I nomi della nuova segreteria sono 13: Gina Squillace (vice segretaria), Gaspare Cavaliere (vice segretario), Sergio Contarino (coordinatore della segreteria), Peppino Vallone (resp Enti Locali) Stefanizzi Antonella, Ierardi Vincenzo, Artese Nicola, Vulcano Domenico, Molè Roberta, Albi Giuseppe, Mastroianni Domenico, Giangotti Alessandro, Lorenzano Antonio.
Sono membri di diritto e invitati permanenti altri 5: Carla Girasole (Presidente PDKR), Gino Murgi (segr. Regionale), Francesco Benincasa (Resp. Organizzazione e tesoriere), Annagiulia Caiazza (Segr. Città Capoluogo), Davide Chiellino (Resp. GD).
«Il Partito democratico nazionale - prosegue Barberio - ha svolto un congresso per trovare una nuova via e una nuova organizzazione interna. È stata eletta la nuova segretaria nazionale che rappresenta una vera svolta nella concezione storica del Partito che io rappresento nel territorio. In Calabria abbiamo mantenuto l’impegno preso con i tesserati dando seguito all’elezione di Nicola Irto con una segreteria rappresentativa dei territori che darà voce a quella rigenerazione che il segretario regionale sta portando avanti da 18 mesi».
«Crotone e la sua provincia - spiega Barberio - non possono tirarsi indietro rispetto a un nuovo schema politico introdotto a tutti i livelli, così ho azzerato la segreteria provinciale ed ho avviato le interlocuzioni con dirigenti locali, provinciali e regionali. Dopo oltre due mesi di discussioni con tutto il Partito democratico, tutti hanno convenuto con me che oggi è il momento di dimostrare che questo Pd rigenerato e rinnovato rispetto al passato, con l’aiuto delle tante esperienze positive che nel partito democratico esistono, possiamo ritornare a essere punto di riferimento per il nostro territorio».
«Per questo la nuova segreteria larga e variegata - annuncia Barberio - conterrà tutte le forze sane e produttive che nel Pd convivono nel rispetto delle regole, cercando di essere più inclusivi possibili. L’obiettivo è mettere al centro la nostra comunità mettendo da parte i personalismi che nella nuova guida del Partito democratico non possono esistere».