«Questa Amministrazione comunale di Crotone non finisce mai di stupire, anche martedì scorso un altro pastrocchio». È quanto scrive in una nota Antonio Bevilacqua, già presidente del Cda di Akrea.

Da opposizione intransigente a salvatore della maggioranza. Senza la presenza in aula del consigliere di “opposizione” Antonio Megna l’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Voce avrebbe subito uno smacco, che avrebbe potuto determinare una crisi difficile da risanare, perché i lavoratori dell’Akrea, trovandosi davanti l’ipotesi di fallimento della loro Azienda, avrebbero fatto sentire la loro voce, come hanno fatto nel passato con altri sindaci.

Passa a maggioranza (14 voti favorevoli e 3 astensioni), ma anche e soprattutto grazie alla “longa manus” dell'opposizione, il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio all'Akrea Spa per i costi di selezione e recupero della raccolta differenziata nell'anno 2022 (pari a circa 700mila euro).

«Martedì il  Consiglio comunale dovrà deliberare  sui circa 700.000,00 euro di pagamento come debito fuori bilancio ad Akrea (per essersi accollati nel 2021 e 2022 i costi degli impianti di trattamento e di smaltimento quando questi erano a carico del Comune di Crotone)». È quanto scrive in una nota l'ex presidente di Akrea, Antonio Bevilacqua.

Il Comune di Crotone e Akrea Spa sono stati citati in giudizio dal Tribunale di Crotone (Sezione Lavoro), con udienza fissata al 7 marzo 2024, a seguito del ricorso presentato dall'ex presidente del Cda della società in-house, Gianluca Giglio.

«Parere favorevole» al riconoscimento del debito fuori bilancio; «parere favorevole» circa il mantenimento degli equilibri di bilancio; ma «parere sfarevole» in ordine al «mancato rispetto» nonché «all'assenza» delle corrette procedure inerenti l'affidamento dei servizi alla società Akrea Spa.