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Domenica, 13 Ottobre 2024

POLITICA NEWS

CROTONE «Il primo di agosto 2024, con l'emanazione del Decreto ministeriale, è stata scritta un'altra pagina drammatica della storia della bonifica di Crotone. Una storia iniziata ventitré anni fa. Era il 2001 quando le aree industriali dismesse di Crotone, Cassano e Cerchiara di Calabria furono dichiarate Siti di interesse nazionale (Sin) con un decreto legislativo del ministero dell'Ambiente. Quella che sembrava essere una decisione cruciale per il risanamento ambientale e la tutela della salute pubblica si è trasformata in una vicenda interminabile, caratterizzata da ritardi, progetti fallimentari e incertezze burocratiche che hanno paralizzato ogni intervento».

 

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BOLOGNA Fortunato Stramandinoli, 41 anni, nato a Crotone e residente a Rimini e il nuovo segretario regionale di Sinistra Italiana, eletto dal congresso.

 

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“Due pidocchi possono trovarsi anche nella criniera del più nobile destriero” così Togliatti commentava l’espulsione di Valdo Magnani e Aldo Cucchi per essersi schierati in favore di Tito mettendo in discussione l’autoritarismo di Stalin e l’idea che l’Urss fosse lo stato guida.

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«Vogliamo esprimere la nostra solidarietà al presidente del Banco delle opere di carità, Giovanni Rizzo, per l’ingiustificata paventata esclusione dalla delibera regionale che individuerà gli enti che saranno incaricati alla distribuzione delle derrate alimentari tra le fasce povere della popolazione». 

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bruno pesce«A Crotone la candidata de La Sinistra è Francesca Pesce, avvocato da sempre impegnato per la tutela dei diritti di tutti, nelle battaglie per la difesa del nostro territorio, per il diritto all’autodeterminazione delle donne, contro ogni forma di sfruttamento e condizionamento criminale». Lo scrivono in una nota congiunta Lucrezia Bruno e Franco Coricello, rispettivamente segretario provinciale di Sinistra italiana e segretario provinciale di Rifondazione comunista a Crotone.
«Una donna del Sud – scrivono Bruno e Coricello – e di Crotone, capace, con la sua storia e la sua credibilità, di dare voce ai bisogni di un sud europa che deve diventare il baricentro delle politiche attive e di sviluppo, di rilancio e consapevolezza. Le federazioni provinciali di Sinistra Italiana e del Partito della Rifondazione Comunista saranno al suo fianco per ricostruire e restituire dignità e prospettiva, futuro e diritti, alle comunità del Sud.
L’appuntamento del prossimo 26 maggio sarà un passaggio centrale per le politiche del Sud Italia ed in particolare del nostro territorio. Le elezioni europee rappresentano, infatti, lo strumento diretto per intervenire e determinare le prossime politiche di quell’Europa da sempre troppo impegnata a dialogare con i mercati e che non è stata in grado di dare risposte alle persone ed ai territori del Sud. La Sinistra in questo quadro politico rappresenta l’unica vera alternativa alle politiche sociali ed economiche dell’austerity e della criminalizzazione delle persone e dei loro bisogni. Sarà una sfida alta che abbiamo il dovere di affrontare con la consapevolezza che disuguaglianze e povertà sono il risultato diretto delle politiche neoliberiste dei governi europei, Italia compresa.
Lavoriamo in Italia ed in Europa per la confluenza di tutte le soggettività politiche, culturali, sociali, civiche e di movimento, che si battono per l’uguaglianza, la solidarietà, l’umanità, con un programma politico chiaro e trasparente, consapevoli che la risposta a questi problemi risiede nell’azione comune e condivisa di tutte quelle forze sane che in questi anni si sono battute per la tutela dei diritti di tutti e per costruire spazi di partecipazione democratica e modelli di sviluppo e di pace per il benessere collettivo.
L’Europa che vogliamo costruire si fonda sulla democrazia reale e sull’autodeterminazione di donne e uomini; sulla giustizia sociale, ambientale e fiscale; sulla redistribuzione della ricchezza e del lavoro; sulla riconversione ambientale e sociale dell’economia; sul diritto al reddito e sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, sulla solidarietà contro le politiche securitarie e di respingimento delle e dei migranti; sulla pace, il disarmo e la cooperazione internazionale. Per questo è necessario rompere la gabbia neoliberista definita dai trattati e porre fine alle politiche di austerità, che hanno aumentato le disuguaglianze sociali nei paesi della Ue e gli squilibri fra paesi dell‘Unione, fornendo terreno fertile per i tanti imprenditori della paura e dell’odio, facendo risorgere nazionalismi, xenofobia e razzismo».

 

 

 

 

 

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urna elezioni presidente provincia«Il voto per l’elezione del Presidente della provincia di Crotone è una farsa. Ne prendiamo atto, ma non rimarremo in silenzio ad aspettare che i signorotti dell’assolutismo locale facciano tabula rasa di quell’ultimo barlume di semi democrazia che ancora aleggia nell’ente intermedio». Lo scrive la federazione provinciale di Sinistra italiana Crotone. «Scegliamo piuttosto – è scritto nella nota – di spiegare ai cittadini le ragioni per cui gli amministratori locali in quota Sinistra Italiana chiamati al voto hanno deciso di astenersi da un’elezione farsa che umilia la democrazia ed azzera il dibattito politico in questa provincia. Il dato delle elezioni politiche avrebbe dovuto spiegare, riteniamo lo abbia fatto con estrema crudescenza, al Pd ciò che si era rotto nel sistema fiduciario con l’elettorato, generando un moto d’orgoglio che avrebbe dovuto portare ad un cambio di asse. Invece la flessione del dato elettorale ha prodotto solo un ulteriore annichilimento della dirigenza Pd che, nel silenzio assordante, ha deciso di svendere il proprio voto ad Enzo Sculco. Un solo candidato concorrerà alla nomina di presidente della Provincia di Crotone: lo “Sculco-generato” Ugo Pugliese. Niente concorrenti, nessun altro candidato, nessuna parvenza di dibattito politico, nessuna discussione sul territorio o sui programmi che dovrebbero investire il territorio, solo ed esclusivamente un accordino di asfaltamento a favore degli Sculco ed una resa incondizionata da parte del Pd. Ci saremmo aspettati dal sedicente partito di centrosinistra un ritorno al dialogo con i partiti della sinistra, pure presenti sul territorio ed all’interno delle istituzioni, un dialogo democratico volto a proporre e produrre una sana alternativa alla conquista sculchiana, fatta solo di ottenimento del potere ed esercizio pro domo sua. Così evidentemente non è stato ed a noi non resta che resistere a questo appiattimento degli spazi democratici all’interno delle istituzioni di tutta l’area crotonese. Resistere al fianco dei cittadini che dalla politica si aspettano soluzioni nell’interesse collettivo e non certo la spartizione di poltrone ed incarichi, peggio se egemonizzati da chi ha inteso la politica come accaparramento di risorse personali e costruzione di potere personale come Enzo Sculco».

 

 

 

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