Salve avvocato Donnici, finalmente abbiamo avuto modo di vedere il programma degli amministratori sulla vendibilità dell’azienda. Ci spieghi, cortesemente, come funzionerà l’iter procedurale che porterà alla vendita dell’azienda...
«L’obiettivo che gli amministratori devono raggiungere prevede la necessità di utilizzare modalità tali da garantire la massimizzazione dell’incasso; sono procedure deformalizzate nel senso che gli amministratori possono deciderne l’iter in autonomia, ma pur sempre nel rispetto della legge e delle competenze rispettivamente assegnate agli organi della procedura . Di solito la strada più efficace è quella che prevede la pubblicizzazione in canali specifici che possano consentire il raggiungimento dei soggetti potenzialmente interessati quali, ad esempio, aziende dello stesso settore».
Il prezzo di vendita dipenderà anche dai debiti maturati ?
«La determinazione del prezzo è figlia dell’analisi di una serie di dati contabili, economici, patrimoniali e finanziari. Certamente gli amministratori avranno conferito uno specifico incarico sul punto a qualche luminare del settore. Posso dire, comunque, che di solito il criterio di scelta non è improntato solo ed esclusivamente alla valutazione del quantum offerto, ma verranno effettuate ulteriori valutazioni anche in ragione della solidità dell’offerente e della conservazione dei livelli occupazionali. Cosa che, per noi, è fondamentale».
Ci saranno altri parametri di verifica delle offerte? E’ importante che il nuovo imprenditore dia garanzie...
«Tanto per essere chiari: la “partita” si giocherà con i soldi, nel senso che in vicende come queste gli importi offerti hanno un grande peso specifico anche in ragione della prosecuzione dell’amministrazione straordinaria. E’ ovvio che un atteggiamento lungimirante debba tenere in considerazione il fatto che la vendita deve essere finalizzata alla conservazione dell’integrità aziendale intesa come prosecuzione della stessa e dei valori che esprime. Per questo ritengo che l’aggiudicazione debba essere effettuata a chi offrirà maggiori garanzie sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello relativo al rilancio delle attività di gestione. Studi specifici riferiscono che l’outlook del settore è positivo per i prossimi anni poiché la domanda di servizi è in crescita. E’ chiaro che bisognerà adeguarsi alle nuove esigenze del mercato ed allocare risorse ed energie per conquistare e consolidare nuove fette di business...».
Cosa si sente di dire ai lavoratori?
«Non mi sono mai espresso in termini pessimistici perché i dipendenti e la città tutta stanno già soffrendo e non c’è bisogno di aggiungere altro dolore a quello che già stanno patendo. Come sempre, attenendomi alle norme ed a quello che vedo, ad oggi posso solo affermare in maniera asettica che è stato compiuto un altro passo verso la cessione che, spero, possa avvenire prima possibile. Voglio precisare, ancora una volta, che chi comprerà questa azienda farà un grande affare anche in ragione della estrema qualità di tutti i lavoratori che l’hanno resa grande nel tempo. Non lo dico io, ma i numeri».