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Martedì, 03 Ottobre 2023

POLITICA NEWS

«La gioia di un ritorno a casa va sempre condivisa e qualche volta, come questa, anche spiegata». È quanto annuncia consigliera comunale di Crotone, Marisa Luana Cavallo, che ufficializza il suo rientro tra le fila della Lega Salvini con l'intenzione di riformare nelle assise cittadine il gruppo del Carroccio.

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«Noi credevamo… Era il 2018, anno delle ultime elezioni politiche, quando, a Crotone e provincia, balzò in primo piano la figura di Giancarlo Cerrelli». Inizia così la missiva attraverso cui 50 militanti della Lega Salvini di Crotone annunciano l’abbandono del partito.

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migranti coppia bambina«Non è corretto mistificare la realtà, come è avvenuto a cura di alcuni esponenti di associazioni del Terzo settore operanti a Crotone, che si occupano di accoglienza dei migranti. Nessun migrante, infatti, è stato espulso dall’Hub regionale per via del “decreto sicurezza Salvini». È quanto sostiene il segretario della Lega Salvini Premier di Crotone, Giancarlo Cerrelli. I fatti sono altri: «È accaduto – in esecuzione a una normativa antecedente all’entrata in vigore del decreto Salvini – che 24 migranti di nazionalità nigeriana (e non saranno i soli) dopo la permanenza per alcuni giorni nell’Hub regionale di Isola Capo Rizzuto per l’espletamento dell’istruttoria volta ad ottenere il permesso di soggiorno nel nostro Paese, una volta ottenutolo “per motivi umanitari” e non avendo motivo ulteriore di permanere all’interno dell’Hub Regionale, ai sensi della normativa previgente al decreto Salvini, sono stati invitati a lasciare la struttura del Sant’Anna. Chi ha diffuso ad arte la notizia con l’esclusivo intento di creare uno scoop ha omesso, però, di dire che i migranti usciti dall’Hub sapevano da tempo il giorno in cui sarebbe terminata la loro permanenza nella struttura, in quanto era terminato, per loro, l’iter volto a ottenere il permesso di soggiorno per motivi umanitari; una volta ottenuto il permesso, con o senza il decreto Salvini, questi migranti avrebbero dovuto in ogni caso lasciare l’Hub. Il decreto Salvini, dunque, non c’entra nulla, se non per il fatto che questi soggetti che hanno ottenuto il permesso di soggiorno ora devono trovarsi un lavoro per vivere e non potranno ricorrere ad un’accoglienza di secondo livello, in quanto non rientrano in quelle categorie che la legge prevede hanno diritto ad un’ulteriore protezione. È il caso di rilevare che prima del decreto Salvini era prevista, un’accoglienza di secondo livello anche ai migranti con permesso di soggiorno per motivi umanitari - categoria che prima del decreto Salvini era molto labile ed elastica e in cui rientravano i migranti che non avevano i requisiti per godere dello status di rifugiato – e ciò soprattutto per consentire ad alcune associazioni e cooperative, che sono parte di una filiera operanti nel terzo settore, per mezzo degli Sprar, di lucrare sul business dell’immigrazione. Si vedrà ora – conclude Cerrelli - chi ha veramente lo spirito del volontario e chi ha veramente a cuore la sorte dei migranti e chi, invece, usa i migranti per portare avanti una retorica da libro Cuore, per celare interessi sottesi».

 

 

 

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correggia sorgiovanni comune«Ci permettiamo di scrivere perché in città stanno avvenendo fatti incresciosi durante questa campagna elettorale, con particolare riferimento all’incontro avvenuto presso la chiesa di S. Chiara dal titolo “L’impegno politico dei cattolici”, alla presenza di don Giovanni Barbara». È la lettera che i consiglieri d’opposizione del Movimento cinquestelle, Ilario Sorgiovanni e Andrea Correggia, hanno rivolto al vescovo di Crotone-Santa Severina Domenico Graziani. «Magari – commentano i due consiglieri d’opposizione – l’intenzione era quella di parlare del coinvolgimento dei credenti nella vita politica, ma a nessuno è sfuggita la presenza del candidato della Lega Nord, che ha affermato l’opportunità che i cattolici sostengano la Lega dal momento che le altre forze politiche non rispettano, a suo dire, i principi della vita, della famiglia e della “libertà”! Questa iniziativa appare una chiara indicazione di voto, legittimata dalla Chiesa per la presenza di don Giovanni Barbera. E’ più che giusto che la Chiesa inviti alla partecipazione alla vita politica e suggerisca di appoggiare forze politiche che si ispirino ai principi della dottrina della Chiesa, quando ciò risulti veritiero e suffragato da prove ed argomentazioni ma, onestamente, il suo silenzio, in questa circostanza, potrebbe risultare colpevole davanti alla condotta scorretta di chi, come l’avvocato Cerrelli, si propone come candidato che vuole realizzare il “disegno di Dio”, come fosse un profeta, mentre in realtà è esponente della Lega Nord, una compagine di persone che da anni in Italia professa una politica di odio e disprezzo verso gli extracomunitari, scatenando un duro contrasto tra poveri, tra rifugiati nel nostro paese e famiglie italiane meno abbienti. E’ risaputo che la Lega Nord si ispiri a politiche fasciste contrarie alla nostra Costituzione, basti pensare ai suoi alleati nella coalizione come “Fratelli d’Italia”, partito che guarda al regime fascista con ammirazione. Che dire dell’altro alleato della Lega, Silvio Berlusconi, personaggio oramai famoso alle cronache per varie vicende giudiziarie? La cosa più spaventosa è che esistono sentenze secondo cui lo stesso avrebbe foraggiato Cosa nostra per un ventennio! Come è possibile che la Chiesa appoggi un candidato che dichiari di seguire “il progetto di Dio” a nome della Lega e della suddetta coalizione e lo faccia, soprattutto, all’interno di un luogo sacro, con il consenso del parroco e con un battage pubblicitario giunto persino nelle scuole? Crediamo che abbia fatto bene l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, a prendere le distanze dal leader della Lega Nord che in piazza Duomo, a Milano, ha usato in maniera strumentale la Bibbia per il suo comizio elettorale, perchè un cristiano non deve invocare il nome di Dio invano nemmeno in politica. Siamo semplici portavoce di fedeli che si sono sentiti smarriti e traditi, pertanto chiediamo un incisivo intervento da parte Sua, certi che vorrà porre rimedio a questa incresciosa, inopportuna ed imbarazzante situazione. Voglia accogliere il senso della nostra rispettosa osservazione. Buon operato pastorale!».

 

 

 

 

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cerrelli pubblicità elettorale«Il Movimento 5 stelle ancora una volta, e con violenza, cerca di intimidirmi, quale avversario politico, prospettandomi una persecuzione di tipo amministrativo». È la denuncia a mezzo stampa di Giancarlo Cerrelli candidato della Lega per il centrodestra alla Camera nel collegio uninominale di Crotone. «Lo ha fatto – rende noto Cerrelli – la candidata Elisabetta Barbuto, inoltrandomi una Pec nella quale [LEGGI ARTICOLO], citando precisi articoli di legge, mi diffida alla rimozione dei pannelli elettorali (banner) esposti al balcone del mio studio professionale in via Firenze a Crotone, che è ufficialmente sede legale della mia segreteria politica, nonché sede di partito, sulla base della delega all’apertura della stessa in città, da parte del segretario di partito “Lega Salvini Premier”, Domenico Furgiuele, datata 3 febbraio 2018. Ho presentato regolari comunicazioni relative a ubicazione segreteria e sede di partito agli uffici competenti. L’articolo della legge 212/1956, modificata dalla legge 24.04.1975 n° 13, art. 6, è stato oggetto di errata interpretazione da parte della candidata 5 stelle: infatti si legge “sono escluse dal divieto le insegne indicanti le sedi dei partiti”. E quella in via Firenze lo è. Detto ciò, mi spiace molto che l’avvocato Barbuto non abbia contezza reale delle leggi e dei permessi ai quali mi sono regolarmente attenuto. Parla di “pannelli pubblicitari mobili (cosiddette “Vele”)” che io non ho mai utilizzato. Provasse con prove concrete quanto afferma. Ciò che si vede, sono semplici banner affissi legalmente al balcone della sede di partito e segreteria. C’è malafede e disonestà nelle parole della Barbuto. Mi fa riflettere il fatto che una professionista che aspira ad entrare in Parlamento, utilizzi poveri mezzi per ostacolare la diffusione legittima della mia immagine. Questo conferma il giustizialismo del Movimento 5 stelle applicato senza fondamento in tante occasioni. Provano a fermarmi, sulla base del nulla. A fermare un professionista che si è candidato per costruire e non per protestare soltanto. Hanno iniziato con la persecuzione amministrativa per frenare la mia corsa verso la possibile vittoria. Se fare politica costruttiva significa aggrapparsi all’inutile, la risposta, il Movimento 5 stelle, la troverà da solo nelle urne. Non sono io a doverlo spiegare. Sulla nota stampa diffusa congiuntamente in data odierna da Elisabetta Barbuto e da Margherita Corrado, candidata al Senato, mi si accusa di quanto sopra detto, facendo riferimento anche alla manifestazione per l’aeroporto di Crotone. Da libero cittadino, senza cariche politiche, sono stato visibile ai più, ma non tutti hanno contezza di cosa io abbia fatto per Crotone e l’Italia. Per via della mia attività professionale e di studioso invitato in tutta Italia a tenere conferenze, ho subito sulla mia pelle i disagi del mancato trasporto aereo. Ciò che mi chiedo, invece è: Corrado e Barbuto dov’erano? Cosa hanno fatto loro e il M5s per la città di Crotone e per la riapertura dello scalo di Crotone? E i parlamentari calabresi del M5s, a Roma, quali azioni hanno compiuto in questi ultimi anni per l’aeroporto? Nulla! Questo è infatti ciò che conta Crotone per il M5s! Rilevo, inoltre, che le candidate Barbuto e Corrado, tacendo ci consentono di ritenere che la loro mancata adesione alla manifestazione a favore della riapertura dell’aeroporto di Crotone, svoltasi a Lamezia Terme, non sia stata autorizzata dai vertici del partito. Ciò vuol dire che è facile immaginare che neppure in futuro potranno prendere decisioni autonome per lo sviluppo di Crotone e del suo territorio, perché non godono di piena libertà, ma devono dar conto ai vertici del Movimento. Ciò che ancora falsamente mi attribuiscono è l’essere censore dei costumi e delle scelte altrui, e non è affatto vero. Da cattolico e giurista difendo la famiglia naturale, la vita dal concepimento alla morte naturale e la libertà di educazione. Invece di giudicarmi falsamente, guardino gli apprezzamenti che da crotonese ho ricevuto in tutta Italia per il servizio a favore dell’umano, con onestà cristallina e sacrificio. Dal canto loro i candidati del Movimento 5 stelle smettano, piuttosto, di fare i censori, e guardino invece la disonestà di molti loro parlamentari che hanno truffato il loro stesso partito e gli italiani che hanno creduto in loro. Per le minacce infondate e per la diffamazione a mezzo stampa da parte delle Candidate del Movimento 5 Stelle, mi riservo di tutelare la mia persona nelle sedi giudiziarie opportune».

 

 

 

 

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cerrelli stadio«Al di là di ogni pensiero, posizioni e polemiche sulle vicende che continuano a riguardare l'aeroporto di Crotone, la partecipazione alla manifestazione di venerdi' scorso a Lamezia, ha visto una presenza numericamente davvero non significativa di persone e rappresentanti istituzionali. Lo stesso comitato cittadino Aeroporto Crotone ha preso le distanze dall'iniziativa per ‘'evitare di essere strumentalizzati, a meno di un mese dalle elezioni’', si legge in una loro nota». Lo afferma Giancarlo Cerrelli candidato del centrodestra al collegio uninominale Camera di Crotone. «Stessa distanza e per le stesse ragioni - prosegue Cerrelli - hanno comunicato le candidate del M5s di Crotone per Camera e Senato. Come sappiamo, loro parlano di libere scelte, di democrazia assoluta al loro interno, di ampi margini di azione. La realta' amara, e' ben altra cosa. Nulla si muove se non autorizzato dai vertici regionali e nazionali. Devono consultarsi, prima di qualsiasi azione sul territorio. E questa la dice lunga sulla loro capacita' di mettersi davvero in relazione col territorio stesso, quando si manifesta l'urgenza. Quella parvenza di democrazia e vicinanza al popolo e' relegata a dichiarazioni sul candidate, da 'libere cittadine', cosa mai avrebbe potuto impedire l'espressione di un motivato scontento per la gestione aeroporto? Non trovo assolutamente giustificazione. Il Pd regionale, e quello crotonese, dal canto loro - aggiunge Cerrelli - hanno provveduto invece, direi con scientificita', a narcotizzare la popolazione crotonese. Hanno costruito in questi anni un disastro senza precedenti sul territorio, senza riuscire ad arginare un isolamento progressivo che oggi sembra non avere piu' soluzione».

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