«Sulla situazione di Akrea sembra che si stia creando una confusione voluta». È la reazione del segretario generale della Uil di Crotone, Fabio Tomaino, alla lettera inviata lo scorso 22 novembre dal presidente del cda della partecipata del Comune, Roberto Padula, che diffida l'Ente al pagamento di 2,1 milioni di euro per crediti vantati dall'azienda.
È arrivata la disponibilità dell'Amministrazione comunale di Crotone a trovare una soluzione per tenere in vita Akrea fino al subentro di Arrical. È questo quanto emerso nel corso dell'incontro avuto questa sera all'interno della sala consiliare alla presenza della giunta comunale, del cda di Akrea, della organizzazioni sindacali, di una delegazione dei lavoratori e dei capigruppo in Consiglio comunale.
«Queste settimane sono state condotte dal sottoscritto, e da tutti, al insegna del dialogo e dell'ascolto e non delle esternazioni estemporanee». Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, mette un punto in merito alla crisi in atto nella sua maggioranza.
«Consapevolezza e responsabilità hanno da sempre caratterizzato il nostro modo di agire». Con questo incipit in una lettera aperta, i consiglieri comunali di “Un'altra Crotone”, Nicola Corigliano e Vincenzo Familiari, annunciano il loro ritorno in organico alla maggioranza, ma con riserva.
Tra favorevoli e contrari si scommette sullo scioglimento anticipato del consiglio comunale di Crotone. Soprattutto sui social si è scatenata la bagarre. I social, però, non fanno testo perché quello che conta è la volontà della maggioranza del consiglio comunale.
«In questi giorni ho volutamente mantenere uno stretto riserbo rispetto alla crisi politica che non nego ci sia». Dopo un lungo silenzio, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ha scelto di affidare a una nota stampa le sue riflessioni.