«Da ieri abbiamo il nuovo presidente dell’ente Provincia di Crotone, ad Ugo Pugliese, già sindaco della città, vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, l’Ente che si accinge a rappresentare ne ha tanto bisogno». Così Raffaele Falbo segretario generale della Cgil di Crotone. «Le vicende – è scritto nel comunicato – che hanno caratterizzato la vita dell’ente intermedio negli ultimi anni, dalla gestione delle attività alla nota vicenda denominata “Stige”, non ci consentono più di perdere tempo con annunci e promesse ma ci impongono di recuperare il tempo perduto (laddove fosse ancora possibile) e di innescare quella marcia in più per portare quella amministrazione fuori dallo stallo in cui versa. I problemi da affrontare sono tanti, a cominciare dalla società in house “Gestione Servizi”, ma senza dimenticare le questioni economiche/finanziarie che gravano pesantemente sulla testa dei dipendenti e i tanti disagi che si vivono sull’intero territorio provinciale in termini di edilizia scolastica, di viabilità, di manutenzioni varie, ecc… Siamo certi che le interviste a caldo non debbano necessariamente rappresentare lo spirito e la volontà di partenza del nuovo presidente, certamente riteniamo sarebbe più utile affrontare le questioni, qualunque esse siano, nelle sedi opportune alla presenza delle forze intermedie. Ecco, rinnovando gli auguri ad Ugo Pugliese, riteniamo sia urgente ed indifferibile convocare immediatamente un incontro tra le parti per fare il punto della situazione e dare slancio nuovo alla vita della nostra Provincia».
«Ancora una volta si antepongono agli interessi dei cittadini della provincia, i giochi e le alchimie di un vecchio modo di fare politica, fatto di accordi che nulla hanno a che vedere con la risoluzione dei drammi che vive la nostra gente». Lo scrive il coordinatore provinciale di Art.1-Mdp Franco Parise. «L’ultimo esempio – prosegue la nota – viene dall’elezione che ha portato il sindaco Ugo Pugliese alla carica di presidente della Provincia di Crotone. La designazione di Pugliese a candidato unico si è realizzata senza alcun confronto programmatico con i sindaci e gli amministratori del comprensorio né tantomeno con i consiglieri della città capoluogo. Se confronto c’è stato, è avvenuto nel chiuso di qualche stanza e solo per chiudere qualche accordo di posizionamento nell’effimero esercizio di gestione di potere che alla luce dei risultati, ha accentuato ancora di più il distacco tra i problemi reali del territorio e le istituzioni. I numeri certificano in maniera inequivocabile tale situazione, sono appena 9 su 24 i sindaci che sono andati a votare, così come alle urne si sono recati 132 su 288 consiglieri comunali e ben 11 su 32 Consiglieri di Crotone hanno deciso di disertare le urne e probabilmente anche quelli che sono andati a votare lo avranno fatto solo nella vana speranza che, in questo gioco degli scacchi che è diventata la politica crotonese, possano un giorno passare dal ruolo di pedine a quello di alfieri. Siamo convinti che da queste elezioni è arrivato un segnale forte di cui gli artefici di queste strategie debbano necessariamente tenerne conto. Riteniamo che è venuto il momento di affrontare in maniera concreta i gravi problemi della nostra Provincia, a partire per esempio dalla Gestione servizi, viabilità, scuole, manutenzione, servizi agli utenti e tanto altro ancora che si traduce in autentico dramma per le persone che vivono in uno stato di precarietà che lede anche la dignità personale di ognuno di loro. Su questo avremmo voluto confrontarci e non sul mero posizionamento di bandierine. I protagonisti, interni ed esterni, di queste improvvide operazioni dai dubbi risultati dovrebbero avviare un’attenta riflessione. Noi saremo sempre dalla parte della nostra gente e dei nostri territori».