E' stato sottoscritto, questa mattina, presso la sede dell'Ufficio locale di esecuzione penale esterna (Ulepe) nella Casa circondariale di Crotone la convenzione tra la struttura e il Comune pitagorico finalizzata al sostegno ed al reinserimento di persone in esecuzione penale. La convenzione è stata sottoscritta dal sindaco Ugo Pugliese e dalla direttrice dell’ufficio Franceschina Squillace. Il protocollo ha lo scopo di promuovere azioni concordi di sensibilizzazione nei confronti della comunità locale rispetto al sostegno ed al reinserimento di persone in esecuzione penale, promuovere la conoscenza e lo sviluppo di attività riparative a favore della collettività, favorire la costituzione di una rete di risorse che accolga i soggetti ammessi a misura alternativa, alla sospensione del procedimento con messa alla prova che hanno aderito ad un progetto riparativo e soggetti in esecuzione intramuraria meritevoli di benefici. Una collaborazione sinergica per sensibilizzare la comunità in cui saranno inseriti i soggetti che parteciperanno al progetto. L'Ulepe si impegna a segnalare al Comune i nominativi dei soggetti in misura alternativa o messa in prova che aderiranno alla proposta di svolgere attività a favore della collettività ed il Comune ad individuare all'interno delle proprie strutture operative idonei ambiti di impiego per lo svolgimento di attività di riparazione da parte di persone in esecuzione di pena e/o ammesse alla sospensione del procedimento con messa alla prova. "Sono particolarmente soddisfatto di aver sottoscritto questo accordo perché ritengo che prima di ogni cosa venga la dignità della persona. A tutti va offerta una seconda possibilità e trovo meritoria la volontà di rendersi ancora utili a se stessi ed alla collettività" ha detto il sindaco Ugo Pugliese.
«Finalmente lunedì 20 novembre, presso il dipartimento Sanita' della giunta regionale, sara' firmata la convenzione per l'istituzione della Casa della salute del distretto sanitario di Mesoraca». Lo rende noto la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco. «Un risultato - commenta la consigliera di Cir - che ha richiesto anni di lavoro e impegno da parte di tutti e che, ora, grazie all'ottimo lavoro di squadra che si e' messo in campo e all'intervento risolutivo del presidente Mario Oliverio, smette di essere un progetto per diventare una straordinaria opportunita' per l'intero comprensorio della parte occidentale della provincia di Crotone. C'e' voluto un tempo incredibilmente lungo - prosegue Sculco - per giungere all'istituzione di un presidio sanitario che oltre a Mesoraca, citta' di 6.500 abitanti e dal ricco patrimonio storico, include altre e importanti realta'. Decisamente per realizzare questo presidio sanitario, sarebbe stata necessaria una maggiore rapidita', soprattutto in presenza di una struttura chiamata ad offrire un servizio essenziale per garantire il diritto alla salute dei cittadini. Tuttavia, il momento conclusivo e' arrivato e possiamo ritenerci soddisfatti. Ora - sostiene ancora la cosigliera regionale - avendo rimosso ogni farraginosita', si passi rapidamente alla fase della realizzazione. Da parte nostra e da parte del sindaco di Mesoraca Armando Foresta che, con straordinaria diligenza, passo dopo passo, e senza mai tralasciare nulla, ha seguito tutto l'iter burocratico, si continuera', con la stessa attenzione e determinazione, a monitorare la fase di concreta attuazione. La politica ai cittadini deve saper dare atti e fatti concreti e questo risultato ci dice che siamo sulla strada giusta».
Una nota del Comune informa che «si è svolto oggi l'incontro programmato tra la delegazione dell'esecutivo comunale, guidata dal sindaco Ugo Pugliese, accompagnato dagli assessori Sabrina Gentile e Salvatore De Luca, ed i vertici dell'Eni Spa. Nella storica sede romana della multinazionale all'Eur, il sindaco e i suoi assessori hanno incontrato il vicepresidente della direzione Affari istituzionali, rapporto Enti locali, Francesco Manna e il responsabile dei titoli minerari Marco Mileti. Il primo argomento di confronto – riferisce la nota – è stato quello della verifica delle proposte trasmesse da Eni per la Convenzione destinata a regolare i rapporti tra la società petrolifera e la città di Crotone e per il disciplinare finalizzato alla costituzione ed al funzionamento del Comitato tecnico-scientifico che è destinato a nascere a Crotone ed a stabilire li la sede delle sue attività di verifica della compatibilità ambientale delle attività di Eni. Il percorso per la sottoscrizione di precisi accordi contrattuali tra il Comune ed Eni è infatti ripartito di slancio dopo che le parti si erano confrontate a lungo sulle bozze negoziali. Eni ha dichiarato di aver formalizzato il rapporto con l'Università della Calabria e con il dipartimento del professor Critelli per integrare il lavoro di rilevamento e studio dei dati sulla microsismicità e la subsidenza (il rilevamento è in atto da anni anche in assenza del contributo del Comune di Crotone che aveva di fatto abdicato a qualsiasi ruolo in tal senso) e condiviso il progetto di far nascere un Comitato tecnico-scientifico nel quale saranno presenti risorse professionali crotonesi che svolgeranno una funzione paritetica. Si è deciso che l'investimento - finora già ingente - a carico esclusivo di Eni sarà incrementato in misura esponenziale (il riferimento per ora indicativo supera un milione di euro all'anno) e sarà garantito per tutta la durata del termine di permanenza dell'attività industriale sul territorio. Il Comune adesso ha l'impegno di far predisporre le scritture contrattuali, per scegliere la sede sul territorio e programmare le attività e le specifiche ricadute in termini di supporto scientifico, tecnologico, didattico e formativo. Entro la fine di ottobre si è previsto di sottoscrivere i primi accordi formali, di presentare alla città il progetto e di avviare le attività. L'Amministrazione ha quindi colto il suo primo risultato operativo in vista dell'ambizioso obiettivo di concretizzare una relazione stabile e proficua con Eni che permetta alla città ed ai cittadini di ricevere il dovuto corrispettivo per gli anni di sfruttamento finora solo subito e per un futuro da ora in poi consapevolmente condiviso. Entro la fine di ottobre il tavolo si riunirà di nuovo in veste istituzionale a Crotone per rendere pubblico il primo accordo formale di questa nuova fase».
ROMA - E' stata firmata oggi tra l'Enac e la societa' Sacal la convenzione di gestione totale di durata trentennale dell'Aeroporto di Crotone. Lo si legge in una nota dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, in cui si precisa che Sacal era risultata aggiudicataria di entrambi i lotti relativi alla gara ad evidenza pubblica bandita dall'Enac per l'affidamento della concessione della gestione totale degli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone. La convenzione e' stata firmata dal Direttore Generale dell'Ente, Alessio Quaranta, e dal presidente di Sacal, Arturo De Felice. La convenzione, che specifica tutti gli oneri e gli obblighi che Sacal si assume per la gestione dello scalo di Crotone - si legge nella nota -, e' un adempimento propedeutico per il rilascio della concessione trentennale da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del ministero dell'Economia e delle finanze, che avverra' attraverso l'emanazione di un apposito decreto interministeriale.
Per coadiuvare il Commissario straordinario Elisabetta Belli nell’opera di accelerazione degli interventi di bonifica nel Sin di Crotone e garantirle un supporto tecnico-scientifico efficace, anche per evitare eventuali rallentamenti burocratici prima dell’avvio dei lavori, è stata siglata una convenzione con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal). A firmare la convenzione la dottoressa Belli e l’avvocato Maria Francesca Gatto, commissario dell’Arpacal. Come previsto dal decreto di nomina del 28 giugno 2016, il Commissario straordinario può avvalersi per la realizzazione degli interventi anche dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria. Come si legge nella convenzione (che ha una durata di 14 mesi con un’eventuale proroga in caso di rinnovo del mandato della dottoressa Belli), il supporto specialistico dell’Arpacal si inserirà nelle attività che, oltre alla riparazione del danno ambientale, rientrano nelle competenze del Commissario: bonifica dell’area archeologica, per la parte non compresa nella competenza del Ministero dei beni culturali; progettazione e realizzazione della messa in sicurezza permanente della discarica pubblica di Tufolo-Farina; caratterizzazione, progettazione e realizzazione degli interventi di messa in sicurezza permanente/bonifica delle aree interessate dalla presenza di conglomerato idraulico catalizzato (C.I.C.) ricadenti nel perimetro del Sin; caratterizzazione dell’area ex Fosfotec; bonifica delle acque di falda nell’area dell’azienda “Kroton Gres 2000”, da realizzare in sostituzione e in danno del soggetto responsabile inadempiente; caratterizzazione dell’area marino-costiera (area 1–antistante ex Pertusola sud; area 2; area portuale); tutte le attività e le azioni volte a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel Sin di Crotone. «Il supporto di Arpacal – osserva il Commissario straordinario Belli – è prezioso per garantire la più rapida e controllata realizzazione degli interventi di bonifica sul territorio crotonese. Le attività richiederanno la massima sinergia sia con gli enti locali, sia con i soggetti privati coinvolti e dunque in primo luogo con Syndial. La collaborazione consente il potenziamento degli strumenti tecnici, anche con l’obiettivo di aumentare il grado di sicurezza dei cittadini e tutelare l’ambiente e la salute. Si inizierà con piani di indagine integrativi delle acque di falda, del suolo e dell’aria e con il costante monitoraggio dei lavori da parte di Arpacal, al dichiarato fine di prevenire e ridurre gli ostacoli che di norma si verificano in itinere. Grazie alle attività dell’Arpacal, che non sostituiscono ma completano quelle di competenza istituzionale dell’agenzia, sarà possibile per la struttura commissariale garantire un’attenta e sistematica azione di presidio e di accompagnamento del processo di attuazione degli interventi». «E’ il consolidamento di un trend positivo per la nostra agenzia – dichiara il Commissario Arpacal Maria Francesca Gatto – perché conferma come le nostre attività tecnico-scientifiche abbiano la credibilità e autorevolezza necessaria, riconosciuta anche in sede ministeriale, per svolgere un compito così delicato come quello della bonifica a Crotone». Proprio per verificare la portata di questa attività, che si affiancherà in parallelo ai consueti compiti istituzionali, il Commissario dell’Arpacal ha voluto anche fare un sopralluogo su tutti i siti dove i tecnici dell’Agenzia saranno impegnati prossimamente. Accompagnata dalla dottoressa Silvana Naccarato e dai tecnici Arpacal del dipartimento di Crotone (Rosario Aloisio, diretto del dipartimento ff, e Serafina Oliverio, responsabile servizio Aria) ha visitato le diverse aree interessate dalla convenzione, tra cui la discarica “Farina - Trappeto” fronte mare (ex Fosfotec), conosciuta come “la passeggiata dell’amore”, recentemente dissequestrata. Il Commissario dell’Arpacal, inoltre, ha voluto incontrare il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Crotone, Giuseppe Capoccia, che recentemente ha spronato i diversi attori locali a giungere a una soluzione condivisa sul progetto di bonifica presentato da Syndial a fine marzo. Il dottor Capoccia ha manifestato il suo compiacimento per la convenzione tra Arpacal e il Commissario straordinario Belli, che determinerà una gran mole di lavoro e di ricadute positive per il territorio. Il Commissario Gatto, inoltre, ha incontrato il prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo, al quale è stata illustrata la portata della convenzione. «Sarà un lavoro lungo e delicato – afferma il Commissario Gatto – ma abbiamo l’esperienza per dare il nostro supporto al Commissario Belli, e la cosa ci inorgoglisce non poco».
Sottoscritta questa mattina nella sala consiliare del Comune di Crotone, dai sindaci dei Comuni della provincia, la convenzione dell'Ato 3 (Ambito territoriale ottimale) per l'esercizio in forma associata, ai sensi dell'art. 4 della L.R. 11 agosto 2014 n. 14, delle funzioni di organizzazione del servizio di gestione anche integrata dei rifiuti. In pratica l'adesione dei Comuni all'Ato provinciale determina l'esercizio associato delle funzioni di organizzazione del servizio dei rifiuti da parte dei comuni. La Comunità d'ambito svolge la propria attività tenendo conto degli indirizzi dettati dalla Regione per finalità di coordinamento, nel rispetto delle disposizioni di cui alla legge n. 14/2014. Inoltre, la Comunità d'ambito svolge, autonomamente o su richiesta, un'azione consultiva nei confronti della Regione e degli altri enti locali e collabora con le eventuali autorità o organismi nazionali e regionali di settore. Con la costituzione in Ato i Comuni intendono attivare per il servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati lo svolgimento associato delle funzioni loro assegnate, senza duplicazione e sovrapposizione di ruoli e di costi, massimizzando le possibili sinergie in termini di competenze necessarie per la gestione del servizio. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Pugliese che ha ringraziato i colleghi sindaci per la grande sensibilità istituzionale dimostrata su un tema così importante per le singole comunità cittadine.