CROTONE Lo scorso 4 aprile, informa una nota, si è costituito il comitato “Fuori i veleni, Crotone vuole vivere’’. Il comitato si dice «aperto a tutti i cittadini per difendere la salute dei crotonesi e tutelare il nostro territorio».
CROTONE «Dove vai? Prendo pesci...». È la replica che l'ex presidente della giunta regionale calabrese, Gerardo Mario Oliverio, indirizza al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, in merito ai contenuti di un post pubblicato sul social dal primo cittadino.
CROTONE «Nella diretta di “Amare Crotone”, del 25 marzo scorso, Mario Oliverio - informa una nota dell'ex presidente della Regione Calabria -, in merito alla bonifica ed in particolare modo alla variazione del Pob fase 2 proposta da Eni e alle allusioni fatte dal sindaco Voce in sede di Consiglio comunale riguardo la mancata integrazione del "fattore di pressione localizzativo" al Piano regionale dei rifiuti», chiarisce che «il Paur è stato approvato nel 2019 quando Oliverio era presidente» e che «ciò è avvenuto dopo 3 anni di confronto serrato e aspro con Eni».
Costituito il coordinamento regionale per rilanciare il Partito democratico. Della provincia di Crotone ne fanno parte Sergio Arena, Carolina Girasole e Franco Iacucci.
In merito alla direzione provinciale del Pd di Crotone, svoltasi ieri sera nella federazione di via Panella, l’ex parlamentare Marilina Intrieri commenta:
«Brutta riunione nella quale il dibattito ha avuto un’unica direzione: il sostegno all’indecente, esasperata richiesta di Mario Oliverio a ricandidarsi per il Pd alla guida della Regione contro la decisione assunta, da molti mesi, dalla segreteria nazionale alla luce delle gravi accuse nei suoi confronti per reati che avrebbe compiuto durante il suo mandato di amministratore regionale».
«Il dibattito – spiega Intrieri – ha registrato una sola posizione contraria alla ricandidatura di Oliverio: la mia, in linea con la posizione del segretario nazionale. Analogo esito ha avuto la votazione del documento approvato col solo mio voto contrario, un documento il cui periodare ha svelato, per lo meno a me, una ben nota, riconoscibile manina. Che tristezza, quando la gestione della cosa pubblica è piegata anche a fini di controllo interno dei partiti allora gli spazi deputati alla libera discussione democratica rischiano di assomigliare ad altri luoghi antidemocratici».
«Durante la votazione pro e contro Oliverio – riferisce Intrieri – nel partito di Crotone scorgevo dietro moltissimi voti la reale motivazione... e i pericoli e le insidie dell’ulteriore strappo alle regole democratiche: non libero voto, non manifestazione corale e spontanea da parte dei più. L’ostinata resistenza di Oliverio, che non ha avvertito l’esigenza di dimettersi all’atto delle molteplici richieste di rinvio a giudizio per reati contro la Pubblica amministrazione, non gli porterà’ nulla di buono. Molto più saggia la sua collega umbra che si difenderà nel processo. Davvero velleitario pensare che un grande partito possa riproporre chi deve stare ben lontano dai luoghi pubblici nei quali, secondo il pm, avrebbe commesso i fatti, ma poi perché questa ostinazione di Oliverio?», conclude Intrieri.
La crisi della maggioranza al Comune di Crotone non è un’invenzione giornalistica. Coloro che dicono il contrario mentono sapendo di mentire. Sono tanti i fatti che confermano la situazione critica di una maggioranza che ha perso la tramontana da più di un anno. Prima di tutto ci sono le sedute dei consigli comunali dove la maggioranza uscita dalle urne di tre anni fa non ha i numeri per approvare, in prima convocazione, i punti all’ordine del giorno. Ci sono stati e continuano ad esserci, quando ce ne è bisogno, il soccorso con la pratica della respirazione bocca a bocca, dei consiglieri del Partito democratico. Non sono pochi i punti approvati in consiglio comunale con il voto favorevole di qualche rappresentante del Pd. Probabilmente è stato dimenticato quello che ha detto il leader della “Prossima Crotone”, Enzo Sculco, quando si è proceduto al primo rimpasto della giunta comunale guidata da Ugo Pugliese. Il leader avrebbe voluto smantellare l’intera Giunta, accusandola di evidente incapacità ad amministrare. Pugliese, che spesso mostra i muscoli per ribadire chi comanda, si è opposto ad un azzeramento del suo esecutivo. Anche altre volte il sindaco ha gonfiato il petto e Sculco, per non rompere il giocattolo, ha dovuto fare un passettino indietro. Tra Sculco e Pugliese c’è anche stato uno scambio di colpi bassi sulla stampa. La “Prossima Crotone” ha realizzato alla Provincia un accordo elettorale per eleggere gli organismi. Comune e Provincia, da quando è entrata in funzione la sciagurata riforma Del Rio, sono un’unica cosa, perché i rappresentanti del Comune di Crotone, con piccole alleanze territoriali possono eleggere chi vogliono. E’ successo quando è stato eletto Pugliese. L’accordo alla Provincia è anche una dimostrazione della perduta compattezza della maggioranza al Comune di Crotone. In verità anche l’accordo tra Sculco e Mario Oliverio ha avuto un ruolo determinante per la Provincia. Questo, però, conferma il dialogo che c’era con il Pd. C’era perché a quanto pare il Pd sta per scaricare Oliverio, che ha annunciato di volersi ricandidare alla guida della Regione con liste civiche. Probabilmente alle orecchie del governatore sono arrivate le notizie del programma che il nuovo segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, ha per la Calabria. In questo programma potrebbe non esserci più spazio per una candidatura di Oliverio. Da Roma arrivano notizie anche sul futuro del partito calabrese e queste notizie non sono positive per il governatore. Nei prossimi giorni l’intero partito calabrese potrebbe essere totalmente rinnovato. Si potrebbe mettere mano anche all’organizzazione territoriale. E’ in arrivo un terremoto di magnitudo catastrofica. Anche a Crotone potrebbero arrivare notizie nuove per i consiglieri e i dirigenti che pensano all’accordo organico con la “Prossima Crotone” per una entrata nella maggioranza e, quindi, nella giunta di Pugliese. Tornando alla situazione nella maggioranza c’è da dire che, nell’ultima seduta del consiglio comunale, sono emerse tutte le problematicità: il presidente del Consiglio comunale, Serafino Mauro, ha puntato il dito contro gli assenteisti che mettono in difficoltà il governo cittadino; il consigliere più votato alle elezioni, Enrico Pedace, ha chiesto di incominciare a guardarsi intorno per trovare nuova linfa alla maggioranza latitante; il consigliere Pisano Pagliaroli ha dichiarato che non avrebbe mai condiviso una maggioranza con il Pd. Non abbiamo nemmeno dimenticato l’ultima uscita di Sculco e la controreplica di Pugliese. Sono i fatti a dire che l’attuale maggioranza ha al suo interno una situazione di crisi, che va aggiustata. Mettendo in Giunta nuova linfa, dopo essersi guardato intorno? Con il Pd bisogna fare presto altrimenti si rischia di trovare la porta di via Panella chiusa per i rappresentanti della “Prossima Crotone”. L’altra via potrebbe essere quella del civismo: consiglieri comunali che intendono seguire Oliverio nella nuova avventura.