera soffolta, con l'aggiunta di 1.400.000 euro per la messa in opera della barriera radente a sostegno della falesia in frana del promontorio; ciò che preoccupa, però, è che tali interventi integrativi seguiranno un iter progettuale ordinario con tempi minimi previsti di circa 500 giorni per la realizzazione, un lasso di tempo che potrebbe essere fatale ed inficiare gli interventi di messa in sicurezza previsti dal Mibact, con effetti nefasti per tutto il sito archeologico».«Capo Colonna – prosegue la nota – è un bene dell'umanità e non può attendere un altro evento alluvionale che generi ulteriori danni al patrimonio archeologico e paesaggistico esistente, per cui, durante l'ultimo tavolo tecnico del 12 febbraio, a cui ha partecipato anche l'assessore regionale all'ambiente De Caprio, abbiamo più volte sollecitato il dirigente dei Lavori pubblici della Regione a rivedere la sua posizione e, compatibilmente con la complessità dell'opera, ad attivare, ai sensi dell'articolo 163 del Decreto legislativo 50, la somma urgenza quantomeno per i lavori indifferibili a sostegno e completamento della barriera radente prevista dal Mibact. Non possiamo sostituirci alla Regione per quanto di sua competenza ed attendiamo una risposta incisiva, auspicata dallo stesso assessore De Caprio».