Il figliol prodigo. Un confronto che si è esaurito solo a tarda notte, con un patto politico rinnovato e accordi precisi per il rilancio di Crotone. Questa la sintesi del summit istituzionale riunito ieri a San Giovanni in Fiore (dove era in corso il congresso di circolo del Pd cittadino) tra il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, e una delegazione capeggiata dalla consigliera regionale di Cir, Flora Sculco, e dal sindaco di Crotone, Ugo Pugliese. La discussione è andata abbontamente oltre l'orario di cena, consumata in un ristorante della zona. I punti strategici dell’accordo, adesso, verranno resi noti nel corso di un convegno pubblico che verrà organizzato a Crotone entro novembre, cui ha già dato la propria adesione il governatore Oliverio e potrebbe inoltre arrivare la presenza del ministro all’Ambiente, Gian Luca Galletti, proprio per sugellare l’importanza dell’iniziativa. Senza ombra di dubbio sarà la bonifica dell’ex sito industriale uno dei temi centrali che verranno affrontati nel corso del convegno, ma, ad essa, si affiancheranno temi di non secondaria importanza come le infrastrutture, il progetto Antica Kroton e lo sviluppo più in generale. Nel corso del confronto, il sindaco Pugliese e l’onorevole Sculco hanno illustrato al governatore tutte le azioni strategiche messe in campo per risollevare sorti socio-economiche della città pitagorica e hanno inoltre chiesto il sostegno della Regione per metterne in campo delle altre. Il presidente della giunta, dalla sua, ha offerto massima disponibilità perché il tutto si realizzi, anche e soprattutto, attraverso il sostegno delle strutture della Regione e il supporto dell’indirizzo politico garantito dunque dal suo esecutivo. Di certo, interessa a entrambe le parti stringere un patto per il rilancio di Crotone perché l'accerchiamento attorno a chi governa è assai pressante da parte di cittadini e opinione pubblica, anche di livello nazionale, circa lo stallo e l'arretramento socio-economico della città pitagorica. Ma accanto a queste, che sono ragioni prettamente amministrative, e dietro questo riavvicinamento improvviso, molti ravvisano un patto di non belligeranza, una sorta di armistizio, in vista delle immininenti elezioni politiche. Non è certo un mistero il fatto che Oliverio è interessato a raccogliere quanto più voti possibili in Calabria e le oltre 9mila preferenze incassate dagli Sculco nel 2016 sono un'assicurazione più che mai sufficiente. Così come è ormai un segreto di pulcinella quello sottaciuto da "padre e figlia" dell'area politica che governa Crotone: insieme nutrono la naturale aspirazione a trovare un posto tra le liste che contano e che potrebbero staccare il biglietto di sola andata per i palazzi che contano a Roma. Ma queste sono al momento solo supposizioni... Dall'incontro di ieri a San Giovanni in Fiore, invece, l'unica certezza sugellata è stata quella di mettere un piano di rilancio per Crotone.