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Martedì, 03 Ottobre 2023

POLITICA NEWS

Una delegazione dell'Istituito penitenziario di Crotone ha consegnato a Papa Francesco, al presidente della Repubblica Mattarella - per il tramite del consigliere per gli Affari dell'amministrazione alla Giustizia Stefano Erbani - e al capo del dipartimento per l'Amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, delle opere artistiche realizzate dai detenuti del locale per ricordare il naufragio che ha provocato 94 vittime accertate - tra le quali 35 bambini - e un numero imprecisato di dispersi, almeno una decina.

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Sta cercando ancora la figlia dispersa nel naufragio di Cutro. Layla, una donna afgana di 40 anni, non si arrende all'evidenza dei fatti e dalla Germania ha chiesto al giornale il Crotonese di pubblicare la foto della sua bambina, Niyayesh di 8 anni, perché spera che sia ancora viva.

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«Le autorità italiane avevano accesso esattamente alle stesse informazioni di Frontex». Lo afferma a LaPresse un portavoce di Frontex, l'agenzia di gestione delle frontiere dell'Ue, a proposito della perizia depositata presso la Procura della Repubblica di Crotone sul naufragio di Cutro, in cui si afferma che i dati forniti da Frontex fossero «poco attendibili e fuorvianti».

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«Poco attendibili e fuorvianti»: così vengono definite le indicazioni fornite dall'agenzia europea Frontex alle autorità italiane sul naufragio avvenuto a Steccato di Cutro il 26 febbraio scorso nel quale persero la vita 94 migranti oltre ad un numero ancora imprecisato di dispersi.

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Saranno processati il 14 ottobre prossimo dal Tribunale di Crotone i quattro presunti scafisti del caicco "Summer love" carico di circa 180 migranti che il 26 febbraio scorso si schiantò contro una secca a poche decine di metri dalla riva di Steccato di Cutro provocando la morte accertata di 94 persone, tra le quali 35 bambini, e una decina di dispersi.

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«Sopra di noi diverse ore prima della strage passò un elicottero bianco e rosso». Tre ex naufraghi che si trovavano sul caiacco schiantatosi lo scorso 26 febbraio a ridosso della spiaggia di Steccato Cutro, sulla costa Jonica, rimettono sotto i riflettori la dolorosa vicenda della tragedia in mare che portò alla morte di almeno 94 persone di cui 35 bambini, scatenando interrogativi che non trovano risposte né conferme nel nuovo giallo che tira in ballo la Guardia costiera italiana.

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