Un ossimoro vivente. A leggere i nomi dei firmatari del documento del Pd crotonese (41 tra dirigenti e sindaci, di cui 12 segretari di sezione e sei sindaci), diffuso oggi per congratularsi con Gino Murgi per la sua nomina nella segreteria regionale, si rizzano i capelli in testa anche a chi, come me, ne ha pochi o niente. C'è veramente da restare a bocca aperta nel vedere, nello stesso foglio, la firma del segretario provinciale del partito, Leo Berberio, e quella di Ciccio Sulla e Domenico Voce.
«Numerosi dirigenti iscritti al Partito democratico - informa una nota - sull’intero territorio crotonese, appresa la notizia della nomina di Gino Murgi a membro della segreteria regionale, intendono congratularsi con lo stesso augurandogli buon lavoro».
«Unità, coerenza e regole». Sono le tre parole d’ordine con cui in 35 fra sindaci, amministratori, dirigenti e militanti della federazione provinciale del Pd di Crotone rilanciano in un documento l’attività politica del partito.
La Direzione provinciale del Pd di Crotone rende noto di aver approvato un documento «pro-primarie» in cui chiede «a Mario Oliverio di ricandidarsi». Si tratta del documento che ha innescato una pesante reazione dell’onorevole Marilina Intrieri e su cui la direzione provinciale dem ha formulato la replica nel corso di questa settimana.
«Nella serata di martedì 19 novembre scorso – informa una nota – si è riunita una partecipatissima Direzione provinciale. Tanti i temi trattati nei numerosi interventi, ma uno su tutti il nodo delle elezioni regionali e la candidatura del candidato a presidente del Partito democratico. Dopo una sostenuta ed apprezzata relazione del segretario provinciale Gino Murgi, il quale ha avuto modo di rimarcare i punti per il prosegui dell’azione politica del partito in tutti i comuni della provincia, è stato presentato un documento da Giuseppe Dell’Aquila e messo ai voti. Il documento è stato approvato, lo ricordiamo, con un solo voto contrario (quello dell’onorevole Marilina Intrieri, ndr)».
Il testo del Documento approvato:
La Direzione provinciale esprime forte critica per il fatto che l'istituto del commissariamento del partito è utilizzato non come potere sostitutivo della direzione politica ma come potere soppressivo e di annullamento della funzione dei circoli e di tutte le altre articolazioni organizzative del PD a livello territoriale provinciale.
Non esiste ormai nessuna sede politica partecipata e condivisa nella quale si possa decidere la linea politica e le proposte per le elezioni regionali attraverso il coinvolgimento di tutte le espressioni e rappresentanze politiche e territoriali. Il commissario convoca riunioni che escludono e discriminano tutti coloro i quali dissentono dalla sua ostinazione di non riconoscere la proposta di candidare Mario Oliverio. Si calpestano le regole basilari dello svolgimento della vita democratica del partito.
In questi mesi abbiamo registrato arroganza, protervia ed incapacità di ascolto nei confronti delle federazioni provinciali, dei circoli, degli iscritti e delle iscritte. Nonostante numerose iniziative portate avanti dai territori e dalle strutture di base non vi è stata alcuna iniziativa dei vertici regionali e nazionali del partito per costruire percorsi democratici ed inclusivi. Si è voluto procedere invece con comunicati stampa, decreti ed ordinanze commissariali con le quali si minacciano ed intimidiscono quanti sollevavano dubbi circa l’impostazione politica messa in campo (ammesso che si possa parlare di impostazione politica). Si è lavorato senza sosta per dividere il partito senza alcun coinvolgimento degli organismi legittimamente eletti dai congressi di circolo, di federazione, della assemblea nazionale e dei componenti della direzione nazionale eletti all'ultimo e recente congresso del PD. Non si è accettato neppure il minimo contraddittorio con quanti ogni giorno lavorano sui territori e nelle istituzioni per difendere e rilanciare il Partito Democratico.
Abbiamo assistito alla rimozione della esperienza del governo regionale, alla negazione di ogni forma di discussione larga e partecipata, al tentativo di distruzione della unica e vera coalizione civica e di centrosinistra che oggi è effettivamente in campo, all’imposizione di documenti politici con metodi minacciosi e ritorsivi, alla convocazione di riunioni romane tra amici con una selezione all’interno delle stessi correnti.
E’ doveroso ricordare che il Commissario non può abrogare lo Statuto così come non può sottrarsi alla discussione e al coinvolgimento degli unici titolari del simbolo e degli unici custodi della linea politica: gli iscritti e gli elettori del PD.
Anche sul tema delle alleanza si è voluto esporre il partito al pubblico ludibrio con un inseguimento quotidiano nei confronti dei 5 Stelle senza alcuna discussione sui programmi e sui contenuti ma semplicemente per bloccare la vita democratica interna. Proprio perché crediamo nella necessità di una riorganizzazione del campo democratico e progressista riteniamo sbagliato anteporre il tema delle alleanze ai contenuti ed ai programmi e soprattutto imporla freddamente sui territori senza alcuna condivisione e discussione. Si sta esponendo, ancora dopo le elezioni regionali in Umbria, il Governo nazionale, senza alcun motivo ragionevole, a sconfitte elettorali e politiche frutto di una accelerazione sull’alleanza con il Movimento 5 Stelle che merita invece in chiave strategica di maturare in un processo politico largo e democratico e soprattutto di potersi fondare su una comune visione della società e su comuni valori. La Direzione provinciale ritiene che sia dovere di tutti lavorare per consolidare l’esperienza del Governo nazionale anche con l’avvio di una fase costituente del nuovo fronte anti-sovranista. Il tema delle alleanze è troppo serio per utilizzarlo quale lanciafiamme verso i governi regionali del PD nel Mezzogiorno a cominciare da Calabria e poi estenderlo a Campania e Puglia, mentre viene declinato in chiave positiva nelle regioni rosse dove la crisi dell'insediamento elettorale del centrosinistra appare in maniera strutturale e si manifesta in tutta la sua gravità anche in prospettiva delle elezioni regionali in Emilia Romagna.
In Calabria il gruppo parlamentare Movimento 5 stelle esprime in maniera accentuata una cultura giacobina ed oltranzista su tanti temi fondamentali dalla giustizia alle infrastrutture, dalla sanità, ai rapporti tra le istituzioni dei diversi poteri dello Stato.
In Calabria il M5Stelle blocca la realizzazione della S.S. 106 insieme ai vecchi latifondisti con Morra a cavallo di un trattore ma ha anche approvato insieme a Salvini il decreto che ha affondato definitivamente la sanità calabrese. Senza un cambio di cultura politica e senza un rinnovamento dei quadri dirigenti pentastellati ogni alleanza in Calabria rischia di soffocare prima del tempo.
In questo quadro è allucinante il silenziatore imposto sulla nostra esperienza di governo e la damnatio memoriae decretata dal commissario regionale nei confronti di Mario Oliverio.
Abbiamo ereditato una regione allo sfascio in ogni campo. Quando abbiamo intrapreso questa esperienza di governo avevamo i fondi comunitari fermi al palo, gli aeroporti falliti, le ferrovie ferme, le società partecipate invischiate in storie di becero clientelismo, i rifiuti che coprivano i balconi ai primi piani delle case e potremmo continuare per ogni ambito e settore della regione Calabria.
Con fatica abbiamo rimesso la Calabria sui binari della crescita, della svolta e del rinnovamento e oggi abbiamo risultati mai raggiunti prima in termini di programmazione e sviluppo delle infrastrutture, di aumento dei flussi turistici, di elevamento dei livelli di innovazione e capacità di spesa dei fondi europei, sicurezza degli edifici pubblici e scolastici, tutela del suolo e del territorio, di una crescita esponenziale degli investimenti attuali per il diritto allo studio e la ricerca.
La linea scelta dal commissario porta all'autoisolamento del PD. Infatti è grave che a questa data il commissario non abbia indicato né un nome per un eventuale candidato alternativo a Mario Oliverio e né una proposta di programma e di coalizione elettorale. Il commissario si ostina solo ad insistere sul veto alla ricandidatura del presidente della giunta regionale uscente.
Tutto ciò produce disorientamento e disaffezione. Nella opinione pubblica calabrese sempre più si va facendo strada il convincimento che la Calabria si utilizzi come merce di scambio per gli interessi di potere delle correnti del partito romano. Oltretutto si agita la bandiera del rinnovamento per tentare una mera operazione di sostituismo, anche a costo di determinare una sconfitta elettorale certa e riconsegnare il governo della Calabria al centrodestra dei modelli amministrativi fallimentari. Il rinnovamento nel partito e nella sua rappresentanza istituzionale non può avvenire né per decreto né per cooptazione. Con questi metodi si favoriscono operazioni gattopardesche che nascondono insidie di involuzione e di restaurazione gravissime e caldeggiate da lobby e potentati locali. La Direzione provinciale impegna il Segretario e la segreteria a favorire processi di rinnovamento di genere, territoriale e generazionale aprendo il partito e le sue liste alle forze più moderne e dinamiche tali da poter rilanciare l’esperienza di governo regionale nella prossima legislatura.
Per questi motivi la Direzione provinciale della Federazione di Crotone:
ritiene inopportuna in questa fase una alleanza elettorale con il Movimento 5 Stelle; vista la proposta che la maggioranza dei sindaci della Calabria, le associazioni culturali e gli stessi circoli territoriali del pd hanno avanzato per la ricandidatura del presidente della giunta regionale uscente,
vista la disponibilità del Presidente Oliverio, comunicata ai sensi dello Statuto del PD nazionale ;
considerata l’assenza di altri candidati del Pd e della coalizione di centrosinistra; esprimendo un giudizio positivo sull’operato del Governo regionale per come affermato anche dalla Segreteria nazionale: propone formalmente la candidatura di Mario Oliverio alla carica di Presidente della Regione Calabria alle prossime elezioni regionali.
Inoltre, la direzione provinciale del PD di Crotone propone lo svolgimento delle elezioni primarie come metodo di selezione del candidato presidente, in presenza di eventuali diverse proposte nominative.
La direzione provinciale, infine, avanza la proposta di adesione del pd alla coalizione elettorale di centrosinistra a cui partecipano già quasi tutte le forze alleate del PD alle ultime elezioni politiche e numerosi movimenti e forze civiche e progressiste fortemente radicati in Calabria.
In 63 tra dirigenti, amministratori e aderenti alla federazione provinciale del Partito democratico di Crotone hanno firmato un documento a sostegno della candidatura di Gino Murgi a segretario provinciale. «Il mondo contemporaneo – è scritto nel documento – costringe a scelte nette. Nell’epoca delle reti tecnologiche noi vogliamo rispondere con reti umane di comprensione, di reciprocità, di solidarietà, di attenzione nei riguardi delle necessità dei cittadini. Vogliamo sollecitare e al contempo promuovere una politica che riparta dalla persona, affinché essa, ricca o povera, malata o sana, bianca o nera, omosessuale o eterosessuale, abile o disabile che sia, possa avere il diritto di vivere meravigliosi mondi interiori in modo libero e completo. Nel Partito democratico, tuttavia, su alcune questioni importanti - fino ad oggi - non abbiamo avuto il coraggio di sciogliere nodi che non sono affatto marginali, che non riguardano pochi, ma che hanno a che vedere con la vita di ciascuno di noi. Dobbiamo arrivare a posizioni chiare, il più condivise possibile, ma nette. Non “diritti speciali”, privilegi, ma diritti uguali per tutti. Questo significa essere democratici. Questo significa essere riformatori. E’ tutto quello che ci viene chiesto per rompere visioni egoistiche, tornacontiste, superficiali, opportunistiche e meramente quantitative. Questi sono i principi da cui noi vogliamo ripartire per declinare un impegno per il Partito democratico provinciale mirato alla nostra realtà, con attenzioni e proposte da avanzare anche a livelli superiori. Aspiriamo ad un Partito democratico aperto e innovativo che parta dai circoli e che diventi sempre più rappresentativo delle sensibilità territoriali. Gli organi direttivi devono saper proporre una gestione più unitaria, chiara e trasparente dal punto di vista politico. Il Partito che vogliamo deve porsi dei principi fermi, praticare le cose che dice e assumersene la responsabilità, darsi delle regole comprensibili, semplici e farle rispettarle. Un partito fatto di rapporti e relazioni, nell’interesse generale di tutti e non di una parte sola. Un progetto innovativo per una segreteria provinciale del Partito democratico che si dovrà concentrare ed impegnare sui punti che interessano la vita quotidiana di ogni singolo cittadino crotonese. Un partito delle idee e dei contenuti, in grado di dare sostegno alle proprie amministrazioni ed ai propri iscritti. Che abbia come base della democrazia e della credibilità il rispetto delle regole, l’etica e la trasparenza. Che sia di sostegno alle pari opportunità, un sostegno concreto e tangibile, e non sia di facciata come spesso è stato nel trascorso del nostro partito. Il congresso provinciale cade in un momento di pericolosa stagnazione della nostra vita pubblica e dell’economia. Tutto ciò inserito nell’ancor più grave quadro generale definito dagli effetti della crisi economica nazionale. La crisi del lavoro e della disoccupazione è tutta ancora da superare ed è per questo che bisogna mettere in campo una politica che favorisca una alleanza per i mondi del lavoro: per riprendere a produrre ricchezza materiale e immateriale. Dall’imprenditoria alla cultura, dal commercio al turismo, dai servizi all’industria del divertimento e che valorizzi ulteriormente l’immensa ricchezza che abbiamo: l’agricoltura. Ma sopra ogni cosa ci sono per noi i temi imprescindibili della legalità, della trasparenza e della meritocrazia da porre al centro delle nostre iniziative politiche e del modo di agire per ogni singolo dirigente del Partito democratico. La segreteria che ha operato in questi mesi ha svolto un grande lavoro, e ai suoi componenti va rivolto un grande ringraziamento. Si tratta di proseguire sulla strada tracciata, sapendo che ora l’obiettivo non sono i pochi mesi a disposizione ma un mandato pieno, ed enormi sfide avanti a noi. Dall’esperienza di questi mesi bisogna ripartire, ovviamente integrandola ed arricchendola di contenuti e sensibilità, per far sì che essa diventi ancor di più punto di riferimento della vita del partito, anche con un dialogo costante con gli altri organismi, direzione e assemblea, che vanno a completare il quadro degli organismi dirigenti di cui dispone il partito provinciale. Un segretario quindi che conservi il tanto di buono che in questi mesi è stato prodotto e che sappia al contempo integrarlo, arricchirlo e completarlo. Pertanto, proprio per le ragioni espresse, riteniamo doveroso chiedere al segretario Murgi di andare avanti. Murgi, in questi mesi, ha dimostrato senso di responsabilità favorendo processi di crescita all'interno del partito democratico. Crediamo che la sua candidatura possa agevolare quel processo di cambiamento e radicamento messo in atto nella sua esperienza da segretario provinciale. Crediamo, altresì, che la sua figura insieme al suo modo di agire, sappia creare quel clima di unità tanto ricercato e di fondamentale importanza per l’intero crotonese. Una unità vera che sarà senz’altro garante di pluralità ed attenta ad ogni sensibilità presente nel nostro partito. Per tutti questi motivi siamo disposti a sostenere Gino Murgi nel prossimo congresso provinciale, con determinazione, impegno e passione.
FIRMATARI:
Nicola Bilotta (Sindaco Roccabernarda)
Rosario Macrì (Sindaco Belvedere Spinello)
Marianna Caligiuri (Sindaco Caccuri)
Franco Scarpelli (Sindaco San Nicola dell’Alto)
Carmine Maio (Sindaco Carfizzi)
Domenico Vulcano (Sindaco Crucoli)
Michele Laurenzano (Sindaco Strongoli)
Tommaso Blandino (Sindaco Rocca di Neto)
Lucio Giordano (Sindaco Santa Severina)
Franco Durante (Sindaco Castelsilano)
Amedeo Nicolazzi (Sindaco Petilia Policastro)
Francesco Marino (Segretario circolo Cirò)
Mario Turano (Segretario circolo Cirò Marina)
Vincenzo Giudicissi (Segretario circolo Pallagorio)
Paolo Cirillo (Segretario circolo S. Mauro Marchesato)
Michele Scalise (Segretario circolo Strongoli)
Tiziana Basta (Segretario circolo S. Nicola dell’Alto)
Guglielmo Liò (Segretario circolo Le Castella)
Roberto Bianchi (Segretario circolo Isola Caporizzuto)
Salvatore Girimonte (Segretario circolo Verzino)
Vincenzo Oliverio (Segretario Belvedere Spinello)
Saverio Berardi (Segretario circolo Torretta)
Battista Lama (Segretario circolo Crucoli)
Francesco Vaccaro (Segretario circolo Casabona)
Franco Macchione (Segretario circolo Cerenzia)
Emilio Drago (Segretario circolo Caccuri)
Annibale Parise (Segretario circolo Mesoraca)
Franco Rosa (Segretario circolo Roccabernarda)
Salvatore Sasso (Segretario circolo Melissa)
Elena Salerno (Segretario circolo Santa Severina)
Domenico Colosimo (Segretario circolo Cutro)
Emilio Drago (Segretario Caccuri)
Ines Defino (Segreteria Provinciale)
Paola Carvelli (Segreteria Provinciale)
Simona Mancuso (Segreteria Provinciale)
Domenico Voce (Segreteria Provinciale)
Giampiero Amato (Consigliere Provinciale)
Antonio Scigliano (Assemblea Provinciale)
Nuccio Milone (Direzione Provinciale)
Samuele Albanese (Consigliere Provinciale)
Vittorio Nisticò (Direzione Provinciale)
Salvatore Chimento (Assemblea Provinciale)
Teodoro Angotti (Direzione Provinciale)
Edoardo Rosati (Direzione Provinciale)
Stella Adamo (Membro Assemblea Nazionale)
Rosanna Barbieri (Consigliere Comunale Crotone)
Sergio Contarino (Segreteria Provinciale)
Manlio Caiazza (Segreteria Provinciale)
Anna Melillo (Segreteria Provinciale)
Paola Curatola (Segreteria Provinciale)
Maurizio Tricoli (Direzione Provinciale)
Enrico D’Ettoris (Direzione Provinciale)
Antonella Giungata (Direzione Provinciale)
Francesco Livadoti (Direzione Provinciale)
Mariella Camposano (Direzione Provinciale)
Alessandra Pupo (Direzione Provinciale)
Roberto Spanò (Segretario GD Crotone)
Paola Proto (Direzione PD Crotone)
Enzo Mano (Direzione PD Crotone)
Alessandro Giancotti (Direzione Regionale)
Pepè Corigliano (Direzione Regionale)
Franco Seminario (Presidente Provinciale)
Giuseppe Dell’Aquila (Segretario Organizzativo Provinciale)
Il presidente del Consiglio Comunale Serafino Mauro in apertura della odierna seduta della massima assise cittadina ha letto un documento a sostegno del Comitato Marrelli Hospital. Nell'aula erano presenti numerosi lavoratori della struttura sanitaria. Nel documento, approvato per acclamazione da tutti i Consiglieri presenti in aula, si legge:
“La Città di Crotone avverte fortemente il bisogno di una struttura come il “Marrelli Hospital” e soprattutto la necessità che una realtà del genere sia accessibile a tutti ; ed è per questo che il Consiglio comunale di Crotone intende rivolgere una particolare sollecitazione ai protagonisti istituzionali delle scelte, sottolineando l’importanza che riveste il “Marrelli Hospital” nel contesto del sistema sanitario regionale e ancor di più in quello locale, ai fini di un rafforzamento dell’offerta sanitaria, essendo questa clinica una struttura di riconosciuto valore. Il Comitato “Marrelli Hospital”, formato da potenziali collaboratori, pazienti, associazioni, liberi cittadini, ha avviato qualche mese fa un’importante campagna di raccolta firme consegnando ai ministeri ben 15 mila firme raccolte di calabresi che vedono in questa struttura una speranza. La migrazione sanitaria verso altre Regioni è una delle peggiori piaghe della Calabria, ed è per questo che mirati investimenti in particolari strutture trovano idonea collocazione. Oltre al problema sanitario, che nei nostri territori si trasforma in dramma sociale, la città di Crotone non si può permettere di perdere ulteriori posti di lavoro, ma piuttosto incentivare ed accompagnare le poche iniziative imprenditoriali di pregio. È per questo motivo che questo Consiglio comunale chiede con forza attenzione e risorse per la sanità crotonese, quella pubblica e quella privata. Perché siamo convinti che la soluzione peggiore sia quella che corrisponda alla classifica filosofia di “spogliare un santo per vestirne un altro”. Il Consiglio comunale di Crotone vuole fortemente, con decisione e senza alcun indugio, esprimere la propria totale condivisione delle ragioni della protesta del Comitato “Marrelli Hospital”, impegnandosi ad attuare qualsiasi possibile iniziativa istituzionale a sostegno di questa struttura”. La considerazione ulteriore e decisiva, che ci spinge a voler battere i pugni per difendere l’intero sistema sanitario crotonese, dall’ospedale alle cliniche private, è che la città ed i cittadini, oggi, scontano 70 anni di industrializzazione che hanno lasciato profonde tracce di degenerazione ambientale con conseguenti patologie ormai acclarate. Al di là dei piani sanitari regionali, dei budgets sostenibili o meno, la vicenda del Marrelli Hospital e dell’intera sanità crotonese rientra, proprio per la sua tipologia e la sua attualità, nel più ampio ambito della bonifica del territorio".