«Apprezzo infinitamente l’attenzione che Lei ha riservato al sottoscritto - scrive Zurlio - rispondendo a mezzo stampa ai rilievi espressi in una riflessione pubblica e ad alta voce. Nel tranquillizzarla che nessuna foga, volontà di apparire o strana “sindrome” ha mosso il mio intervento, ritengo vergognoso il Suo ridicolo quanto inutile attacco personale che, accostato a becere quanto offensive allusioni al Fascismo, la dice lunga sulla mancanza di adeguate argomentazioni circa la pertinenza delle criticità sollevate. Vede, Sindaco Voce, se solo avesse letto attentamente il mio comunicato stampa “anziché limitarsi a qualche sintesi”, avrebbe ben capito che nessuno ha mai contestato la legittimità dell’ordinanza, ma l’opportunità di emanare questa scelta restrittiva in virtù di altre soluzioni applicabili».
«Cosa succederebbe, ad esempio - chiede Zurlo -, se qualcuno acquistasse una lattina di birra in un bar a 301 metri dall’evento e tranquillamente si dirigesse sorseggiando allo stesso per poter godere dello spettacolo? Verrebbe forse sanzionato? Ritiene Piazzale Ultrà il luogo idoneo, vista la sua conformazione, l’assenza di vie di fuga e di accessi liberi per i mezzi di soccorso, ad ospitare eventi che prevedono un’ampia partecipazione di pubblico? Ritiene realmente di poter garantire la sicurezza pubblica senza un’opportunità delimitazione dell’area e la predisposizione di varchi presidiati da personale specializzato? Vede, Sindaco, lei sa bene che Fratelli d’Italia è e sarà sempre il partito che ha tra le sue priorità la sicurezza del cittadino come il fermo rispetto, laddove possibile, della libertà di ogni individuo».
«È mio volere inoltre sottolineare - prosegue il dirigente di Fdi -, che nulla nel precedente mio comunicato è stato inventato, infatti, ciò che si legge nella Sua ordinanza è testualmente: “Rilevato che, in occasione di tali manifestazioni, i numerosi avventori sono soliti acquistare bevande da consumare in strada, abbandonare Spesso i relativi contenitori di vetro e le lattine su area pubblica determinando L’incontrollata diffusione di materiali che deturpano il territorio, e il degrado”. Eh, se solo avesse letto bene l’ordinanza da lei emanata “anziché limitarsi a qualche sintesi!” Sindaco Voce, “exusatio non petita, accusatio manifesta” e lei con queste scuse non richieste non ha fatto altro che confermare che qualcosina le è sfuggito di mano».
«Constatando, con amarezza - conclude Zurlo -, che la colpa è sempre e solo della cittadinanza, siamo tutti fiduciosi che la medesima attenzione che ha mosso la sua risposta a questa “giovane leva” venga dedicata, con la medesima solerzia, alle tematiche che attanagliano la città ed alle tante risposte che i cittadini si aspettano in merito ad Antica Kroton, Congesi, Akrea, pulizia e disinfestazione, Bonifica e tanto, tanto altro».