Insomma ogni scusa è buona per accusarsi e impugnare l’ascia di guerra. Si duella da mesi e nei giorni scorsi c’è anche stato anche un confronto pubblico tra Voce e il segretario provinciale del Pd, Leo Barberio, nel corso del quale i due duellanti hanno sfruttato ogni occasione per darsele di santa ragione.
Dal canto suo Voce ha attribuito al Pd le responsabilità del mancato avvio della bonifica e Barberio lo ha invitato ad assumersi le responsabilità “dei suoi fallimenti”, in quanto dopo circa quattro anni di amministrazione attiva non ha lasciato traccia e continua a dare le responsabilità a chi non governa più la città da diversi anni.
Nei giorni successivi al dibattito, il Pd cittadino ha rivolto gravi accuse politiche all’amministrazione comunale. Nella nota stampa diffusa dal Pd cittadino si punta il dito contro il vicesindaco Sandro Cretella, definendolo “il sindaco”. In questa nota i dem scrivono che il vero sindaco, quello che prende le decisioni, non è Voce ma è Cretella.
Ieri una nuova puntata. Lo scontro di ieri è stato avviato nel corso della conferenza stampa convocata da Voce per illustrare i progetti sportivi finanziati con il Pnrr. Nel suo intervento il sindaco non si è limitato ad illustrare i progetti perché ha fatto anche riferimento alla vertenza dei lavoratori dell’Abramo. Ha parlato della manifestazione regionale dei lavoratori del gruppo, tenutasi a Catanzaro, della sua presenza fianco a fianco ai sindacati e dell’assenza del Pd alla manifestazione.
La risposta di Barberio è arrivata immediatamente: «Come sempre il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, utilizza il proprio tempo per trovare capri espiatori invece di risolvere i problemi. L’ultimo riguardo la vertenza della Abramo customer care sarebbe ridicola se la situazione non fosse così delicata. Invece di discutere con gli interlocutori istituzionali (regione e provincia) e con le compagnie interessate (Tim) utilizza come uno sciacallo le proteste dei lavoratori per attaccare le forze politiche avverse nel giorno di chiusura della campagna elettorale». Continuando, Barberio aggiunge: «Il sindaco guida la città dal 2020, Roberto Occhiuto e Sergio Ferrari guidano rispettivamente regione e provincia dal 2021. In questi quattro anni che cosa hanno fatto per evitare o risolvere i problemi dei lavoratori di Abramo?». «Assolutamente nulla», rispende a se stesso Barberio. «A differenza del sindaco Voce – scrive Barberio - ho preferito non essere presente a quella di Catanzaro per evitare di strumentalizzare la vicenda a pochi giorni dal voto». Concludendo, Barberio ripete le accuse ricorrenti nei confronti del sindaco: «Voce, invece di parlare sempre al passato, andasse a battere i pugni sui tavoli istituzionali con i suoi amici di Forza Italia invece di fare la solita squallida propaganda che copre le sue inefficienze come sindaco».
Il clima elettorale non aiuta, anzi contribuisce ad agitare le acque e rendere più difficili i rapporti. Non aiuta nemmeno il fatto che a Voce viene attribuito di avere stretto un patto elettorale con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e con il presidente della Provincia, Sergio Ferrari.