Un materassino come altare in mezzo al mare, parroco e fedeli in acqua. Così don Mattia Bernasconi, vicario della pastorale per i giovani della parrocchia di San Luigi Gonzaga di Milano, ha celebrato messa in localita' Alfieri, una delle spiagge piu' belle del crotonese.
«Un altro anno senza nessuna notizia sulla sorte di Gabriele De Tursi, il giovane di Strongoli di cui non si sa più nulla dal 5 giugno 2013». È quanto scrive in un comunicato Antonio Tata, referente di “Libera” per Crotone.
«Ancora un anno trascorso senza nessuna novità sulla scomparsa di Gabriele De Tursi, il giovane di Strongoli di cui non si sa più nulla dal 5 giugno 2013». È quanto scrive Antonio Tata, referente di “Libera” Crotone.
Il coordinamento provinciale di Libera Crotone in collaborazione con "Italia Nostra - Crotone" e le associazioni della rete di "Libera Crotone", promuove la manifestazione "Ricordo dunque esisto" in memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e delle vittime di tutte le mafie.
"Lo sentiamo, sentiamo la sua voce graffiante. Lui continua a parlare, a gridare. Ma c'è bisogno di continuità, perché quello che conta è la memoria viva che si traduce ogni giorno in responsabilità". A dirlo don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, a Crotone per ricordare Domenico "Dodò" Gabriele, il bambino di 11 anni morto il 20 settembre del 2009 dopo essere stato ferito, il 25 giugno precedente, mentre giocava su un campo di calcetto in un agguato di mafia per il quale gli autori sono stati condannati all'ergastolo. Don Ciotti, presenti i genitori di Dodò, Giovanni e Francesca, ha celebrato messa nella Cattedrale di Crotone. Il sacerdote ha detto che il sacrificio di Dodò "non è stato vano, ma ha permesso di trasformare la paura in coraggio, il dolore immenso in responsabilità e impegno. La responsabilità deve essere di tutti noi, serve risvegliare le coscienze ed avviare una rivoluzione culturale, sociale, che metta al centro i diritti umani, le politiche per i giovani, le famiglie".
Due furti sono avvenuti in pochi giorni in un immobile confiscato alla criminalita' organizzata e destinato dalla cooperativa ''Terre joniche-Libera terra'', che ne e' assegnataria, ad attivita' sociali. Assegnato nel 2013, il fabbricato, situato in localita' Cepa Isola di Capo Rizzuto (Kr), ha ospitato concerti, le feste della semina dedicate al biologico, eventi sportivi oltre che visite settimanali di numerose scuole. Il primo furto e' avvenuto martedi' 13 novembre e ha riguardato il furto di circa 100 paletti in legno che reggevano la rete metallica a recinzione del bene confiscato sito in localita' Cepa, facendo rimanere incustodito il fabbricato per un tratto di circa 200 metri.
Dopo circa una settimana altro furto: il 19 novembre e' stato rubato il cancello d' ingresso della lunghezza di circa 8 metri con aste di legno, gia' oggetto nel passato di atti vandalici e riparate, e ferro. La cooperativa Terra Joniche per entrambi i casi ha sporto denuncia con relativo sopralluogo dei carabinieri di Isola Capo Rizzuto. Il bene, in passato, e' stato piu' volte vandalizzato: sono state trafugate le ante delle finestre, i fili della corrente, gli arredi e i sanitari; e' stata distrutta una serra per la coltivazione di piante ornamentali e la casetta di legno utilizzata come aula didattica, il tutto puntualmente denunciato alle forze dell'ordine.
"Due furti in pochi giorni che provocano disorientamento e fatica. Atti che ci preoccupano - commenta in una nota Libera - ma non ci fermano: a questi continui gesti vili rispondiamo ancora una volta con il potere dei segni dell'impegno e della corresponsabilita'. Tali tentativi non hanno fermato in passato ne' fermeranno la scelta e la determinazione di Libera e della sua rete nell'opera di restituzione alla collettivita' in Calabria come in tante altre parti del Paese, di quanto le mafie hanno sottratto con la violenza e la minaccia. Tuttavia, al di la' delle loro intenzioni, questi continui gesti vili sono un buon segno. Sono la riprova - scrive Libera - del positivo che in Calabria stiamo cercando di costruire anche grazie alla preziosa opera di magistratura e forze dell'ordine, dell'associazionismo, del mondo cattolico e di molte amministrazioni attente".